venerdì 7 novembre 2014

Che fuori tempo che fa di sabato 8/11/2014 con Ermanno Olmi, Fabio Bucciarelli, Alfonso Signorini, Alessandro Baricco, Fabio Volo, Samantha Cristoforetti, Riccardo Sinigallia

Torneranno i prati poster
Torneranno i prati poster

Sabato 8 novembre 2014 alle 20.10 su Rai 3, andrà in onda la settima puntata di Che fuori tempo che fa, condotta da Fabio Fazio.

Insieme a Fabio Fazio e Massimo Gramellini, gli ospiti in studio sono: Ermanno Olmi, Fabio Bucciarelli, Alfonso Signorini, Alessandro Baricco e in collegamento Fabio Volo, Samantha Cristoforetti, Riccardo Sinigallia.

È uscito nelle sale il 6 novembre “Torneranno i prati”, il nuovo film del grande Maestro Ermanno Olmi con Claudio Santamaria. Una pellicola sulla Grande Guerra, che di fatto apre i festeggiamenti per il Centenario, previsti in Italia nel 2015 e già iniziati a luglio in tutta Europa. Un’ora e mezza della vita di un piccolo reparto italiano in una trincea d’alta montagna, in una notte del 1917, alla vigilia della disfatta di Caporetto. Alla domanda a quale scrittore si sente più legato, Olmi risponde:
«Senz’altro Tolstoj: è una fonte inesauribile di ispirazione. Una forza che ha attraversato la letteratura, la società, la vita». (intervista di Antonio Gnoli, La Repubblica 6.01.10)
Proseguono i live musicali dai luoghi d’arte d’Italia di Che Fuori Tempo Che Fa. Protagonista di sabato 8 novembre, per la seconda volta, Riccardo Sinigallia, che canterà “Amarsi un po’” di Lucio Battisti in collegamento da Palazzo Blu di Pisa dove, fino al 15 febbraio 2015, è possibile visitare la grande mostra “Amedeo Modigliani et ses amis”.

Un corpus di circa 100 opere per raccontare “Amedeo Modigliani es ses amis”: 70 le opere provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e oltre 30 appartenenti alle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere, tra cui i cinque straordinari Modigliani del Musée de l’Orangerie di Parigi. La mostra ricrea l’atmosfera culturale in cui maturò la straordinaria esperienza della pittura dell’epoca e la vicenda artistica di Modigliani dal periodo della sua formazione a Livorno fino al suo trasferimento a Parigi, nel 1906, nella costante e irrequieta ricerca del nuovo.

La mostra è organizzata da Fondazione Palazzo Blu, Centre Pompidou e MondoMostre. La curatela scientifica è affidata a Jean Michel Bouhours, curatore del dipartimento delle collezioni moderne del Centre Pompidou di Parigi.

È nella Parigi della cultura avanguardista, dei fauves, tra amici quali Marc Chagall, Max Jacob, Georges Braque e Jean Cocteau che il dissoluto artista e tombeur de femmes, matura la sua poetica artistica, influenzato fortemente da Picasso, Toulouse-Lautrec e Cézanne.

Insieme alle opere di Modì, sono presenti in mostra anche i grandi capolavori di artisti dell’epoca, suoi contemporanei e compagni di avventure a Montparnasse tra i quali Chaim Soutine, Pablo Picasso, Marc Chagall, e tante figure popolari come Maurice Utrillo, Suzanne Valadon, André Derain, Juan Gris e Gino Severini. A completare il percorso espositivo, una significativa selezione di sculture di Modigliani e dei grandi scultori dell’epoca come il celebre Constantin Brancusi e ancora una eccezionale serie di fotografie scattate da Brancusi stesso.

Pochi uomini hanno incarnato come Modigliani il mito romantico dell’artista geniale e trasgressivo. “Modì”, l’artista maledetto dalla vita dissoluta, il bellissimo dandy dai tanti amori, il genio incompreso che si rifugiava nel vino e nell’assenzio la cui storia è breve ma intensa, drammatica e memorabile. Tutti coloro che posarono per lui dissero che essere ritratti da Modigliani era come farsi spogliare l’anima.


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