Finalmente dopo un incontro legale durato parecchi mesi (la fiction sarebbe dovuta andare in onda a marzo ndB) per una causa civile aperta dal nipote del grande campione a tutela dei diritti sull’immagine dei nonni, arriva sugli schermi di Rai 1 la miniserie “Tiberio Mitri – Il Campione e la Miss”, due puntate in onda lunedì 26 e martedì 27 settembre alle 21.10 con protagonisti Luca Argentero e Martina Stella, una coproduzione Rai Fiction e Cristaldi Pictures per la regia di Angelo Longoni.
La storia dell’ascesa e della disfatta di un grande pugile, il triestino Tiberio Mitri, campione italiano dei pesi medi nel ’48-’49, e campione d’Europa nel ’49-’50 e ’54, il primo vero boxer del dopoguerra che affascinò il pubblico con il suo “viso d’angelo”, facendo innamorare l’intera Italia e che conquistò il cuore della bellissima triestina Fulvia Franco, Miss Italia 1948. Un mito del ring in un’epoca in cui il pugilato, al pari del ciclismo, era considerato in Italia una delle più nobili arti.
Tiberio era nato da una famiglia di umili origini, rimasto orfano ancora bambino di un padre peraltro poco presente e spesso preda ai fumi dell’alcol, che lo rendeva incostante e violento, viene mandato dalla madre in un istituto di rieducazione, dimostrandosi fin da subito combattivo e in cerca di un riscatto. Una realtà grigia e priva di affetto in cui il giovane Tiberio imparerà a farsi rispettare e tenere sempre “alta la guardia”.
Un giorno incontra un uomo che gli cambierà la vita: il suo preparatore Gramegna che ben presto riuscirà a conquistare la stima e l’affetto talmente determinato da potere sopportare i durissimi allenamenti a cui lo sottopone che lo faranno diventare un portento del ring, un uomo che nessuno riesce a fermare, un pugile detto “Faccia d’angelo” che, con i primi titoli vinti, acquista lo smalto e la notorietà di una star di Hollywood.
Sempre a Trieste nello stesso periodo nasceva in una famiglia piccolo borghese Fulvia Franco, una ragazza bellissima che aveva un sogno: sfondare nel mondo dello spettacolo e del cinema. Ci riesce nel 1948 vincendo il titolo di Miss Italia, nello stesso anno in cui Tiberio Mitri divenne campione italiano dei pesi medi.
Tiberio e Fulvia inevitabilmente si incontrano, si innamorano e i loro volti finiscono sulle copertine di tutti i giornali dell’epoca, diventando per la stampa: “la coppia” del momento. Gli italiani li vedono come un esempio, la dimostrazione che chi vuole e s'impegna davvero, ce la può fare a realizzare i propri sogni.
Una storia d’amore che, all’inizio, agli occhi di tutti sembra la realizzazione di un sogno, un sogno fatto di popolarità ma anche, soprattutto, di vero amore.
Ma ben presto la fortuna girerà loro le spalle e per il Campione e la Miss inizieranno gli anni difficili e bui. In una girandola di alti e bassi i due tenteranno più volte di rialzarsi dalle prime delusioni, sul ring per lui e con provini dopo provini per lei.
Quando anche il loro amore comincia a vacillare e piegarsi sotto il peso dell’insoddisfazione, prendono la decisione di provare una nuova opportunità e partono per il Paese dove si dice che tutto può succedere: vanno in America, a New York, con il mitico Madison Square Garden, il tempio della grande box e con il il mondo di celluloide di Hollywood.
Anche questa scelta però si rivelerà sbagliata. Fulvia non riesce a farsi notare come attrice, mentre Tiberio uscirà a pezzi da quello che è il match più importante della sua vita: quello con Jake La Motta, chiamato da tutti “Toro scatenato”. Tiberio sarà l’unico pugile al mondo ad essere rimasto in piedi davanti ai colpi furiosi di La Motta, ma perderà quell’incontro ai punti lasciandogli ferite, nel fisico e nell’animo, talmente profonde da segnare l’inizio di un declino che non potrà più essere cambiato. È la fine di un sogno e l’inizio del dramma.
Trama della prima puntata, completa:
Siamo a Trieste, nel 1938. Tiberio Mitri e Fulvia Franco sono due bambini che non si conoscono.
Lui è rimasto orfano di padre, un uomo alcolizzato e violento, e la madre decide di mandarlo in un istituto di rieducazione dove, suo malgrado, imparerà a farsi rispettare anche con l’uso della violenza.
Lei è spinta dalla madre, una donna ambiziosa e determinata, a coltivare con ogni mezzo la sua inclinazione alla recitazione fin da bambina.
Una vita la loro completamente agli opposti: Tiberio vive in una famiglia del proletariato triestino che ha vissuto la guerra e il fascismo con grande sofferenza, mentre Fulvia vive in una famiglia decisamente piccolo borghese che mira alla scalata dei gradini dell’élite sociale di Trieste.
