A partire da giovedì 23 febbraio 2012 alle 21.10 su Rai 1 andrà in onda la nuova serie tv “Il giovane Montalbano”, sei storie tratte dai racconti di Andrea Camilleri, edite da Arnoldo Mondadori Editore, in cui verrà mostrato il nostro Montalbano ancora giovane, prima di diventare il commissario che tutti conosciamo.
La parte del commissario Montalbano da giovane è interpretata da Michele Riondino, Sarah Felberbaum veste i panni dell’eterna fidanzata Livia, Alessio Vassallo è Mimì Augello, Andrea Tidona impersona Carmine Fazio, Fabrizio Pizzuto interpreta Catarella, Beniamino Marcone è Giuseppe Fazio e Adriano Chiaramida impersona il padre di Montalbano. La regia è firmata da Gianluca Maria Tavarelli.
Ormai siamo sempre più abituati a considerare Salvo Montalbano come uno di famiglia, da anni seguiamo le sue indagini e le sue avventure nella splendida interpretazione di Luca Zingaretti. Ma Montalbano non è sempre stato il commissario a Vigata e prima di diventare colui che tutti conosciamo è stato giovane anche lui.
È questa l’intrigante idea di Andrea Camilleri, fare conoscere come Montalbano è cresciuto, come è arrivato a Vigata, nella splendida casa in riva al mare di Marinella, come è diventato fraterno amico di Augello e come ha conosciuto Livia.
La sua giovinezza e le sue esperienze vissute nel periodo più delicato della vita, un periodo in cui si impara quello che si è, in cui si capisce di chi ci si può fidare e di chi temere anche al primo contatto, in cui si impara ad amare e a odiare, in cui si capisce il modo di agire delle persone e, nel caso di un poliziotto, a capire la mentalità dei criminali.
La serie è ambientata agli inizi degli anni novanta e racconta come si sia formato il mondo di Montalbano così come lo conosciamo, dal suo primo incarico nel paese di montagna di Mascalippa, al trasferimento a Vigata, dove aveva già vissuto per qualche tempo da ragazzo.
Approfondiremo il rapporto difficile del commissario col padre, scopriremo come è nata la sua amicizia con Augello, al colpo di fulmine con Livia, che segue la relazione a distanza con Mery, e allo sbocciare della loro complicata relazione. Capiremo insomma come e perché Montalbano è diventato il personaggio vero e completo che tutti noi conosciamo e amiamo.
Ma Montalbano nella serie non è raffigurato solo come un giovane che diventa uomo, ma anche come un commissario che già nelle sue primissime indagini dimostra la sua notevole abilità nel risolvere i casi intricatissimi, costruiti partendo dagli splendidi racconti di Camilleri, in cui i telespettatori ritroveranno le atmosfere a cui è abituato.
E nella costruzione del mondo di Montalbano, non poteva certo mancare il fidato Catarella, l’agente di polizia tenero e imbranato che non riesce ad azzeccare un cognome neanche per sbaglio. Il suo speciale rapporto con l’amatissimo commissario che conosciamo rappresenta una delle spine dorsali narrative dei romanzi di Camilleri. Ma perché Montalbano e Catarella sono così legati? E come mai il nostro commissario sopporta con rassegnazione gli strafalcioni di Catarella?
A queste e a tante altre domande daranno una risposta i sei film tv facendo in modo che i telespettatori che tanto amano Montalbano, di conoscere meglio il loro amatissimo commissario “pirsonalmente di pirsona”.
