domenica 21 ottobre 2012

Sfide – la vita di Walter Bonatti nella quarta puntata di lunedì 22/10/2012

Walter-Bonatti

Lunedì 22 ottobre 2012 alle 22.40 su Rai 3 nuovo appuntamento con la quarta puntata di “Sfide”, il programma condotto da Alex Zanardi.

Questo quarto appuntamento racconterà la vita di Walter Bonatti, vera leggenda dell’alpinismo italiano e mondiale soprannominato “il re delle Alpi”, che grazie alla sua forza e determinazione ha vinto tante sfide diventando per tutti gli alpinisti e i sognatori un modello da seguire.

Seguiremo la sua avventura di vita attraverso le interviste esclusive alle persone che lo hanno conosciuto, come la compagna attrice Rossana Podestà, il giornalista Michele Serra, l’alpinista Reinhold Messner e gli scalatori che con lui hanno condiviso la grande passione per la montagna.

Ripercorreremo le sue imprese più eclatanti, quelle di un uomo che amava sfidare l’impossibile, quelle di un grande scalatore spinto dal continuo bisogno di mettersi alla prova, migliorarsi, superare sé stesso e i propri limiti.

Verrà raccontata la storia di un grande sportivo, grazie ad alcuni filmati inediti, iniziando da quando indispettì i francesi arrivando a scalare per primo il Monte Bianco, vetta che prima di allora nessuno aveva mai osato scalare; o quando giocò con la sorte lanciandosi nel vuoto tenuto solo da una corda di fortuna; o quella volta sul Monte Bianco, quando venne colto da una terribile tormenta che si portò via quattro amici di cordata mentre due furono salvati proprio da Bonatti.

Il nome di Bonatti però si lega anche a un’altra vicenda, tanto epica quanto dolorosa: la conquista italiana del K2. Una storia che per oltre 50 anni è stata al centro di numerose discussioni e polemiche, ma che poi fece ridare a Bonatti il ruolo fondamentale che ebbe nella storica impresa capitanata da Ardito Desio che portò sulla vetta più alta del mondo Achille Compagnoni e Lino Lacedelli che in seguito accusarono il giovanissimo Bonatti, che allora nel 1954 aveva solo 24 anni, di avergli sottratto l’ossigeno per arrivare primo in cima. Un’accusa che si dimostrò infondata nei processi e dopo la confessione dello stesso Lacedelli prima di morire e che creò una tale delusione in Bonatti da fargli prediligere da quel giorno, prevalentemente spedizioni in solitaria.

Nel ripercorrere la storia di Bonatti si trovano le stesse emozioni di un romanzo di avventura, nel quale l’eroismo si confronta con l’invidia, il successo con la tragedia, la vita con la morte.

La sua è una storia importante e da non dimenticare, perché Bonatti è e rimarrà per sempre uno degli ultimi eroi del nostro tempo, anche se lui si considerava soltanto un “figlio del Po che da bambino sognava le terre lontane di Jack London ed Ernest Hemingway”.

Walter Bonatti - Tributo alla Leggenda

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