Il Vice Ministro con delega alle Comunicazioni Paolo Romani risponde in merito alla mancata autorizzazione a trasmettere sul Digitale Terrestre da parte del nuovo canale Sky Cielo.
Sky ha presentato la richiesta a trasmettere il 2 novembre scorso, il Ministero ha 60 giorni di tempo, più altri 30 in caso di necessità istruttorie per rispondere, quindi il lancio per il primo dicembre era un azzardo.
Il 12 novembre il Ministero ha chiesto un chiarimento alla Commissione europea alla concorrenza per verificare che il canale non violi i vincoli imposti il 2 aprile del 2003 dalla fusione di Telepiù e Stream, con una nota della Direzione Generale del 18 novembre Sky veniva informata che c’erano degli aspetti che dovevano essere approfonditi entro il termine, appunto di 60 giorni.
Anche Rete A, operatore del multiplex Digitale Terrestre su cui il nuovo canale dovrebbe essere trasmesso, è stata informata con una lettera di cortesia del 27 novembre che il canale non poteva andare in onda su frequenze terrestri prima della necessaria autorizzazione.
In pratica in caso di parere contrario Cielo potrebbe non andare mai in onda sul Digitale Terrestre ma solo sul satellite e questo commercialmente non avrebbe senso per Sky.
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