A seguire le trame di tutti e sei gli episodi:
“La prima indagine di Montalbano” – in onda giovedì 23 febbraio 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “La prima indagine di Montalbano” contenuto nella raccolta “La prima indagine di Montalbano” e “Cinquanta paia di scarpe chiodate” contenuto nella raccolta “Un mese con Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
Nell’autunno del 1990, Salvo Montalbano è un giovane vicecommissario in servizio a Mascalippa, uno sperduto paese di montagna della Sicilia più segreta. Il suo superiore è Libero Sanfilippo, un commissario saggio ed esperto, che gli insegna come muoversi nelle indagini più intricate. Ma il carattere di Montalbano, insofferente alle regole e attento più all'umanità delle persone che alle apparenze, si manifesta già in questo suo periodo di apprendistato: nell’indagine sull’omicidio di Casio Alletto, un mezzo delinquente con precedenti per furto di bestiame, Montalbano sa benissimo che il colpevole non può essere il pastore Tano Borruso, l’unico in paese a possedere un paio di scarponi chiodati simili a quelli usati per uccidere l’Alletto. Lo sa perché crede di conoscere gli uomini, e Tano Borruso non è un assassino. Quando viene promosso vicequestore a Palermo, Sanfilippo potrebbe proporre a Montalbano di sostituirlo come commissario a Mascalippa. Ma Sanfilippo si rende conto che il suo giovane e dotato allievo mal sopporta il freddo di quel paese di montagna e soprattutto soffre la lontananza dall'amato mare, e dalla cucina di pesce. Così chiede al ministero che anche lui venga trasferito. Il giovane vicecommissario è fidanzato con Mery, un'insegnante che lavora a Catania e che lo raggiunge per il fine settimana. Salvo vuole molto bene a Mery, ma è a disagio quando la ragazza vorrebbe dare alla loro relazione l'aspetto di un matrimonio, o perlomeno di una convivenza. Ed è proprio Mery che, grazie a uno zio che lavora al ministero, che rivela a Salvo la sua prossima destinazione: commissario capo a Vigata. Per Montalbano si tratta di un ritorno, dal momento che proprio a Vigata, città di mare in provincia di Montelusa, il giovane commissario ha passato l'infanzia dopo la morte della madre. E a Vigata vive ancora il padre di Montalbano, con cui Salvo non sembra avere un buon rapporto. Però Vigata è sul mare, e questo è sufficiente per riempire di gioia l'animo del commissario. Che riesce subito a trovare un ristorante che soddisfa pienamente le sue richieste. Vede anche una casa sul mare che gli piacerebbe affittare, ma Mery lo dissuade: chissà quanto costerà... Montalbano ci lascia il cuore, in quella casa, e per il momento si adatta nella foresteria del nuovo commissariato. Qui fa la conoscenza di Carmine Fazio, un esperto agente che gli è di grande aiuto: Montalbano infatti deve scontrarsi con le difficoltà di un ragazzo di trent'anni a cui viene affidato un ruolo di responsabilità. Ma Montalbano trova nel commissariato di Vigata quella famiglia che forse non ha mai avuto. E trova anche un fratello minore di cui il questore gli chiede di occuparsi: Agatino Catarella, un poliziotto rimasto orfano, dall’animo semplice. Catarella si rivela subito estremamente grato al commissario che, sorvolando su certi suoi problemi con la comprensione dei nomi, lo prende sotto la sua protezione e gli assegna il delicato compito di centralinista del commissariato. In poco tempo, Montalbano è riuscito a risolvere il caso dell’omicidio Alletto a Mascalippa, scagionando il pastore Borruso e trovando il colpevole, e al tempo stesso ha avuto il suo battesimo del fuoco a Vigata: sventa il piano di una ragazza, Viola, che voleva punire il malvivente che l’aveva violentata, ma al tempo stesso fa in modo di arrestare il responsabile della violenza. È nato il Montalbano che conosciamo: il poliziotto capace di inventarsi mille modi, non sempre ortodossi, per assicurare alla giustizia i colpevoli.
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Katia Greco (Mery), Valentina D’Agostino (Viola Monaco), Adriano Chiaramida (Il padre di Montalbano), Pietro De Silva (Oriani), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Pierluigi Misasi (Torrisi), Renato Lenzi (Gaetano Borruso), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Carmelo Galati (Nicolò Zito), Massimo De Rossi (Il questore Alabiso), Orazio Alba (Nini Brucculeri), Pierpaolo Spollon (Spagnol), Cristiano Pasca (Stefano Botta), Carlo Ferreri (Lo Cascio), con Gianfelice Imparato (Commissario Sanfilippo).
