domenica 14 aprile 2013

Il commissario Montalbano - da lunedì 15-4-2013 Luca Zingaretti in quattro nuove avventure del personaggio creato da Andrea Camilleri

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Da lunedì 15 aprile 2013 alle 21.10 su Rai 1 tornano le storie de “Il commissario Montalbano”; quattro nuove avventure del commissario più amato della tv interpretato come sempre da Luca Zingaretti che presta il volto a Salvo Montalbano fin dal primo episodio trasmesso su Rai 2 il 6 maggio 1999 con le prime tre stagioni, per poi passare su Rai 1 dalla quarta stagione.

Ventidue sono i racconti fini ad ora trasmessi oltre ai quattro nuovi episodi di questa nona stagione, tratti dai romanzi di Andrea Camilleri in cui si raccontano le avventure di Salvo Montalbano, commissario di polizia nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata.

Lo scrittore siciliano ha pubblicato fino ad oggi trenta romanzi dedicati alla carismatica figura del commissario Montalbano e ha annunciato di avere consegnato alla casa editrice un libro intitolato “Riccardino” che rappresenta il finale delle storie di Montalbano, da pubblicare quando l’Alzheimer lo dovesse colpire; come annunciato con la sua solita ironia dallo stesso Camilleri in un’intervista del 2006 a “La Repubblica”.

«Ho dato Riccardino alla casa editrice solo a questa condizione: che venisse tirato fuori quando l’Alzheimer per me sarà irreversibile. Intanto, con le facoltà di intendere e di volere intatte, mi diverto a inventare nuove storie»

Dalle storie de “Il commissario Montalbano” sono nati sei episodi della prima stagione de Il giovane Montalbano, tratti dalle raccolte di Andrea Camilleri “Un mese con Montalbano”, “Gli arancini di Montalbano” e “La prima indagine di Montalbano”, fiction firmata dallo stesso Camilleri e Francesco Bruni, in cui si raccontano le prime avventure del giovane Salvo, impersonato da Michele Riondino, vice commissario già molto abile nel risolvere le indagini, ma talvolta inesperto e troppo irruente, che dopo la promozione a commissario viene inviato a Vigata, città in cui ha trascorso l’infanzia.

Le quattro nuove avventure sono tratte da altrettanti romanzi di Camilleri: “Il sorriso di Angelica” del 2010, “Il gioco degli specchi” del 2011, “Una voce di notte” del 2012 e “Una lama di luce” del 2012.

Ne “Il sorriso di Angelica” si racconta dell’incontro con una femmina celestiale, la bellissima Angelica, che metterà Montalbano sulla strada di una serie incredibile di furti. Nella storia riemerge dalle memorie degli studi classici il volto dell’Angelica dell’Orlando Furioso che si sovrappone a quella della ragazza derubata.

Ne “Il gioco degli specchi” sarà la vicina di casa che attirerà Montalbano in un’indagine disseminata di bombe carta e lettere anonime.

Ne “Una voce di notte” ci sarà l’incontro con un pirata della strada e un furto a un supermercato che porteranno Montalbano a scontrarsi direttamente con il potere politico. Verranno alla luce i loschi traffici di un onorevole colluso e il comportamento criminale di un insospettabile presidente della provincia.

Ne “Una lama di luce” si intrecceranno due storie parallele. Da una parte una fresca sposina metterà in atto, con l’amica del cuore, un piano diabolico per eliminare il marito; dall’altra Montalbano si troverà a fronteggiare l’improvvisa depressione della sua compagna Livia.

Il commissario Montalbano si troverà avvolto in una fitta nebbia che coprirà ogni traccia e per far luce su questi delitti e sarà costretto una volta di più a fronteggiare le coperture, le false piste, i tranelli che il crimine dissemina sulla sua strada.

Ma Montalbano non ha paura di sporcarsi le mani, non teme l’arroganza del potere, un altro sentimento lo accompagna nel suo lavoro; Montalbano è sopraffatto dal disgusto, si interroga: «che paese è diventato il nostro?»

Nelle quattro storie c’è qualcosa in comune. Alla fine di ogni vicenda qualcosa non va per il verso giusto, come se il destino volesse metterci lo zampino e lasciare il nostro eroe a interrogarsi ancora.

