Una storia di due ragazzi poveri e affamati come tanti, con un grande desiderio di rivalsa sociale. Una storia di passione per il ciclismo che li unì e le vicende che li divisero. Si chiamavano Costante Girardengo e Sante Pollastri ma per tutti erano "Campionissimo" e il "Bandito Numero 1".
Questa è la storia che vedremo raccontata nella fiction “La leggenda del bandito e del campione”, in onda lunedì 4 e martedì 5 ottobre alle 21.10 su Rai 1 in una produzione realizzata nella zona di Torino e dintorni con il sostegno della Film Commission Torino e Piemonte, con più di mille comparse e stunt e utilizzando sofisticati effetti speciali digitali per una accurata ricostruzione dell’epoca in cui si sono svolti i fatti, tra il 1910 e il 1940.
La miniserie ha ricevuto autorizzazioni speciali per potere girare in luoghi in cui non si era mai girato prima e in location molto suggestive come quella di Parigi dell’epoca.
Molto belle durante la lavorazione della serie le riprese delle locomotive a vapore d’epoca, messe a disposizione da Trenitalia, che hanno come sfondo la Val D’Orcia in cui ancora oggi esiste una linea non elettrificata.
Trama della prima puntata:
Parigi, 1926. Costante Girardengo arriva al Ritz acclamato dalla folla e dai suoi fans, la vigilia della gara in cui si scontrerà con il suo più grande antagonista: il francese Pellissier.
Novi Ligure, 1910. Sante e Costante sono due ragazzi che vivono in uno dei borghi più poveri della città, il Borgo delle Lavandaie. Con loro ci sono i coetanei Mela, Maciste e Agostina.
I due amici passati alcuni anni non riescono a dimenticare la loro più grande passione, il ciclismo e il sogno di diventare campioni. Riescono ad attirare l’attenzione di Biagio Cavanna, il massaggiatore di una squadra ciclistica che inizia ad allenarli.
Ma improvvisamente una sera Mela viene stuprata da uno sconosciuto e non riuscendo a resistere alla vergogna fugge da borgo.
Un po’ di tempo dopo Sante riesce a scoprire che lo stupratore di Mela è un merciaio che vive di strozzinaggio. Accecato dall’ira lo affronta e nella colluttazione, costretto a difendersi, lo uccide e fugge.
Sante Pollastri diventa così per tutti un assassino e dovrà rinunciare a continuare la sua passione e ad allenarsi. Costante invece inizia a conquistare successi.
Parigi, 1926. Sante Pollastri è diventato il bandito numero uno, ricercato dalla polizia francese e italiana. A dargli la caccia, una sua vecchia conoscenza, il capo della milizia fascista, lo zoppo Maciste.
La rete intorno a Sante si stringe sempre più. Ma un giorno davanti a Maciste si presenta Pollastri che gli racconta tutta la verità del suo passato. Da quel momento tutte le certezze di Maciste iniziano a vacillare…
Personaggi e interpreti: Giuseppe Fiorello (Sante Pollastri), Simone Gandolfo (Costante Girardengo), Raffaella Rea (Mela), Sarah Maestri (Agostina), Giuseppe Lo Console (Maciste), Anna Ferruzzo (Madre di Sante), Alfredo Pea (Padre di Sante), Gaetano Aronica (Padre di Costante), Ettore D'Alessandro (Mario), Paolo Pierobon (Biagio Cavanna), Antonio Della Mura (Sante bambino), Leonardo Caneva (Costante bambino).
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“La leggenda del bandito e del campione”. Regia Lodovico Gasparini. Sceneggiatura Andrea Purgatori, Debora Alessi. Liberamente ispirato a “Il campione e il bandito” di Marco Ventura - Ed. Il Saggiatore. Fotografia Carlo Montuori. Scenografia Lino Germano. Costumi Valter Azzini. Trucco Martina Cossu. Parrucco Francesco Pegoretti. Suono Mirko Guerra. Organizzatore generale Gianni Mariani. Direttore di produzione Walter Mancini. Isp. di Produzione 1 Alberto Carmignani. Isp. di Produzione 2 Arianna Trono. Produttore Mario Rossini per Red Film. Produttore Rai Fiction Monica Paolini. Una coproduzione Rai Fiction - Red Film.
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