Lunedì 30 agosto alle 21.20 su Rai 1 andrà in onda la dodicesima e ultima puntata della stagione di “SuperQuark”, il programma di Piero Angela anticipa di tre giorni la messa in onda per gli stravolgimenti nei palinsesti di Rai e Mediaset di questo inizio di stagione.
La puntata si aprirà con uno splendido documentario dal titolo “Viaggio nel corpo umano”, nel quale verremo accompagnati nell’esplorazione del nostro corpo dalla nascita alla vecchiaia.
Lorenzo Pinna e Gian Marco Mori affronteranno nel loro servizio l’argomento della sicurezza aerea: gli incidenti in Europa secondo le statistiche, sono abbastanza rari, in media uno ogni cinque milioni di voli.
L’Agenzia Nazionale per la sicurezza del volo ci mostrerà come è fatta una scatola nera e cosa succede realmente durante la fase del volo.
Con Giovanni Carrada e Andrea Pasquini ci recheremo alla Mayo Clinic di Rochester, negli Stati Uniti, dove seguiremo la sperimentazione di un nuovo dispositivo elettronico per persone affette da cardiopatie: un apparecchio molto piccolo e leggero in grado di tenere costantemente sotto controllo lo stato di salute del paziente, inviando i dati raccolti direttamente in ospedale così da potere intervenire in anticipo sulle malattie cardiache.
A Roma si trova il più grande edificio dedicato alle gare sportive. Si tratta del Circo Massimo: Alberto Angela e Gian Piero Orsingher ci racconteranno la sua storia che va dal sesto secolo a.C. ai nostri giorni.
I Timpani non sono certo strumenti che passano inosservati, molto amati da Beethoven, Wagner e altri grandi compositori del ‘900, come Gershwin. Per la rubrica del “Come si fa” ne verranno svelati tutti i segreti.
Cristiano Barbarossa ci illustrerà il lavoro del prestigioso Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, dove grazie alle più moderne tecnologie della fisica, della chimica e della meccanica vengono applicate ai dipinti murali, ai quadri, alla ceramica, ai metalli e alla carta, rispettando sempre i materiali originali.
Per finire, ci verrà mostrato come ci si può avvalere della tecnologia per effettuare autopsie non invasive, grazie a una scoperta dell’università di Berna che si avvale dell’uso di robot, macchine per diagnostica avanzata e programmi computerizzati per l’autopsia virtuale. Ingegneri informatici e matematici lavorano fianco a fianco dell’anatomo-patologo.
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