A dimostrare il grande successo de “Il commissario Montalbano”, in questi giorni dal MIPTV di Cannes 2013, la Rai ha concluso un importante accordo con la BBC per la cessione dei diritti di trasmissione televisiva degli ultimi quattro episodi della fiction.

Trama dei quattro episodi

“Il sorriso di Angelica”
In onda lunedì 15 aprile 2013 alle 21.10

Nel corso della notte sono stati svaligiati la casa al mare e il lussuoso appartamento di Carlo e Caterina Peritore. I ladri sapevano che la coppia si trovava in villeggiatura per il fine settimana. Li hanno addormentati con un gas, hanno svaligiato il villino e infine sono andati a saccheggiare la loro abitazione. Il tutto è stato compiuto con particolare sapienza e destrezza; i ladri, infatti, non hanno lasciato neppure un’impronta.

Montalbano intuisce subito che i ladri devono essere persone che conoscono bene i Peritore e in breve riesce a collegare quest’ultimo furto ad un altro commesso qualche giorno prima ai danni dell’avvocato Lojacono e della dottoressa Vaccaro e che è avvenuto con la stessa identica modalità di quello subito dai Peritore. Di seguito emerge inoltre che, non solo i Peritore conoscono bene le altre due vittime di furti - Lojacono e Vaccaro -, ma che tutti appartengono a una ristretta cerchia di amici, una sorta di clan composto da gente assai ricca e in vista.

A Montalbano tutto ciò sembra tutt’altro che casuale, e capisce che i furti continueranno, e ancora all’interno di questa singolare élite vigatese. Va a parlare con Pasquale, figlio di Adelina e ladro matricolato, il quale gli rivela che, a quanto risulta da voci sentite nel suo ambiente, i componenti di questa banda così abile ed esperta non sono ladri di Vigata, ma sono venuti da fuori. Montalbano capisce però che devono avere almeno un basista, che probabilmente è anche a capo della banda.

Attraverso delle intercettazioni, riesce a individuare il ricettatore presso il quale i ladri si liberano delle vetture rubate alle loro vittime, ma anche questa strada si rivela inutile, perché i criminali, hanno sempre organizzato tutto in modo da non dovere incontrare mai il loro ricettatore, il quale, una volta arrestato, non ha nessuna informazione utile per la polizia. il capo della banda, in forma anonima, invia una lettera al commissario, con la quale gli lancia un vero e proprio guanto di sfida. E la serie dei furti, difatti, continua, questa volta ai danni di Angelica Cosulich, trentenne dirigente di una banca del paese. E, come aveva intuito il commissario, anche lei fa parte della cerchia di amici dei Peritore. Angelica è bellissima, magnetica, e quando va a parlare con lei Montalbano rimane incredibilmente colpito: la Cosulich gli riporta alla memoria quell'Angelica dell’Orlando Furioso della quale ai tempi del liceo si era come innamorato.

È un vero e proprio colpo di fulmine e nel corso della storia, Salvo non potrà fare a meno di innamorarsi come un ragazzo. Anche Angelica gli fa presto capire di essere interessata a lui e le resistenze del commissario dovranno ingaggiare contro questa nuova passione una battaglia assai difficile e forse non vittoriosa.

Intanto l’indagine continua, così come pure la serie dei furti e la sprezzante sfida lanciata alla polizia. Montalbano presto si rende conto che il capo della banda dei ladri deve essere uno dei membri della cerchia di amici dei Peritore. Sembra assurdo, perché tutti gli esponenti di quel gruppo sono ricchissimi e non hanno certo bisogno di rubare niente a nessuno.

Il commissario capisce così che quei furti non sono soltanto furti, ma nascondono ben altro obbiettivo. Uno scopo che si rivelerà assai più grave e tragico.

