Domenica 9 alle 21.30 e lunedì 10 ottobre alle 21.10 su Rai 1 verrà trasmessa la miniserie in due puntate “Il generale Della Rovere”, tratta dal racconto di Indro Montanelli pubblicato nel 1959 nel quale sono inseriti alcuni riferimenti autobiografici in quanto lo stesso Montanelli fu imprigionato nel braccio dei politici a San Vittore.
Nel 1959 venne girato anche il film di Roberto Rossellini in cui era protagonista un grandissimo Vittorio De Sica, che vinse il Leone d’Oro a Venezia ex aequo con “La Grande Guerra” di Mario Monicelli.
Il racconto di Montanelli venne pubblicato da Rizzoli, lo stesso che produsse il film di Rossellini e che oggi ha prodotto la miniserie di Rai 1, che rispetto al film, sarà più fedele al racconto originale.
La storia si svolge nella Genova del 1944, l’Italia è occupata dai nazisti. In una città devastata dalla guerra Giovanni Bertone (Pierfrancesco Favino) è un truffatore che vive tra gli imbrogli, un uomo bieco, giocatore incallito, quando vede la possibilità di un guadagno non bada troppo alla morale, il suo unico scopo è fare soldi senza il minimo scrupolo.
Bertone millanta amicizie altolocate e non ci pensa due volte ad ingannare, creando false speranze, per estorcere denaro ai familiari dei detenuti politici, facendogli credere di potere liberare i propri cari.
Scoperto dal comandante delle SS colonnello Muller (Hristo Shopov), Bertone tenta di giustificarsi ma le sue scuse non vengono credute e viene condannato ai lavori forzati o alla fucilazione.
Nel frattempo viene catturato il generale badogliano, Fortebraccio Della Rovere, che avrebbe dovuto assumere il comando della Resistenza Antinazista nel Nord Italia. Ma, nonostante gli ordini erano di tenerlo in vita, lo uccidono per sbaglio mandando in fumo la possibilità di estorcergli importanti informazioni sulle attività della resistenza nel territorio della Repubblica di Salò.
Muller decide di tendere una trappola ai partigiani tentando di mandare un falso generale Della Rovere nel carcere di San Vittore a Milano e la scelta cade proprio su Bertone, facilmente ricattabile per i suoi traffici con le SS e perché dotato di grandi doti di dissimulazione. Muller pensa che Bertone, essendo abituato a mentire e privo di scrupoli, potrà facilmente spacciarsi per Della Rovere e ottenere le informazioni che servono.
Bertone dunque è costretto a spacciarsi per il generale Della Rovere per cercare di salvarsi, vestendo per la prima volta nella sua vita, i panni di un uomo d’onore.
Ma gli orrori del carcere e i detenuti vessati dalla violenza delle SS faranno confondere la finzione con la realtà e faranno ritrovare al codardo Bertone valori ormai dimenticati. Bertone scoprirà dentro di sé un uomo nuovo, coraggioso al punto da sacrificare se stesso pur di non tradire i partigiani e, con loro, la salvezza del Paese.
Trama prima puntata:
Genova, 1944. Giovanni Bertone è un incallito giocatore d’azzardo che vive di espedienti e piccole grandi truffe: chiede soldi ai parenti dei prigionieri politici catturati dalle SS, promettendo in cambio la loro liberazione.
Un giorno sfida il coprifuoco per andare a riprendersi il suo cavallo Fosco e incontra il colonnello della Wehrmacht, Muller, incontro che avrà conseguenze per entrambi.
Con il suo cavallo Bertone trova anche la piccola Ada (Valentina Elaine Kamenov), figlia del suo amico Sandrino, rimasta sola dopo che il padre è stato arrestato dai tedeschi. La bambina è particolarmente simpatica e scaltra e questo convince Bertone a portarla con sé, promettendole aiuto per liberare il padre.
Trovatosi a corto di denaro, Bertone chiede alla fidanzata Valeria dei gioielli in prestito, ma lei si rifiuta di aiutarlo e così tenta una truffa in una casa chiusa dove incontra Olga (Raffaella Rea), una prostituta conosciuta in passato con cui aveva avuto una relazione; l’affetto per la ragazza lo fa desistere dai sui piani truffaldini, ma Olga, ancora innamorata di lui, gli regala tutti i suoi risparmi. Bertone però non riesce a resistere al vizio del gioco e perde tutti i soldi.
