La solita commedia - Inferno |
Sabato 14 marzo 2015 alle 20.10 su Rai 3, andrà in onda la ventitreesima puntata di Che fuori tempo che fa, condotta da Fabio Fazio.
Gli ospiti di Fabio Fazio e Massimo Gramellini di questa settimana sono:
Pupi Avati, uno dei più amati registi italiani con all’attivo oltre 40 tra film, sceneggiati e miniserie televisive, nel 2013 ha pubblicato la sua autobiografia, “La grande invenzione” mentre, in questi giorni, arriva in libreria con il suo primo romanzo, “Il ragazzo in soffitta”.
Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli, dopo “I soliti idioti” e “I 2 soliti idioti”, il 19 marzo tornano nelle sale cinematografiche con “La solita commedia - Inferno”, il terzo film della coppia Biggio-Mandelli, dopo i campioni d’incassi “I soliti idioti” (2011) e “I 2 soliti idioti” (2012). Scritto e diretto dagli stessi Biggio e Mandelli con Martino Ferro, ha un cast ricco di attori, fra cui Tea Falco, Marco Foschi, Paolo Pierobon e Gianmarco Tognazzi.
2015: l’Inferno è nel caos. Una schiera di nuovi peccatori arriva ogni giorno ad affollare gli uffici di Minosse. Ma è una struttura vecchia e antiquata. Lucifero viene ricevuto direttamente da Dio, che cerca una soluzione. L’idea vincente è una catalogazione dei nuovi peccati sulla Terra. E a chi affidare quest’incarico se non a Dante Alighieri, che già una volta, a suo tempo, svolse questo compito con eccellenti risultati? Dante viene così catapultato in una grande città italiana, e trova finalmente la sua guida, che lo accompagnerà alla ricerca dei “nuovi peccati”: Demetrio Virgilio, un trentenne precario che si appresta, come ogni mattina, ad affrontare un’altra “giornata d’Inferno”.
«Il progetto Inferno nasce come seguito ideale del percorso intrapreso con la serie I soliti idioti. […] volevamo andare oltre e considerare i tic e le nevrosi degli italiani come veri e propri peccati capitali. […] La nostra paura ancestrale di finire all’Inferno è del tutto ingiustificata: perché l’Inferno è già attorno a noi. Ogni giorno ne facciamo esperienza: in tante piccole disgrazie, in tanti piccoli tormenti quotidiani, dal traffico mattutino all’incontro con la persona destinata a rovinarci la giornata, fino al girovagare tra le corsie di un supermercato alla ricerca di un prodotto introvabile». (Dal press book del film)In collegamento e in diretta: Fabio Volo, da Modena, tenta di apprendere l’ arte culinaria e di preparare un piatto da chef con la consulenza e soprattutto il giudizio del Tre Stelle Michelin, Massimo Bottura; Giovanbattista Venditti, giovane tre quarti azzurro, dal ritiro della Nazionale Italiana di Rugby, a Roma, alla vigilia della difficile partita con la Francia; dall’ ISS, la Stazione Spaziale Internazionale, il consueto scambio di tweet con l’Astronauta Samantha Cristoforetti.
Ne l’Anteprima di Che fuori tempo che fa, lo storico e critico cinematografico Vieri Razzini racconta dell’amore naturale, quasi gemellare tra specchio e schermo, in una lunga carrellata dal 1931 ai giorni nostri.
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