Domenica 4 marzo alle 21.30 e lunedì 5 marzo 2012 alle 21.10 su Rai 1 andrà in onda la miniserie in due puntate “La Certosa di Parma”, tratta dall’omonimo romanzo scritto da Stendhal nel 1838 con protagonisti, tra gli altri, Alessandra Mastronardi nel ruolo di Clelia Conti e Rodrigo Guirao Diaz in quello di Fabrizio del Dongo.
La storia ambientata sullo sfondo dell’Italia della Restaurazione è in buona parte immaginaria e narra la storia del giovane nobiluomo milanese Fabrizio Del Dongo, figlio di una gentildonna milanese e di un soldato napoleonico, ospitato dalla famiglia durante l’occupazione francese di Milano e del suo amore per Clelia Conti, figlia figlia del generale Fabio Conti, governatore della cittadella parmense. Una storia italiana piena di intrighi e passioni.
Una coproduzione italofrancese che coinvolge le case di produzione Rai, Tangram Film e France Télévisions, JNP France Films e Aprime con un cast internazionale che, oltre alla nostra Alessandra Mastronardi e l’attore argentino Rodrigo Guirao Diaz già visto in “Terra ribelle” e “Violetta”, vede tra i protagonisti anche Mattia Sbragia, Hippolyte Girardot, François Berleand e Marie-Josée Croze vincitrice della Palma come migliore attrice a Cannes per il film “Le Invasioni Barbariche”.
Una curiosità: la miniserie ha richiesto, per essere realizzata, 52 giorni di riprese, gli stessi impiegati da Stendhal per scrivere il suo romanzo.
Trama prima puntata:
Siamo nella primavera del 1815, sul Lago di Como castello di Grianta. Il giovane idealista Fabrizio Del Dongo scappa di casa per raggiungere e unirsi alle truppe riunite da Napoleone dopo la sua fuga dall’isola d’Elba.
Nella famiglia di Fabrizio, l’unica a condividere i suoi ideali napoleonici e ad aiutarlo nella fuga, è sua zia Gina, affascinante sorella minore del padre di Fabrizio, il Marchese Del Dongo, e vedova del conte Pietranera, morto in duello per difendere l’imperatore.
Il marchese, una volta scoperta la bravata di Fabrizio, temendo di essere accusato di tradimento dagli austriaci e con il suggerimento dell’altro suo figlio Ascanio, decide di denunciarlo alla polizia.
Ma l’avventura di Fabrizio dura ben poco perché Napoleone subisce fin da subito una sconfitta a Waterloo. Per lui, ferito nella confusione della battaglia, è la fine di tutti i sogni di gloria e libertà.
Ferito e braccato Fabrizio torna a Grianta, dove viene soccorso dalla zia che lo medica e lo nasconde nelle sue stanze. Rivedendo il ragazzo la donna capisce di provare per lui un amore viscerale che va al di là del legame familiare.
Fabrizio, venuto a conoscenza della denuncia a suo nome e consapevole di rischiare la forca, viene preso dallo sconforto. Gina, donna piena di risorse e decisa a salvare il nipote ad ogni costo, chiede aiuto a un suo affezionato corteggiatore, il conte Mosca, Ministro del piccolo Principato di Parma.
Il conte, astuto e profondamente innamorato della donna, mette a punto un piano complesso per tenere al sicuro Fabrizio e allo stesso tempo far rimanere accanto a sé Gina.
Il giovane si rifugerà in un seminario nella città di Napoli, dove intraprenderà la carriera ecclesiastica, Gina si trasferirà a Parma dove, ufficialmente, sarà la consorte del duca Sanseverina, tanto ricco quanto avanti con gli anni e, soprattutto, appena nominati da Mosca ambasciatore in Inghilterra e quindi lontano da Parma e, ufficiosamente, l’amante del conte Mosca. Infine zia e nipote, secondo il piano del ministro, tra pochi anni potranno ritrovarsi a Parma: lei duchessa e lui vicario del vescovo.