“Capodanno” – in onda giovedì 1 marzo 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Capodanno” contenuto nella raccolta “Un mese con Montalbano” e “Meglio lo scuro” contenuto nella raccolta “La paura di Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
Sono già un paio di mesi che Montalbano è a Vigata. Abita ancora in albergo, all’Hotel Pirandello, ed è qui che, proprio la notte di Capodanno, viene commesso un omicidio. Il 1991 quindi comincia pieno di lavoro per il giovane commissario, che si dimentica – o ha preferito evitare – di fare gli auguri al padre, che abita a Vigata ma con cui Salvo sembra non voler avere nulla a che fare. Tanto che quando, qualche giorno dopo capodanno, il padre regala a Salvo una cassetta di bottiglie del vino prodotto nelle sue vigne, il giovane commissario lo regala ai componenti della sua squadra. Per lui, al primo incarico di responsabilità, quel commissariato è ormai diventato una famiglia: oltre a Carmine Fazio e a Catarella ormai lo seguono e lo rispettano anche Gallo e Paternò, fedeli agenti; e una bella amicizia è nata col giornalista indipendente Nicolò Zito. Con il dottor Pasquano, il medico legale, invece, Montalbano non riesce a prendersi: i due non perdono occasione per discutere e punzecchiarsi. Ma l’impressione è che in fondo si divertano a prendersi continuamente in giro… Ma Montalbano è anche un abile poliziotto, e risolve complicati delitti che subito mettono alla prova le sue capacità investigative e di comprensione degli esseri umani. E proprio durante le indagini sull’omicidio avvenuto nell’albergo in cui provvisoriamente abita, Montalbano fa la conoscenza con Pasquale Cirrinciò, un giovane ladruncolo sorpreso a rubare in una casa sul mare a Marinella. Proprio la casa di cui Montalbano si è innamorato e in cui sogna di vivere. Per fortuna, i proprietari non la usano e quindi volentieri decidono d’affittarla al giovane commissario. Adelina, la madre di Pasquale, si offre di aiutare in casa, e Montalbano scopre con piacere che la donna è anche una cuoca sopraffina. Tutto bene, dunque? No, perché Mery è felice che Montalbano non abiti più in albergo, ma quando comincia a voler “personalizzare” la nuova casa, e prospetta l’ipotesi di andare a vivere con lui, Salvo si sente mancare l’aria. Anche se vuole molto bene a Mery, cerca di posticipare quel momento, ma la ragazza si rende conto che l’uomo che ama non sopporta l’idea di averla intorno. I due così litigano e quella storia d’amore, che aveva resistito al freddo e alle montagne di Mascalippa, si scioglie al sole abbagliante di Vigata. Montalbano si comporta come un giovane uomo di trent’anni alle prese con le prime vere difficoltà della vita. Ma mentre nel lavoro si dimostra maturo e capace, nei rapporti con le altre persone, soprattutto con le donne, emerge quel carattere aspro e solitario che solo la maturità riuscirà ad addolcire. Per ora, Salvo Montalbano è un ragazzo alla ricerca di se stesso, e dell’amore.
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Adriano Chiaramida (Il padre di Montalbano), Alessandra Mortelliti (Milena), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Katia Greco (Mery), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Gioia Spaziani (Rosina Liotta Locastro), Tony Palazzo (Gaspare Arnone), Rori Quattrocchi (Maestra di Vincenzo, Lucia Guizzardi (Cicina Adorno), Alessandro Giuggioli (Munno), Franco Sciacca (Don Luigi Barbera), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Giuseppe Santostefano (Dottor Pasquano), Clelia Piscitello (Teresa Sgrò), Ketty Di Porto (Cristina Ferlito), Carmelo Galati (Nicolò Zito), Massimo De Rossi (Il questore Alabiso), Alessandra Costanzo (Adelina).
“Ritorno alle origini” – in onda giovedì 8 marzo 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Ritorno alle origini” contenuto nella raccolta “La prima indagine di Montalbano” e “Pezzetti di spago assolutamente inutilizzabili” contenuto nella raccolta “Gli arancini di Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
Per il suo carattere difficile, per il suo innato bisogno di autonomia e solitudine, Salvo ha visto finire il suo rapporto con Mery, la sua fidanzata fin dai giorni di Mascalippa. E proprio mentre sta metabolizzando la fine di quest’amore arriva Mimì Augello, il nuovo vicecommissario, un donnaiolo incallito e impenitente. Mimì non potrebbe essere più diverso da Salvo, e il rapporto all’inizio è difficile. Anche perché Augello ha messo gli occhi su Livia, una ragazza entrata nella vita di Montalbano per via di un caso difficile su cui si trova a indagare, il rapimento lampo della piccola Laura Belli. Livia è un’amica della madre della bambina. Vive a Genova, e dimostra subito un interesse nei confronti del timido e scostante commissario capo. Nonostante la corte spietata cui la sottopone Augello, Livia sceglie Salvo. E Salvo ci riprova. Sicuro che Livia, a differenza di Mary, saprà rispettare i suoi spazi e la sua libertà. La risoluzione del caso del rapimento della bambina farà capire a Montalbano che Mimì Augello, oltre alle doti di seduttore, è anche un bravo poliziotto, ma soprattutto un amico. A dargli motivo di preoccupazione è invece Carmine Fazio, che, durante un’operazione, ha un malore. Forse è giunto il momento, per il fedele e saggio ispettore, di ritirarsi. È in questa dolorosa occasione che Montalbano fa la conoscenza di Giuseppe Fazio, il figlio di Carmine, un ragazzo sveglio che sta studiando per diventare ispettore anche lui. Con l’entrata in scena di Augello e Livia e con la comparsa del giovane Fazio, il mondo che siamo abituati a vedere intorno a Salvo ha preso definitivamente la sua forma. Quello che ancora deve formarsi è il commissario Montalbano. Per ora, ha trovato l’amicizia e forse l’amore, ma deve ancora trovare se stesso.
