Nuovo appuntamento lunedì 26 novembre 2012 alle 22.40 su Rai 3 con “Sfide”, il programma condotto da Alex Zanardi che, in questa ottava puntata, racconterà la storia di una delle bandiere della A.S Roma, un uomo capace di creare quella straordinaria magia tra maglia, tifosi e città: Agostino Di Bartolomei. Il capitano silenzioso.
Attraverso il racconto di Alex Zanardi verrà ripercorsa la vita di Agostino Di Bartolomei, romano e romanista autentico entrato nella storia del club giallo rosso grazie a quello scudetto indimenticabile del 1983 che divenne subito il simbolo di tutta la città.
Una storia che partirà con una rovesciata nel tempo, riportando l’attenzione a quel 30 Maggio 1994, un giorno tragico che segnò la scomparsa di un grande campione, per poi ripercorrere gli anni della formazione e della consacrazione di uno dei dei giocatori più rappresentativi del club giallorosso.
Il suicidio di Di Bartolomei provoco un profondo choc nel mondo del calcio; attraverso il racconto di chi il capitano lo ha conosciuto personalmente, verranno ricostruite le tappe della sua carriera. Una carriera che, dopo anni di sofferenze lo porto a conquistare il tanto desiderato scudetto e giocare così la finale di Coppa dei Campioni l’anno successivo.
La finale tanto sognata e persa ai calci di rigore, rappresenta un punto di svolta cruciale per la carriera di Di Bartolomei. Dopo quella sconfitta infatti, il capitano lascerà con rancore la Roma per il Milan, per poi finire la sua carriera a Salerno, luogo d’origine della moglie.
Gli anni del ritiro furono pieni di progetti ambiziosi e di sogni difficili da realizzare, ma, soprattutto, di una nostalgia che non troverà consolazione.
“Sfide” offrirà un ritratto inedito del campione silenzioso, mai dimenticato; un racconto dato anche dalla sorella di Agostino, Daniela, della moglie Marisa, del figlio Luca e naturalmente dei compagni di squadra degli anni gloriosi, Roberto Pruzzo, Franco Tancredi, Sebino Nela, Bruno Conti.
«Dal profondo del tempo come un rimpianto
ora rinasci tu
quel sorriso sgomento anche se hai vinto
non mi tormenta più
mi ricorda Luigi pieno di amici
solo e lasciato lì
se ci fosse attenzione per il campione oggi sarebbe qui
se ci fosse più amore per il campione oggi saresti qui
Mi ricordi di Marco e di un albergo
nudo e lasciato lì
era San Valentino l'ultimo arrivo
e l'hai tagliato tu
questo mondo coglione piange il campione
quando non serve più
ci vorrebbe attenzione verso l'errore oggi sarebbe qui
se ci fosse più amore per il campione oggi saresti qui
Ricordati di me mio capitano
cancella la pistola dalla mano
tradimento e perdono fanno nascere un uomo
ora rinasci tu
quel sorriso sgomento anche se hai vinto
non mi tormenta più
Ricordati di me mio capitano
cancella la pistola dalla mano
tradimento e perdono fanno nascere un uomo
ora rinasci tu
quel sorriso sgomento anche se hai vinto
non mi tormenta più»(Antonello Venditti, “Tradimento e perdono”)
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