Interpreti e personaggi: Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella), Roberto Nobile (Nicolò Zito), Luciano Miele (Sig. Pirrea), Giacinto Ferro (Bonetti Alderighi), Davide Lo Verde (Galluzzo), Fabio Costanzo (Pasquale), Hamza Choukri (François), con Lina Perned (Livia) e con la partecipazione di Margareth Madè (Angelica) e con in ordine alfabetico Francesco Maria Attardi (Gianni Falletta), Orazio Causarano (Puccio), Raffaella D’Avella (Franca Augello), Gabriele Gallinari (Carlo Peritore), Ugo Giacomazzi (Guido Tavella), Carmen Longo (Caterina Peritore), Aldo Messineo  (Enzo), Francesco Migliaccio (Ettore Schisa), Maria Grazia Pelligra (Sig.ra Pirrera), Raniela Ragonese (Moglie Enzo), Franco Ranno (Ugo Foscolo), Silvia Salvatori (Sig.ra Cannavò), Valeria Scaglione (Direttore Ristorante elegante), Angelo Tropea (Macaluso).

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“Il gioco degli specchi”
In onda lunedì 22 aprile 2013 alle 21.10

Una bomba di basso potenziale è stata fatta scoppiare davanti alla porta di un magazzino. Si pensa a una minaccia per pizzo non pagato, ma Montalbano è perplesso: il danno è assai scarso e il magazzino fra l’altro era vuoto. Inoltre il proprietario del magazzino, Angelino Arnone, nega in ogni modo di poter essere l’obbiettivo di quello strano attentato.

Il commissario però intuisce che il vero destinatario di quell’avvertimento potrebbe essere qualcuno che vive nel caseggiato attiguo al magazzino: la scatola con la bomba forse era stata lasciata davanti al portone e uno dei condomini, uscendo la mattina, ignaro, potrebbe averla spostata verso il magazzino per liberare il passaggio. In quella palazzina infatti vivono due pregiudicati: Carlo Nicotra, che è un pezzo grosso dei Sinagra, e Stefano Tallarita, uno spacciatore che lavora al soldo dello stesso Nicotra. Ma anche di queste due nuove piste Montalbano non sembra troppo persuaso: Nicotra è un boss, non è uomo al quale verrebbero mandati semplici avvertimenti, e Stefano Tallarita è in prigione, nel suo appartamento sono rimasti solo la moglie e il figlio Arturo, che non hanno nulla a che fare con i suoi affari. E difatti giunge al commissariato un nervoso Angelino Arnone, che, mostrando una lettera anonima appena ricevuta, confessa che quella bomba era una minaccia destinata proprio a lui. Arnone però non sa dirne il motivo, e tanto meno sa dire chi potrebbe essere la persona che gli ha indirizzato quell’avvertimento. Montalbano capisce che Arnone sta mentendo: qualcuno lo manovra e lo ha mandato là appunto per gettare fumo negli occhi alla polizia. Di seguito viene a sapere da Pasquale che in prigione gira voce che Stefano Tallarita abbia iniziato a collaborare con la polizia. Quindi la bomba potrebbe essere stata un avvertimento destinato a lui.

Ma anche questa si rivela essere una falsa pista: il commissario viene a sapere dalla Narcotici che Tallarita non sta affatto collaborando con le forze dell’ordine. Montalbano si rende conto che i responsabili dell’attentato al magazzino stanno cercando di costruire un intrico di depistaggi, una sorta di gioco di specchi finalizzato a confondere e disorientare le ricerche della polizia. Un gioco di specchi che sembra culminare in un avvertimento rivolto contro lo stesso commissario: un colpo di carabina sparato contro lo sportello del passeggero della macchina di Montalbano. Ma anche questo avvertimento è assai strano: il commissario non si era addirittura accorto di nulla, è Fazio che lo ha scoperto quando ha visto il foro del proiettile sulla carrozzeria dell’auto.

Una sola cosa è sicura, dietro a questa strana faccenda c’è qualcosa di grosso e sicuramente c’entrano Nicotra e il suo traffico di droga. In quegli stessi giorni c’è anche un altro mistero che occupa l’attenzione di Montalbano: Liliana Lombardo, vicina di casa del commissario, una mattina scopre che la propria auto è stata danneggiata. Sembra un dispetto o un atto di teppismo inspiegabile. Liliana in quei giorni è sola, suo marito come al solito è fuori per lavoro, e così è Salvo ad accompagnarla nelle mattine successive al lavoro. Dopo un’iniziale reticenza Liliana racconta a Montalbano di sapere chi è il colpevole del danno procuratole alla macchina: tempo fa lei ha avuto una relazione con un ragazzo, ma in breve ha voluto chiudere quel rapporto; l’ex amante, ferito, si è sfogato con quell’infantile vendetta.