Così, mentre Fabrizio che poco prima di partire per Parma ha conosciuto l’incantevole Clelia, figlia del generale Conti, responsabile della fortezza di Parma, un temibile carcere, frequenta il seminario a Napoli. Gina, amata con tenera devozione dal conte Mosca, diventa la dama più in vista della corte di Parma, dove regna un principe dispotico che sarà presto preso dalla passione per la duchessa e dove serpeggiano pericolosi rivali, come la marchesa Raversi e il ministro Rassi.
Passati tre anni di studi, prima di prendere gli ordini sacri, Fabrizio torna a Parma e il suo arrivo fa saltare i delicati equilibri dei sentimenti. Gina viene travolta dalla passione per il nipote, che a sua volta è attratto inconsapevolmente dalla zia, mentre Mosca geloso del rapporto che intravede tra i due e aizzato dal principe, che vuole vendicarsi del rifiuto della duchessa, arriva a desiderare la morte del rivale, ma poi capisce che in quel modo perderebbe per sempre la donna che ama.
A una festa Fabrizio incontra ancora una volta Clelia, portata in società dal padre per combinare il matrimonio con il ricchissimo marchese Crescenzi e sarà proprio lei, in risposta alle avance di Fabrizio, che aprirà gli occhi al giovane sulla sua delicata situazione sentimentale. Infatti tutta Parma parla del suo amore proibito con la zia.
Fabrizio resta sconvolto da questa rivelazione anche se in realtà la intuiva pur negandola a se stesso e dopo avere abbandonato la casa di Gina si rifugia in campagna, con l’aiuto di Mosca. Gina è disperata per il suo improvviso abbandono e lo raggiunge dichiarandogli il suo amore, ma Fabrizio, seppur a fatica, la rifiuta, bloccato dal rapporto di sangue che li lega. Nella realtà però dietro la sua nascita si nasconde un segreto che Gina non riesce a rivelargli…
A questo punto la giostra delle passioni subisce un nuovo contraccolpo: Fabrizio per cercare di dimenticare la tormentata situazione con Gina, si butta tra le braccia di Marietta, una ragazza bellissima che fa parte di una compagnia teatrale di strada. Passata una notte d’amore con lei è costretto a difendersi dalla gelosia di Giletti, attore di strada che vuole vendicare la fugace relazione del ragazzo con quella che ritiene la sua compagna di vita e di palcoscenico, ma nello scontro Giletti rimane ucciso e Fabrizio, a sua volta ferito, è costretto a fuggire a Bologna per evitare la prigione.
Trama seconda puntata:
Il principe è ormai ossessionato dal desiderio di avere Gina e si convince che avendo in pugno il nipote della donna, lei si piegherà ad ogni suo volere, così riesce a far tornare Fabrizio a Parma con l’inganno e a rinchiuderlo nella Fortezza, sotto la responsabilità del generale Conti, il padre di Clelia.
Ed è proprio nella Fortezza, così vicini e così prepotentemente separati, che nasce la profonda passione tra Fabrizio e Clelia, fino al punto che la giovane, preoccupata che l’amato possa rischiare la vita, decide di tradire il padre pur di salvarlo. Clelia cerca così l’aiuto di Gina per attuare il piano di fuga, ma Fabrizio non vuole lasciarla e si convince a fuggire solo quando la ragazza gli promette di raggiungerlo appena possibile.
Arriva il momento per Fabrizio, in una notte fatale, di fuggire dalla Fortezza grazie a Clelia, Gina e all’aiuto di Ferrante Palla, un brigante rivoluzionario. Quando è al sicuro Gina commissiona a Palla l’omicidio del principe, convinta che finché il tiranno sarà in vita loro saranno sempre in pericolo.
Fabrizio e Gina, orai lontani in una villa del Belgirate, mentre il ragazzo attende di essere raggiunto da Clelia, cerca di chiarire i propri sentimenti con Gina. Lui per lei, nutre affetto, stima e gratitudine, ma non amore.