Passano 10 anni, nel 1948 Tiberio, seguendo i preziosi consigli del suo manager Gramegna, conquista il titolo italiano dei pesi medi e nello stesso anno Fulvia vince il concorso di Miss Italia. All’improvviso diventano i due triestini più famosi d’Italia e inevitabilmente dovranno conoscersi, all’inizio tra i due nasce una diffidenza reciproca ma ben presto si innamorano e decidono di sposarsi.
Un matrimonio che diventerà una favola, non solo per Trieste, ma per tutto il Paese, il primo caso di unione sentimentale tra un campione sportivo e un’attrice, i rotocalchi dell’epoca si riempiono delle loro foto e della loro storia diventando per l’Italia intera un simbolo di riscatto.
Tiberio vince anche il titolo europeo mentre Fulvia, a parte un film con Totò, non riesce a far decollare la propria carriera e, alimentato dalla costante pressione della madre convinta che la presenza di Tiberio sia da ostacolo all’ascesa professionale della figlia, inizia ad aumentare il proprio malumore.
Il rapporto tra i due si incrina definitivamente quando Tiberio chiede a Fulvia di mettere al mondo un bambino e lei si rifiuta perché non si sente pronta, vuole aspettare, diventare mamma non è compatibile con il suo lavoro di attrice.
Tiberio dopo avere difeso il titolo europeo vincendo ancora assiste alla morte di Gramegna, l’uomo che oltre ad essere il suo manager e stato per lui anche il padre che non ha mai avuto.
Alcuni malavitosi italo-americani approfittano del momento di fragilità di Tiberio, offrendogli di iniziare una nuova carriera a New York, per combattere contro il “Toro scatenato” Jack La Motta.
Fulvia è contenta di andar a New York, l’America per lei significa grande cinema, Hollywood, ma resta gelata dal rifiuto di Tiberio che ancora non le perdona di non averlo reso padre.
Tiberio a New York conosce il boss italo-americano Frankie Carbo, che tiene in pugno tutto il giro della boxe e delle scommesse.
Passati alcuni mesi di separazione Fulvia decide di raggiungere Tiberio per provare a ricucire il loro rapporto. I due così iniziano una nuova vita insieme e sembrano felici ma Carbo riserba a Fulvia delle attenzioni che fanno scattare la gelosia di Tiberio, che non placa neanche quando arriva la notizia che Jack La Motta ha accettato la sfida per il titolo mondiale.
Fulvia approfitta dell’assenza di Tiberio, impegnato negli allenamenti, per farsi organizzare da Carbo un viaggio a Los Angeles in cui potrà sostenere un provino cinematografico ma che, ancora una volta fallisce, non riuscendo a conquistare l’attenzione dei produttori che evidentemente no intravedono in lei una futura diva su cui investire.
Tiberio viene a conoscenza della partenza di Fulvia a sua insaputa e in lui cresce una gelosia insostenibile, proprio alla vigilia dell’incontro con La Motta. Negli spogliatoi del Madison la tensione tra Tiberio e Fulvia diventa altissima…
Trama seconda puntata, completa:
Tiberio e La Motta salgono sul ring, “Toro scatenato” fa davvero paura, è più basso di lui ma più muscoloso e tarchiato. Nessuno è mai riuscito a rimanere in piedi contro La Motta, tutti K.O. prima della fine dell’incontro.
Le prime riprese sono catastrofiche. Tiberio riesce a reagire solo grazie allo sguardo di incitazione di Fulvia. Per alcune riprese Tiberio riesce a dominare ma ormai è troppo tardi e La Motta vince ai punti. Ma è la prima volta che il Toro non riesce a buttare giù un avversario, i due pugili sono distrutti, Tiberio ne esce ancora peggio e la visita medica non gli lascia speranze: almeno per un anno non potrà salire sul ring.
Fulvia organizza uno stratagemma che permette a Tiberio di liberarsi dal contratto capestro che lo lega a Carbo e così i due sposi rientrano a Trieste ma in condizioni economiche decisamente peggiorate.
Fulvia prova a fare qualche pubblicità ma i guadagni sono pochi e Le condizioni fisiche di Tiberio non gli permettono ancora di combattere. I due vanno a vivere a casa dei genitori di lei e in questa situazione difficile arriva una notizia che tutti aspettavano: Fulvia è incinta. Tiberio è felicissimo ma pretende che la moglie si curi e si metta a riposo.
Non c’è altro da fare, per guadagnare qualche lira bisogna tornare sul ring. Ma la forza e lo smalto di Tiberio non sono più quelli di una volta e anche se vince tutti gli incontri minori a cui partecipa fa una fatica immane.
Quando si presenta l’occasione di un combattimento per riconquistare il campionato europeo, sarà la prima sonora sconfitta per Tiberio: il pugile belga Humez lo punisce duramente mettendolo K.O..
La carriera dell’ex campione sembra giunta ormai al tramonto, non hanno un soldo e ora c’è un figlio da mantenere, così Tiberio appoggiato dal suocero, decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Roma e aprire un bar nella capitale.