Sembra tutto chiarito, ma una notte Montalbano scopre che Liliana riceve ancora visite dall’amante. Inoltre il comportamento di Liliana si fa sempre più strano: cerca di avvicinare Montalbano, di sedurlo e anche di farsi vedere più volte in pubblico con lui. Salvo capisce bene che la vicina non sta cercando un nuovo amante, ma che ha altre ragioni e che forse sta cercando protezione. In seguito scopre che l’amante di Liliana Lombardo è Arturo Tallarita, il figlio dello spacciatore che lavora per Nicotra. Comprende così che la vicenda di Liliana è legata al caso iniziato con la bomba al magazzino, e che il colpo di carabina finito contro lo sportello della sua auto era indirizzato proprio a Liliana, che qualche sera prima sedeva nella vettura accanto a lui: Liliana e Arturo sono al centro di tutta la faccenda e stanno correndo un grande pericolo. Vuole subito aiutarli e proteggerli, ma i due risultano improvvisamente scomparsi.
Alla fine Montalbano riuscirà a risolvere questo pericoloso gioco degli specchi, ma non a salvare Liliana e Arturo da un tragico destino, che li vede vittime di un gioco troppo grande e troppo crudele.

Interpreti e personaggi: Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Andrea Renzi (Adriano Lombardo), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella), Roberto Nobile (Nicolò Zito), Marcello Perracchio (Pasquano), Pietro Masotti (Arturo Tallarita), Enrico Roccaforte (Peppi Lanzetta), Fabio Costanzo (Pasquale), Mirella Petralia (Adelina), con la straordinaria partecipazione di Barbora Bobulova (Liliana Lombardo), e con in ordine alfabetico Michele Ainis (Carabiniere posto di blocco), Antonio Augello (Donato Miccichè), Filippo Brazzaventre (Ragonese), Mariuccia Cannata (Concetta Lodico), Santo Cavallaro (Padre Concetta), Eros Conforti (Marcello Savagnoli), Gerardo Di Liberto (Avv. Zaccaria), Giuseppe Di Maura (Melluso), Marco Feo (Bordonaro), Barbara Giummarra (Assistente Zito), Maurizio Laudicina Rossi (Angelino Arnone), Marilina Licciardello (Francesca Tallarita), Edgardo Mangiù (Comandante pompieri), Aldo Messineo (Enzo), Giovanni Pugliesi (Avv. Calasso), Raniela Ragonese (Moglie di Enzo), Giovanni Santangelo (Sguattero).

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“Una voce di notte”
In onda lunedì 29 aprile 2013 alle 21.10

Gli anni passano per tutti. Anche per il commissario Montalbano.

Il giorno del suo compleanno, Montalbano arresta un pirata della strada e lo fa sbattere in cella. Quando scopre che si tratta di Giovanni Strangio, il figlio scapestrato del presidente della Provincia di Montelusa, Montalbano capisce di essersi infilato in un bel problema.

Quello stesso giorno, un certo Guido Nicotra denuncia un furto avvenuto nel supermercato di cui è direttore. Anche in questo caso, Montalbano si rende conto che la faccenda non sarà di semplice soluzione, perché il supermercato in cui è avvenuto il furto è notoriamente sotto controllo della famiglia mafiosa dei Cuffaro. Il presidente del consiglio d’amministrazione, d’altra parte, è l’onorevole Mongibello, avvocato di fiducia della famiglia.

Le cose si complicano ancora di più quando il direttore Nicotra si suicida, impiccandosi nel suo ufficio. Per l’opinione pubblica, e per l’onorevole Mongibello, che minaccia un’interpellanza parlamentare sulla vicenda, la responsabilità di questa morte è da attribuire a Montalbano e ad Augello, che hanno interrogato in modo molto rude Nicotra accusandolo nemmeno larvatamente di essere complice dei ladri.

Montalbano scopre molto presto che Nicotra non si è suicidato, ma è stato ucciso. Solo che non può seguire questa pista perché stavolta nemmeno il dottor Pasquano se la sente di diffondere i risultati dei suoi esami, che confermerebbero l’ipotesi dell’omicidio. La mafia fa paura, soprattutto quando si allea con la politica.