Intanto a Parma le cose sono tornate a complicarsi perché la fuga di Fabrizio e l’assassinio del principe, subito sostituito al trono dal figlio Ranuccio, hanno messo nei guai Clelia e il conte Mosca: lei, dopo un malore del padre per via della fuga di Fabrizio sentendosi responsabile, fa voto alla Madonna di non vedere più l’amato se il padre si salverà la vita. Poi per compiacere il padre e convinta di non avere nessun futuro con Fabrizio, accetta l’impegno di matrimonio con Crescenzi. Mosca invece è caduto in disgrazia a causa delle trame di Rassi, che oltretutto ha le prove che dimostrano che Gina è la mandante dell'assassino del principe.
A questo punto Gina e Fabrizio sono costretti e rientrare a Parma, lei per cercare di tirarsi fuori dai guai insieme al conte Mosca, lui per rientrare spontaneamente nella Fortezza e provare a convincere Clelia a non sposare Crescenzi. Ma in questo modo Fabrizio si espone al pericolo di essere avvelenato nella sua cella per ordine del generale Conti, che si vuole vendicare per l’umiliazione subita a causa della sua fuga…
Tutti i problemi venuti a crearsi saranno sciolti da due estremi sacrifici compiuti da Gina e dal Conte Mosca: lei concedendosi al giovane principe e lui rassegnando le dimissioni da Primo Ministro in favore di Rassi. E dal coraggio di Clelia che, appena in tempo, salva l’amato dall’avvelenamento.
La giostra delle passioni sembra dunque essersi fermata. Clelia va in sposa al marchese Crescenzi. Fabrizio diventa predicatore nelle Chiese di Parma. Gina e Mosca se ne vanno per sempre dalla città, poveri, ma felici.
Ma dopo un anno la passione tra Clelia e Fabrizio riprende fuoco. Per non contravvenire al voto fatto, la giovane riceve l’amato nel buio dell’aranceto del suo palazzo; così può averlo, senza vederlo.
Da quelle intense notti d’amore nascerà un figlio ma che morirà in tenera età. La scomparsa di quel frutto innocente del loro colpevole amore porterà Clelia a morire di crepacuore e Fabrizio a chiudersi per sempre nella Certosa di Parma.
Cast Artistico
Interpreti e personaggi: Marie-Josée Croze (Duchessa di Sanseverina), Rodrigo Guirao Diaz (Fabrizio Del Dongo), Hippolyte Girardot (Conte Mosca), Alessandra Mastronardi (Clelia Conti), François Berleand (Ernesto IV), Mattia Sbragia (Marchese Del Dongo), Ralph Palka (Generale Conti), Stefano Abbati (Rassi), Barbara Ronchi (Cecchina), Davide Lorino (Barbone), Marco Viecca (Luigi), Francesco Stella (Ferrante Palla), Ruggero Cara (Grillo), Lucas W. Zanforlini (Ranuccio), Valentina Reggio (Marietta), Matteo Ripaldi (Marchese Crescenzi), Dora Romano (Faustina), Anna Ferruzzo (Marchesa Del Dongo), Fabio Farronato (Bruno), Enrico Beruschi (Abate Blanes), Delphine Serina (Marchesa Raversi), Laura Killing (Clara Paolina), Roland Copé (Arcivescovo Landriani).
Clicca sulle immagini per ingrandire
“La Certosa di Parma” Regia Cinzia TH Torrini. Sceneggiatura Louis Gardel, Frederic Mora, Francesco Arlanch. Con la collaborazione di Cinzia TH Torrini e Jacques Nahum. Aiuto Regia Paolo Giacomo Marino. Direttore della fotografia Bernard Malaisy. Costumi Florence Emir. Montaggio Ugo De Rossi (a.m.c). Casting Teresa Razzauti, Marie Christine La Fosse. Scenografia Giada Calabria. Organizzatore di produzione Gianfranco Coduti. Supervisore alla produzione Raffaele Manzollino. Operatori alla macchina Andrea Legnani, Gianluca Bombardone. Fonico Karim Belfitah. Musiche Savio Riccardi. Produttore associato Monique Trnka. Produttori Roberto Levi per Tangram Film (a.p.t.), Jacques Nahum per JNP France Films, Dominique Ambiel per Aprime Group. Produttore Rai Daria Hensemberger.
Un grazie speciale a Raffaele Manzollino che è stato indispensabile per la realizzazione di questo film.
Nessun commento:
Posta un commento