È costretto dunque a far partecipare Fosco ad una corsa di cavalli clandestina organizzata da Blasco, un malvivente. Ma grazie all’aiuto di Ada riesce a vincere la gara.
In quello stesso momento sbarca in gran segreto sul litorale ligure il generale Della Rovere, uno dei principali capi della Resistenza nell’Italia settentrionale. I tedeschi sono a conoscenza del suo arrivo e hanno l’ordine di catturarlo vivo ma, il generale tenta la fuga e per bloccarlo viene ucciso per sbaglio. Il colonnello Muller decide di tenere segreta la notizia della morte di Della Rovere.
Nel frattempo Bertone viene denunciato da una vittima delle sue truffe e viene arrestato finendo davanti a Muller. Il colonnello resta impressionato dalla capacità di Bertone di mentire spudoratamente e gli propone di impersonare il generale Della Rovere, così, in carcere, può ottenere informazioni sulle attività della resistenza e riferire tutto a Muller in cambio della sua libertà.
Bertone, dopo aver salutato Ada e Olga, viene portato nel carcere di San Vittore a Milano, sotto le mentite spoglie del generale Della Rovere.
Trama seconda puntata:
Bertone nel carcere di San Vittore inizia a spacciarsi per il generale Della Rovere e fin da subito capisce quanto sia pericolosa la sua posizione sotto la stretta sorveglianza del capitano Franz (Julian Vergov), luogotenente di Muller, perché da un lato deve riuscire a conquistare la fiducia dei detenuti politici e dall’altro sa di potere incorrere in qualche errore o in qualcuno che ha conosciuto il vero generale.
In tutti e due i casi lo aspetta la morte: se non collabora con le SS verrà fucilato; se gli altri detenuti scoprono la sua vera identità e il suo ruolo di spia, lo uccideranno.
Bertone conosce il detenuto Bacchelli (Andrea Tidona) e, dopo averlo salvato da un’ispezione di Franz, riesce a conquistare la sua fiducia e quella degli altri detenuti politici, che stanno organizzando la fuga per raggiungere la Resistenza.
Bertone per non destare sospetti è costretto a partecipare all’evasione e a non raccontare niente a Muller. Tenta senza successo la fuga e proprio nel momento in cui i fuggiaschi stanno per riunirsi con gli uomini del comandante Fabrizio (Matt Patresi), l’uomo che avrebbe dovuto incontrarsi con il vero Della Rovere, arrivano le SS e li riportano tutti a San Vittore. Il delatore che li ha traditi viene ucciso.
Fabrizio dunque è nascosto tra i nuovi prigionieri, ma né i tedeschi né Bertone sanno chi sia. Bertone viene convocato da Muller e cerca di prendere tempo sapendo perfettamente che la sua situazione si sta sempre più aggravando.
Nel frattempo Franz fa torturare Bacchelli, che resiste e non parla. Rinchiuso insieme a Bertone in isolamento, l’uomo per paura di non riuscire a resistere a nuove torture, si toglie la vita.
Bertone resta scioccato dal suo sacrificio e implora Muller di lasciarlo andare perché non se la sente più di mentire. Ma Muller, per rendere priva di ogni ombra la sua persona lo fa malmenare e lo rispedisce in carcere…
Interpreti e personaggi: Pierfrancesco Favino (Giovanni Bertone), Raffaella Rea (Olga), Andrea Tidona (Bacchelli), Matt Patresi (Mario Valeri alias Fabrizio), Alexandra Dinu (Valeria), Valentina Elaine Kamenov (Ada), Hristo Shopov (Colonnello Muller), Julian Vergov (Capitano Franz), Michele Nani (Ceraso), Hristo Garbov (Tursini), Mihail Milchev (Tenente Frassinetti), Malin Krastev (Salvetti), Stanislav Pishtalov (Capitano Donner).
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“Il generale Della Rovere” Regia Carlo Carlei. Sceneggiatura Massimo e Simone De Rita. Direttore della fotografia Gino Sgreva. Scenografia Antonello Rubino. Costumi Valter Azzini. Montaggio Carlo Fontana. Casting Mariana Stanisheva. Responsabile editoriale Andrea Rizzoli. Responsabile edizione Simone Mascherini. Aiuto regia Velina Boneva. Direttori di produzione Sandro Mancini, Iliya Sotirov. Organizzatore generale Francesca Cingolani. Produttore Rai Fania Petrocchi. Una co-produzione Rai Fiction - Rizzoli Audiovisivi. Prodotto da Rizzoli.
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