Montalbano si ritrova a dover cercare di incastrare gli assassini di Nicotra con metodi molto poco ortodossi. E alla stessa maniera deve muoversi per trovare l’assassino di Mariangela Carlesimo, la fidanzata di Giovanni Strangio, una bellissima ragazza di vent’anni trovata accoltellata in casa del giovane figlio del presidente della Provincia. Anche in questo caso, il commissario incontra resistenze e ostacoli che lo allontanano sempre più dalla verità.

Per risolvere questi due casi, Montalbano fa qualcosa che non ha mai fatto, fino ad ora.
Perché quello che conta, alla fine, è rimettere in ordine il mondo. Almeno fino al prossimo omicidio.

Interpreti e personaggi: Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Saverio Marconi (Michele Strangio), Angelo Russo (Catarella), Antonio Milo (Luciano Sponses), Andrea Croci (Giovanni Strangio), Roberto Nobile (Nicolò Zito), Marcello Perracchio (Pasquano), Giacinto Ferro (Bonetti Alderighi), Davide Lo Verde (Galluzzo), Giovanni Visentin (Giudice Tommaseo), Saro Minardi (Guido Nicotra), Alice Torriani (Amalasunta), Mirella Petralia (Adelina) e con in ordine alfabetico Filippo Brazzaventre (Ragonese), Enrico Brancato (Leopoldo), Orazio Causarano (Puccio), Sebastiano D'Angelo (On. Mongibello), Evelin Famà (Minica), Agata Juvara (Concetta Arnone), Barbara Giummarra (Assistente Zito), Aldo Messineo (Enzo), Santo Santonocito (Avv. Nullo Manenti), Cinzia Scaglione (Graziella Cusumano), Antonella Schirò (Sig.ra Tuminello).

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“Una lama di luce”
In onda lunedì 6 maggio 2013 alle 21.10

Salvatore Di Marta si presenta al commissariato insieme alla giovane moglie Loredana: Di Marta è assai ricco, è il proprietario del supermercato più grande di Vigata, ed è venuto a denunciare la rapina e l’aggressione subite da sua moglie la scorsa sera, verso mezzanotte, mentre stava andando a depositare alla cassa continua della banca l’incasso della giornata, cioè ben trentamila euro.

Ma fin dall’inizio vari punti del resoconto di questa rapina sembrano piuttosto contraddittori e Montalbano vuole indagare più a fondo. Scopre anzitutto che, prima di sposare il più anziano Di Marta, Loredana era fidanzata col coetaneo Carmelo Savastano, un piccolo delinquente. In seguito va a parlare con Valeria Bonifacio, la più cara amica di Loredana, è da lei che la moglie di Di Marta si era recata prima di andare a versare i soldi dell’incasso. Valeria suggerisce al commissario che quella notte Loredana non ha subito soltanto una rapina.

E difatti in un successivo colloquio, Loredana confessa che il rapinatore l’ha violentata. Il marito è distrutto, sconvolto. Montalbano viene a sapere però che quanto riferito da Loredana è interamente falso: un ladro, che in quel momento stava svaligiando una gioielleria vicina alla banca - e che per questo non potrà mai testimoniare in tribunale -, gli assicura che di fronte alla banca quella notte non si è fermata nessuna macchina e non c’è stata nessuna aggressione. Il commissario capisce che Loredana e Valeria stanno conducendo uno strano gioco, il cui ordito sembra ancora inspiegabile.

Qualche giorno dopo però Carmelo Savastano, ex fidanzato di Loredana, viene trovato ucciso. Nel corso delle indagini, Salvatore Di Marta racconta alla polizia che la moglie gli ha confessato che l’uomo che l’aveva rapinata e violentata era proprio Savastano. Di Marta ammette che si era messo in testa di vendicarsi e uccidere Savastano, ma non ha fatto in tempo, qualcun altro lo ha ammazzato prima di lui. Montalbano capisce che l’uomo è innocente, ma il pm Tommaseo, cieco e ottuso come sempre, fa arrestare Di Marta con l’accusa di omicidio. A Montalbano spetta il difficile compito di delineare i contorni di questa crudele impostura e di arrestare i reali responsabili del delitto.

