Domenica 14 alle 21.30 e lunedì 15 marzo 2010 alle 21.10 su RaiUno andrà in onda la fiction “la mia casa è piena di specchi”, tratta dall’omonimo libro di Maria Scicolone, in cui Sophia Loren interpreterà il ruolo della propria madre Romilda.
La giovane Romilda Villani vive a Pozzuoli, è talmente bella da riuscire a vincere un concorso come sosia di Greta Garbo, la vorrebbero in America per girare alcuni film ma i suoi genitori le proibiscono assolutamente di intraprendere la strada del cinema, scelta che la condannerà per tutta la vita a ricercare un risarcimento per il sogno che le fu negato.
La relazione fra una giovanissima Romilda e Riccardo Scicolone porterà alla nascita di Sophia. Lei per anni gli chiede di sposarla per regolarizzare la loro unione, ma Riccardo non vuole assolutamente sentire parlare di matrimonio. Atteggiamento che non cambierà neanche dopo la nascita della secondogenita Maria, anzi addirittura non viene neanche riconosciuta.
Ma Romilda è una donna forte, intelligente e ironica, con una certa forma di crudeltà, nata dalla sua fragilità interiore e dal desiderio di un indennizzo. Così decide di trasferirsi a Roma portando con se Sophia senza avere neanche un soldo in tasca, trasferendo le sue ambizioni sulla figlia e usando la sua bellezza per cercare di entrare in quel mondo del cinema che le era stato precluso.
Iniziando la sua carriera come comparsa di Cinecittà, Sophia in poco tempo passa dai fotoromanzi ad attrice voluta dai grandi registi americani e con i primi guadagni compra il riconoscimento della sorella Maria da parte del padre ormai caduto in disgrazia economica.
Nel corso della prima puntata verranno raccontati gli inizi della straordinaria carriera artistica di Sophia Loren, che a soli ventisei anni conquista l’Oscar con “La ciociara”.
Mentre nella seconda puntata vedremo in primo piano la figura di Maria, che dopo essere stata lasciata sola dalla madre partita per Roma con Sophia, vive con lei un difficile rapporto. Viene esclusa dagli incontri che sua madre e sua sorella hanno con il padre, che osserva dal buco della serratura.
Anche Maria potrebbe diventare una brava artista, essendo una brava cantante jazz, ma sua madre ha un rapporto esclusivo con la sorella ed essendo malata di solitudine non vuole rinunciare a lei, così il suo talento rimane inespresso.
Per sottrarsi da una madre ossessiva e oppressiva si sposa con un uomo sbagliato, Romano Mussolini, che la tradirà e non le sarà mai fedele. Scopre di essere rimasta incinta della prima figlia la notte in cui Sophia vinse l’Oscar.
Romilda senza le sue figlie rimane da sola nella grande casa di Roma e intristita decide di tornare a Pozzuoli. Riprende a suonare il pianoforte dedicando alla musica che tanto ama gli ultimi anni della sua vita.
A proposito della fiction Sophia Loren ha dichiarato:
“Ci ho messo molto tempo per dire di sì a questo progetto, ma poi ho accettato per fare un omaggio a mia madre, una donna forte che si è battuta per dare alle sue figlie una vita, per farci mangiare in tempi di guerra. Io avevo cinque, sei anni ma sono cose che non si dimenticano. Questa non è una fiction ma una storia vera. Mia madre era apparentemente una donna piena di temperamento, sembrava dura ma dentro era fragilissima e amava la vita. Se dovessi definirla, per me era una bambina sperduta che voleva solo stare vicino alle sue figlie”
Personaggi e interpreti che compongono il cast: Romilda Villani (Sophia Loren), Riccardo Scicolone (Enzo Decaro), Sophia (Margareth Madé), Maria (Gilda Lapardhaja), Romano Mussolini (Raffaele Esposito), Zia Dora (Gea Martire), Luisa Villani (Carla Cassola), Domenico Villani (Nicola Di Pinto), Maria Bambina (Antonella Di Monte), Mario (Francesco Paolantoni), Carlo Ponti (Giovanni Carta), Franco (Francesco Montagna).
Liberamente ispirato al romanzo di Maria Scicolone “La mia casa è piena di specchi”, edito da GremeseProduzione. Regia Vittorio Sindoni. Prodotto da Claudio Saraceni per Rai Fiction. Produttore Rai Giusi Buondonno. Produzione esecutiva IDEACINEMA srl. Produttori delegati Ideacinema Federico e Jacopo Saraceni. Sceneggiatura Patrizia Carrano, Piero De Bernardi, Andrea Saraceni, Alessandro Zambrini, Maria Scicolone. Fotografia Ennio Guarnieri. Scenografia Giantito Burchiellaro, Luigi Marchione. Musica Nicola Piovani. Montaggio Jenny Loutfy. Costumi Magda Accolti Gil.
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