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Alessio Vassallo (Mimì Augello), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Vincenzo Ferrera (Gerlando Mongiardino), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Alessandro Giuggioli (Munno), Antonio Giordano (Ettore Ferro), Gigi Angelillo (Saro Mongiardino), Filippo Dini (Fernando Belli), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Alessandra Costanzo (Adelina), con Sarah Felberbaum (Livia Burlando).
“Ferito a morte” – in onda giovedì 15 marzo 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Ferito a morte” contenuto nella raccolta “La paura di Montalbano” e “Referendum popolare” contenuto nella raccolta “Gli arancini di Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
I mesi passano, e il giovane Montalbano si mostra sempre più sicuro nel reggere la famiglia del commissariato di Vigata. Se Carmine Fazio è sul piede di partenza, vista la domanda di pensione fatta in seguito al malore capitatogli in servizio, da un po’ si è aggiunto alla squadra il vicecommissario Mimì Augello, belloccio e donnaiolo, che però ha subito saputo conquistarsi l’amicizia del suo capo. Il giovane commissario sembra essersi un po’ addolcito grazie a Livia, che sa stargli accanto senza fargli pesare il suo bisogno di autonomia e di libertà. Livia è molto intelligente, e le basta poco per capire che il carattere duro e scontroso che spesso manifesta il suo amato Salvo deriva da un rapporto difficile col padre, un imprenditore vinicolo che vive a pochi chilometri da Vigata, ma che per Salvo è come non esistesse. Quando il padre va a trovare Salvo nella casa nuova il giovane Montalbano è alle prese con un caso molto complicato, l’omicidio di un usuraio che sembra però nascondere moventi più passionali. Livia fa amicizia con il padre di Montalbano, ma quando Salvo torna e vede il padre in atteggiamento amichevole con Livia reagisce male. Liquida rapidamente il genitore e si chiude in se stesso, infastidito dalla sua invadenza dell’uomo. Nel frattempo Carmine Fazio ha visto accettata la sua domanda di pensionamento. Il dispiacere di Montalbano di perdere un collega e un amico così importante è mitigato dalla possibilità che il giovane e sveglio figlio di Carmine, Giuseppe, possa sostituire il padre nel commissariato di Vigata. Livia alla fine riesce a far confessare a Salvo il motivo per cui ce l’ha tanto col padre: alla morte della madre, Montalbano scoprì che l’uomo, con la scusa di frequenti viaggi d’affari, passava gran parte del suo tempo con un’altra donna, con cui aveva anche dei figli. Per Salvo, quel tentativo tardivo del padre di recuperare un rapporto con lui è solo un modo per lavarsi la coscienza, per farsi perdonare un’infanzia che Montalbano ha vissuto senza il riferimento di una figura paterna. Certi traumi infantili non sono facili da superare. Ma parlarne, come finalmente ha fatto Salvo con Livia, può aiutare a sopportarli. Anche così si diventa uomini.
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Alessio Vassallo (Mimì Augello), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Tea Falco (Grazia), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Adriano Chiaramida (Il padre di Montalbano), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Rocco Tommaso Cicarelli (Dindò), Marylin Gallo (Elena Briguccio), Giuseppe Antignati (Giudice Tommaseo), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Massimiliano Davoli (Gegè Gullotta), Patrizia Schiavone (Donna Rosalia), Giuseppe Santostefano (Dottor Pasquano), Alessandra Costanzo (Adelina), con Sarah Felberbaum (Livia Burlando).
