Sabato 10 novembre 2012 alle 21.05 su Rai 3 settima puntata di “Ulisse: il piacere della scoperta”, il programma di approfondimento scientifico condotto da Alberto Angela, racconterà “I segreti della Vittoria”.
Questo nuovo appuntamento con “Ulisse” parlerà della straordinaria macchina che è il corpo umano. ma vista da un punto di vista particolare, il punto di vista di chi spinge il proprio corpo oltre i limiti: gli atleti, uomini e donne, che rappresentano fisicamente parlando, l’eccellenza della specie umana.
Verremo trasportati nel dietro le quinte dello sport, per conoscere da vicino i suoi segreti e provare a rispondere alle domande: Perché un atleta corre più veloce di un altro? Qual è l’altezza massima che potremo mai raggiungere con un salto? Cosa succede nel nostro cervello quando colpiamo un pallone?
Questi e a molti altri interrogativi si cercherà di dare risposta nel corso della puntata, grazie all’aiuto di scienziati, sportivi, ospiti d’eccezione e insieme a campioni come Michael Phelps, Asafa Powell, Valentina Vezzali, Deborah Compagnoni e molti altri raccontando tante storie e svelando tante curiosità.
Oggi con l’ausilio di computer e tecnologie molto sofisticate è possibile analizzare le prestazioni ottenute dagli sportivi in modo estremamente scrupoloso e secondo criteri scientifici, permettendo di avere informazioni dettagliatissime sul corpo umano, analizzare dati sulle sue capacità e magari scoprire nuove potenzialità che non pensavamo neppure di avere.
Ogni anno c’è un atleta che corre più veloce di qualche centesimo, o un altro che salta più avanti di alcuni centimetri, o ancora un altro che solleva qualche chilo in più. Ma dovrà pur arrivare il punto, una soglia oltre la quale il corpo umano non può più andare.
È possibile stabilire una volta per tutte questa soglia? La storia dei record ci dice che niente si può dare mai per scontato.
Una curiosità: il campione di nuoto americano Michael Phelps, considerato da tutti il più grande nuotatore di tutti i tempi, ai Giochi Olimpici di Londra 2012 è diventato l’atleta più titolato nella storia delle Olimpiadi moderne con 22 medaglie, indossa il numero di scarpe 52, ha i piedi lunghi 35 centimetri, un vantaggio indiscusso rispetto agli altri nuotatori, come se fosse dotato di remi più grandi in grado di spingere più acqua.
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