Parallelamente a questo caso, un’altra vicenda impegna il commissario di Vigata. Gaspare Intelisano, proprietario terriero, si presenta per denunciare un fatto assai strambo: nei suoi campi c’è una casupola diroccata e stamattina ha visto che qualcuno vi ha montato una porta e coperto i buchi delle finestre. Montalbano e i suoi vi si recano: la porta non c’è più, ma il commissario riconosce i segni del cemento a presa rapida col quale erano stati inseriti i cardini. Da altre tracce scopre che in quella stamberga erano state depositate alcune casse che contenevano armi. Il posto in cui si trova quella casupola è assai sperduto e gli unici che lavorano in quella parte di proprietà sono due braccianti tunisini.

Montalbano, sebbene il caso - trattandosi di traffico d’armi - debba passare all’antiterrorismo, non rinuncia a fare la sua parte, e, organizzandosi con Intelisano, torna sul luogo sotto mentite spoglie per parlare con i due tunisini. Dall’incontro non sembra emergere nulla di particolare, ma due ore dopo Intelisano chiama Montalbano per informarlo che i due braccianti tunisini sono fuggiti.

Montalbano capisce che i due erano coinvolti nel traffico d’armi e che nel fienile del campo doveva esserci nascosta una terza persona che ha riconosciuto Montalbano e ha dato l’allarme ai suoi complici. Durante il corso delle indagini sarà sempre più chiaro che i tre uomini coinvolti in quel traffico non sono terroristi, ma patrioti che volevano fare arrivare le armi ai ribelli che lottano per liberare la Tunisia dalla dittatura.

Le forze della Questura stringono sempre più il cerchio intorno ai tre fuggitivi, la cattura sarà inevitabile. La chiusura del caso e la finale identificazione del terzo fuggitivo saranno però una tragica sorpresa per Montalbano e Livia.

Interpreti e personaggi: Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Dajan Roncione (Valeria Bonifacio), Angelo Russo (Catarella), Roberto Nobile (Nicolò Zito), Marcello Perracchio (Pasquano), Ivan Alovisio (Salvatore Di Marta), Valentina Reggio (Loredana Di Marta), Santo Pennisi (Intelisano), Giacinto Ferro (Bonetti Alderighi), Davide Lo Verde (Galluzzo), Fabio Costanzo (Pasquale), Hamza Choukri (François), con Lina Perned (Livia) e con in ordine alfabetico Filippo Brazzaventre (Ragonese), Piero Calabrese (Salvatore Ingrassia), Natalì La Rosa (Luigina Castro), Aldo Messineo (Enzo), Abdelillah Moussabi (Alkaf), Gisella Nicolosi (Sig.ra Zirafa), Ester Pantano (Stella), Giuseppe Schillaci (Rosario Lauricella), Antonio Silvia (Sposito), Alfio Sorbello (Agente Di Nicola).

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Clicca sulle immagini per ingrandire                                         Foto di Fabrizio Di Giulio

Interpreti e personaggi principali: Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Cesare Bocci (Mimì Augello), Peppino Mazzotta (Fazio), Angelo Russo (Catarella), Davide Lo Verde (Galluzzo), Isabel Sollman (Ingrid), Roberto Nobile (Nicolò Zito), Marcello Perracchio (Dott. Pasquano), Giacinto Ferro (Bonetti Alderighi), Giovanni Visentin (Tommaseo).

Il commissario Montalbano 2013 - Promo 1
Il commissario Montalbano 2013 - Promo 2
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“Il commissario Montalbano” Regia Alberto Sironi. Sceneggiatura Francesco Bruni, Salvatore De Mola, Leonardo Marini. Supervisione alle sceneggiature Andrea Camilleri. Tratte dagli omonimi romanzi di Andrea Camilleri editi da Sellerio Editore. Fotografia Franco Lecca. Montaggio Stefano Chierchié. Fonico di presa diretta Umberto Montesanti. Scenografia Luciano Ricceri. Costumi Chiara Ferrantini. Musiche Franco Piersanti. Aiuto regia e casting Franco Nardella. Edizione Gianni Monciotti. Produttore esecutivo Gianfranco Barbagallo. Distribuzione internazionale Rai Trade. Produttore Rai Erica Pellegrini. Editor Palomar Gloria Giorgianni. Una produzione Rai Fiction. Realizzata da Palomar S.p.A. Prodotto da Carlo Degli Esposti e Nora Barbieri con Max Gusberti.

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