“Il terzo segreto” – in onda giovedì 22 marzo 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Il quarto segreto” contenuto nella raccolta “La paura di Montalbano” e “La traduzione manzoniana” contenuto nella raccolta “Gli arancini di Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
Sono lontani i giorni in cui il giovane Montalbano tremava dal freddo sulle montagne di Mascalippa, sperduto paese di montagna della Sicilia più segreta. È passato qualche mese da quando gli è stato affidato il comando del commissariato di Vigata e le abitudini del nostro amato commissario sono ormai stabilite: nuotata nel mare davanti casa, a Marinella, pranzo e cena da Calogero, oppure a casa con le prelibatezze che gli cucina Adelina, e totale immersione nel lavoro. I casi che gli capitano a Vigata sono molto particolari: alcuni che raccontano una ferocia inaudita, come l’omicidio di un giovane muratore albanese per convincere l’imprenditore edile ad accettare la protezione di una famiglia mafiosa. Altri invece rivelano un’umanità quasi dolente, come il furto della bacheca matrimoniale del comune per evitare un matrimonio. Montalbano si muove tra questi due estremi con l’autorevolezza dell’istinto da poliziotto e con l’ingenuità della sua giovane età, ma sempre facendosi coinvolgere al 100 %, Tanto che gli capita di dimenticarsi di Livia, la ragazza genovese che ha sostituito nel suo cuore Mery. Rispetto a quest’ultima Livia lascia sicuramente più spazio al carattere aspro e a volte scontroso del giovane Montalbano. Ma forse, proprio per questo suscita la gelosia del commissario. Che s’immagina una tresca fra Mimì Augello e la stessa Livia, e per sventarla rischia di dimostrarsi ridicolo. Intanto il rapporto col giovane Giuseppe Fazio, figlio di quel Carmine che ha accolto Montalbano a Vigata, da esperto ispettore, e che l’ha aiutato all’inizio della sua esperienza di commissario capo, rischia di cominciare col piede sbagliato. Il giovane Fazio, che sostituisce il padre andato in pensione, ha un carattere molto meno accondiscendente di Carmine, e, esattamente come Montalbano, deve ancora trovare l’equilibrio che gli permetterà di essere un ottimo poliziotto e un adulto maturo. Ma sia Giuseppe che Salvo hanno qualcosa in comune: l’umanità e la sensibilità di chi ritiene che chiunque meriti il diritto di avere giustizia. Ed è su questo terreno comune che presto si ritroveranno. Un altro componente del commissariato occupa un posto nel cuore del commissario. È Catarella. Durante le indagini su un caso di omicidio, Montalbano è costretto a ricorrere al centralinista per una missione molto importante. E l’agente ripaga la fiducia del commissario comportandosi da poliziotto vero, rischiando la vita. Anche guardare in faccia la morte delle persone a cui vuoi bene è un passo importante per crescere.
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Alessio Vassallo (Mimì Augello), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Nino D’Agata (Verruso), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Giorgia Sinicorni (Caterina Corso), Perla Giordano (Djalma), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Carmelo Galati (Nicolò Zito), Giuseppe Santostefano (Dottor Pasquano), Andriy Maslonkin (Pashok Puka), con Sarah Felberbaum (Livia Burlando).