Ormai la vita del campione e della miss è triste, dietro un bancone di un bar assieme al papà di Fulvia, i sogni giovanili dei due protagonisti ormai sono persi e i due divi invidiati da tutti sono diventati due persone normalissime.
I rapporti tra i due sono sempre più incrinati, Tiberio non sa più cosa fare per rendere felice sua moglie che ormai si sta spegnendo ogni giorno di più. Finalmente arriva un’idea: una rivista teatrale, uno spettacolo in giro per le piazze d’Italia con ballerine e comici e con Fulvia protagonista. Nel bar può rimanere il signor Franco e la mamma di Fulvia può occuparsi del piccolo Alex.
E così nasce lo spettacolo “Un Pugno Un Bacio” ma la delusione per Fulvia è dietro l’angolo. I giornalisti e il pubblico la snobbano, preferendole il più celebre marito, l’indimenticato campione dei pesi medi e quella che doveva essere una rinascita per la coppia si trasforma in un allontanamento definitivo.
La situazione precipita totalmente quando Tiberio tradisce la moglie con una ballerina e Fulvia decide di abbandonare lo spettacolo per fare un film a Torino. La coppia si divide.
Tiberio fa ancora l’attore per il cinema, Mario Soldati gli assegna una parte in un film e quando va a trovare Fulvia e Alex a Torino si accorge che la moglie vive con un altro uomo. È finita, la coppia di triestini più invidiata d’Italia si dissolve per sempre.
Tiberio crolla ed entra in depressione, un male di vivere che non avrebbe fine se suo suocero non lo spingesse a tornare sul ring mettendolo in contatto con Proietti, il più grande manager romano.
Tiberio riprende con enorme fatica ad allenarsi sotto la guida di un inflessibile e severo Proietti. Al primo incontro l’Italia resta stupita, Mitri non è poi finito come tutti pensavano, può ancora vincere e il pubblico è ancora tutto per lui.
Per Tiberio arriva la seconda grande occasione per riconquistare il campionato europeo dei pesi medi, all’incontro sono in migliaia ad assistere, Mitri contro l’inglese Turpin, tutti tifano per Tiberio ma la convinzione è poca.
Inizia l’incontro. Un pugno, soltanto un tremendo pugno alla mandibola di Turpin e Tiberio torna sul tetto d’Europa. K.O. alla prima ripresa. Il pugilato si sa è come la vita, è imprevedibile e in grado di ribaltare tutti i pronostici.
Ma l’amore tra Fulvia e Tiberio non può essere ribaltato e dopo un ultimo incontro in cui riemerge tutta la passione che li ha sempre legati, i due si dicono addio.
La carriera di Fulvia non raggiungerà mai gli apici di una diva e quella di Tiberio si chiuderà su un ring, così come è cominciata, di fronte, ancora una volta, al belga Humez. 101 match disputati, di cui 88 vinti, 7 pareggiati, solo 6 persi, questi sono i numeri di un campione.
Tiberio farà ancora innumerevoli lavori: l’attore, il rappresentante di commercio e tanti altri. Morirà a Roma, il 12 febbraio 2001 all’età di 75 anni, dove vagava ormai confuso dall’Alzheimer.
Fulvia non ha mai divorziato da Tiberio, non si è mai più risposata e non ha mai avuto altri figli, continuando a recitare in ruoli secondari in numerosi film italiani ed esteri, morirà a soli 57 anni a Roma il 15 maggio 1988.
Per tutti gli italiani vissuti in quegli anni Tiberio e Fulvia resteranno sempre “Il Campione e la Miss”.
Interpreti e personaggi: Luca Argentero (Tiberio Mitri), Martina Stella (Fulvia Franco), Eleonora Ivone (Irma), Giovanni Vettorazzo (Sig. Franco), Francesco Meoni (Orio), Paolo Scalondro (Proietti), Giancarlo Previati (Pagani), Isabelle Adriani (Edda), Paola Sambo (Madre di Tiberio), Simone Colombari (Martana “popolano”), Fabio Camilli (Martana “gaga’”), Carmen Tejedera (Linda), Paolo Giovannucci (De Sclavis), Ruben Spendelhofen (Tiberio a 13 anni), Francesco Benigno (Turiello), Nuccio Siano (Aiuto allenatore Proietti), Alessandro Riceci (Claudio il fratello di Tiberio), Giuliano Oppes (Jack La Motta), Maurizio Zacchigna (Padre di Tiberio), Antonio Ugo (Franky Carbo), Juan Pascarelli (Gramegna), Ivan Espeche (Amendola.
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“Tiberio Mitri – Il Campione e la Miss” Regia Angelo Longoni. Sceneggiatura Elena Bucaccio, Alessandro Sermoneta. Con la collaborazione di Angelo Longoni, Maurizio Giammusso. Direttore della fotografia Patrizio Patrizi. Scenografo Giantito Burchiellaro. Costumista Lia Morandini. Trucco Gabriella Trani. Fonico Andrea Giorgio Moser. Montatore Mauro Bonanni. Musiche Sergio Cammariere. Produttore Rai Fabrizio Zappi. Prodotto da Massimo Cristaldi.
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