Moreno Donadoni ha vinto la dodicesima edizione del talent “Amici di Maria De Filippi”, battendo alla finalissima la straordinaria voce di Greta Manuzi, il talento nel ballo di Nicolò Noto e l’estensione vocale di Verdiana Zangaro.
Che dire di Moreno. Un piccolo grande rapper che ha conquistato il favore del pubblico fin dal primo provino nella scuola di “Amici”, con la sua straordinaria capacità di inventare parole e rime sul momento e la bravura nello scrivere i testi delle sue canzoni.
Parole che arrivano dritte come una lama, taglienti come un rasoio, che possono fare male e che parlano anche di argomenti molto importanti rispetto alla giovane età del nostro Moreno.
La sua ascesa è stata esponenziale dopo avere mostrato la sua grande sensibilità; aveva paura di mostrare le sue lacrime, ma proprio quelle lacrime lo hanno fatto entrare nel cuore del pubblico e di tutti i suoi compagni nella scuola.
Una sensibilità che dimostra in ogni canzone che ha scritto e sono davvero tante, comprese quelle del suo primo disco, “Stecca”, scritto anche di notte, per trovare il tempo di scriverle tra una prova e l’altra. Disco che ha raggiunto fin da subito la prima posizione in classifica.
Questo è il talento puro di Moreno: la sua capacità innata di coinvolgere il pubblico, facendo ballare un intero studio di 1.600 persone. Se non è talento questo, non so quale possa essere.
Moreno è quello che vedi, è senza filtri, senza sovrastrutture, senza eguali. È Moreno. Un ragazzo semplice di cui sentiremo parlare a lungo, che è riuscito a portare il rap in quei luoghi dove sembrava impossibile potesse arrivare.
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