“Sette lunedì” – in onda giovedì 29 marzo 2012
Tratto dai racconti di Andrea Camilleri “Sette lunedì” contenuto nella raccolta “La prima indagine di Montalbano” e “Movente a doppio taglio” contenuto nella raccolta “Un mese con Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore
Salvo e Livia hanno finalmente deciso di prendersi una settimana tutta per loro. Andranno in Provenza, che in ottobre è splendida. Sarà la loro prima vacanza insieme: si conoscono da poco, e hanno bisogno di stare un po’ da soli, in un paesaggio romantico e da sogno. Quasi come un segno di buona volontà – il giovane Montalbano vorrebbe cambiare, perdere certe asprezze e somigliare di più a una persona normale – Salvo accetta di andare a trovare suo padre insieme a Livia. Ma quando ce l’ha di fronte, il commissario non riesce a sentire nulla verso il padre. Non può perdonargli il male che gli ha fatto quand’era piccolo. E Livia lo capisce, anche se apparentemente sorvola sul disagio provato in quell’incontro fra due sofferenze. Si avvicina quindi il momento della vacanza, in cui Montalbano spera anche di non pensare al rapporto difficile col padre: ora che vivono così vicini non sarà facile non incontrarsi. Peccato che il giovane commissario sia alle prese con due casi molto complicati. Non è tanto l’omicidio di Attilio Gambardella, che si rivelerà presto qualcosa di più del parricidio che sembra all’inizio, a turbare il sonno di Montalbano. Gli omicidi passionali, o quelli in cui l’interesse economico è il movente principale, comincia a sentirli come il proprio pane quotidiano. Quello che lo spaventa è il fervore religioso, il fanatismo dogmatico. E sembra rimandare a quel mondo oscuro e cupo la sequenza di uccisioni di animali che per sette lunedì si ripete con preoccupante regolarità. Montalbano capirà che si tratta di un crescendo e che il fanatico serial killer di animali sta puntando a qualcosa di più: a una strage di persone innocenti. Per sventare questo piano, Montalbano è costretto a chiedere a Livia si rinunciare a quella vacanza tanto attesa. Ma Livia non ha nessuna intenzione di rinunciarvi, e parte lo stesso. Con chi, Montalbano non lo sa. O meglio, grazie a Catarella riesce a scoprirlo. È un uomo, sembra, o perlomeno un nome tedesco apparentemente maschile. Roso dalla gelosia, Montalbano, risolto il caso dei “Sette lunedì”, vola a Boccadasse per attendere al varco la fidanzata a cui è bastato così poco per diventare fedifraga. Ma una bella sorpresa attende il giovane e irruento commissario. Non sempre quel che sembra è quel che è. È sempre meglio tenerlo a mente, commissario Montalbano…
Interpreti e personaggi: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Alessio Vassallo (Mimì Augello), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Adriano Chiaramida (Il padre di Montalbano), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Sergio Graziani (Alcide Maraventano), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Corrado Invernizzi (Saverio Ostellino), Fabrizio Romano (Filippo Gambardella), Alessandro Giuggioli (Munno), Maria Amato (Gesuina Tumminello), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Carmelo Galati (Nicolò Zito), Giuseppe Santostefano (Dottor Pasquano), Massimo De Rossi (Il questore Alabiso), con Sarah Felberbaum (Livia Burlando).
Clicca sulle immagini per ingrandire [Foto | Fabrizio Di Giulio]
“Il giovane Montalbano” Regia Gianluca Maria Tavarelli. Soggetto Francesco Bruni, Andrea Camilleri. Sceneggiature Francesco Bruni, Andrea Camilleri, Salvatore De Mola, Chiara Laudani, Leonardo Marini. Fotografia Lorenzo Adorisio. Montaggio Alessandro Heffler. Fonici di presa diretta Fulgenzio Ceccon, Maurizio Miani. Scenografia Luciano Ricceri. Costumi Claudio Cordaro. Musiche composte, orchestrate e dirette da Andrea Guerra. Edizioni Rai Trade – Palomar Music. Aiuto regia Barbara Daniele. Casting Barbara Daniele, Natalia Fago. Edizione Gianni Monciotti. Produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo. Produttore RAI Erica Pellegrini. Producer Palomar Gloria Giorgianni. Una co-produzione Rai Fiction – Palomar. Prodotto da Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti. Distribuzione internazionale Rai Trade. Ufficio stampa Marzia Milanesi. Comunicazione per il cinema. Tratto dai racconti di Andrea Camilleri dalle raccolte “Un mese con Montalbano”, “La prima indagine di Montalbano”, “Gli arancini di Montalbano”, “La paura di Montalbano”, edite da Arnoldo Mondadori Editore.
Interpreti e personaggi principali: Michele Riondino (Salvo Montalbano), Alessio Vassallo (Mimì Augello), Andrea Tidona (Carmine Fazio), Fabrizio Pizzuto (Catarella), Beniamino Marcone (Giuseppe Fazio), Sarah Felberbaum (Livia Burlando), Adriano Chiaramida (Il padre di Montalbano), Alessio Piazza (Paternò), Maurilio Leto (Gallo), Giuseppe Santostefano (Dottor Pasquano), Carmelo Galati (Nicolò Zito), Massimo De Rossi (Il questore Alabiso).
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