Alessio Boni - Il ritorno di Ulisse |
Prende il via su Rai 1 la nuova serie tv Il ritorno di Ulisse con Alessio Boni nelle vesti del leggendario re di Itaca e Caterina Murino in quelle di Penelope. Quattro puntate in onda dal 30 novembre, la domenica alle 21.30.
La serie è una libera trasposizione dei poemi epici greci del poeta Omero, in una versione televisiva riveduta e corretta, con innovazioni, con nuovi personaggi – come la schiava Clea – con qualche licenza poetica particolarmente ardita e perfino la comparsa dello stesso Omero nell’ultima puntata.
Alessio Boni è il leggendario re di Itaca in una grande coproduzione internazionale, per la regia di Stéphane Giusti, con Caterina Murino nel ruolo di Penelope e Niels Schneider in quello di Telemaco. Quattro puntate in onda da domenica 30 novembre, in prima serata su Rai 1.
La guerra di Troia è finita da dieci anni. Ulisse, maturo e tormentato dai ricordi ritorna a casa, ma sull’isola nulla è più uguale. Anche lui non è più lo stesso uomo, ma resta il coraggio di un eroe capace di salvare il suo regno nel momento decisivo.
A quasi cinquant’anni dallo sceneggiato televisivo “Odissea”, trasmesso nel ’68, la Rai torna a raccontare le avventure del mitico Re di Itaca, nella grande coproduzione internazionale Il ritorno di Ulisse, per la regia di Stéphane Giusti.
Alessio Boni veste i panni del leggendario eroe acheo, mentre a interpretare Penelope è stata chiamata l’attrice Caterina Murino. Il figlio Telemaco è interpretato dal giovane e promettente Niels Schneider.
Il ritorno di Ulisse, offre una lettura originale dell’epilogo del poema omerico, concentrandosi in particolare sugli ultimi dodici libri dell’Odissea. Dal momento cioè in cui Ulisse ritorna ad Itaca, uccide i Proci e tenta, tra mille tensioni e angosciosi ricordi, di riappropriarsi della vita che aveva lasciato tanto tempo prima.
Dieci anni sono trascorsi dalla fine della guerra di Troia. Ulisse, Re di Itaca, non ha fatto ancora ritorno alla sua isola. Sua moglie Penelope e suo figlio Telemaco sono i soli a crederlo ancora in vita, e si battono disperatamente tra intrighi e lotte intestine per mantenere l’ordine sull’isola, cercando di tenere lontani i pretendenti, sempre più violenti e minacciosi.
Questi, desiderosi di impadronirsi dell’isola e del regno, cercano in tutti i modi di costringere Penelope a sposare uno di loro. Penelope resiste con forza e con astuzia, ritardando le nozze con la scusa di dover finire la tela che sta tessendo per Laerte (Carlo Brandt), il padre di Ulisse. Tela che disfa ogni notte per guadagnare tempo. Spera sempre nel ritorno di Ulisse e prega gli Dei di farle rivedere lo sposo a cui è rimasta fedele in tutti quegli anni. Ma anche quando Ulisse facesse ritorno a casa e riprendesse il trono di Itaca, come si confronterebbe con un figlio mai conosciuto? Quali sarebbero i suoi sentimenti verso una donna che non ha visto per così tanti anni? Sarebbe ancora in grado di governare l’isola con saggezza? Quanto le ferite della guerra e del viaggio avranno segnato la sua anima?
Il suo ritorno, atteso con tanto amore e tanta speranza, si rivelerà molto difficile per Penelope e Telemaco, che dovranno confrontarsi con un uomo violento e sospettoso, incapace di comprendere i sentimenti del figlio, che il padre costringerà a sposare una donna che non ama. Un uomo ancora prigioniero nei ricordi del suo doloroso passato.
Non è l’Ulisse che Penelope sperava di riabbracciare, ma un uomo che dubita di lei, degli amici, del figlio. Ma è pur sempre un eroe, che nel momento decisivo saprà combattere con coraggio per salvare il suo regno.
Il ritorno di Ulisse è il frutto di un’importante collaborazione a livello europeo di diverse case di produzione, tra cui spicca il coinvolgimento di ARTE France, il canale culturale franco-tedesco, insieme a RAI Fiction, RTP, TV5, Monde.
Prima puntata
Ulisse ha abbandonato Itaca per la guerra di Troia vent’anni fa e ora il suo reame è in forte declino. Penelope, sicura del ritorno del marito, rifiuta di dichiararlo morto e di sposare uno dei numerosi pretendenti che hanno occupato il palazzo. Telemaco sostiene la madre ma è troppo giovane per poterla difendere e prendere il governo del regno.
Gli insulti a cui Penelope e suo figlio devono sottostare sono continui: esasperato Telemaco uccide uno dei pretendenti, il cugino di Liode il guerriero più forte, amante di Leocrito, antico compagno d’armi di Ulisse, oggi il pretendente più accreditato a sposare Penelope. Liode sfida a duello Telemaco. Penelope cerca di intercedere a suo favore ma non accetta il ricatto di Leocrito, che le propone di salvare la vita del figlio se accetterà di divenire sua moglie.
Il duello vede Telemaco in gravi difficoltà nonostante Mentore, amico fedele di Ulisse, che gli aveva affidato la moglie prima di partire, abbia cercato di addestrare il giovane.
Telemaco sta per essere ucciso: lo salva l’intervento di Clea, una giovane schiava troiana che è innamorata del giovane principe.
Clea ferma il duello mostrando a tutti la tela di Penelope. Ha scoperto che la regina, che aveva promesso di sposare uno dei pretendenti terminata la tela per il funerale del suocero Laerte, in realtà ogni notte disfa il ricamo per prendere tempo. Leode grazia Telemaco e Leocrito, di fronte all’Assemblea, dichiara che ora Penelope dovrà sposarlo.
Clea viene punita severamente per il suo tradimento nonostante l’intervento della madre Eurinome, schiava fedele della regina.
Viene stabilita la data delle nozze ma nel frattempo arriva a Itaca un cantastorie, che durante una recita a palazzo racconta di aver incontrato Ulisse non più di un anno fa. Telemaco annuncia al popolo il prossimo ritorno di Ulisse.Ma Leocrito organizza, con l’aiuto di Eurinome, a cui promette la libertà, e del cantastorie sedotto da Penelope, un intrigo: la regina verrà trovata nel talamo assieme allo straniero.
Penelope desidera avere notizie del marito e fa entrare il cantastorie nella sua stanza. La seduzione dell’uomo e il vino drogato fanno sì che venga trovata in atteggiamento intimo con lui da Leocrito e Liode.
Penelope rischia di essere destituita dall’Assemblea degli uomini liberi.
Antinoo, uno dei pretendenti contrario a Leocrito, cerca di impossessarsi del regno con la violenza e la famiglia di Ulisse assieme a Mentore è costretta a fuggire da Itaca.
Tiosco, l’indovino, fugge verso la spiaggia per cercare una barca per fuggire alla violenza di Antinoo e trova sulla spiaggia un uomo stremato: è Ulisse finalmente rientrato in patria.
Seconda puntata
Ulisse, informato da Tiosco della situazione, decide di non farsi riconoscere fino a quando la situazione a Itaca non sia risolta. Nel frattempo, avvisato da Leocrito che è fuggito durante la rivolta, arriva a Itaca Menelao, re di Sparta per salvare Penelope; in realtà per sottoporre Itaca al suo dominio nominando re Leocrito.
Telemaco chiede di battersi contro il futuro re per non perdere il trono. Leocrito decide di far combattere Leode al suo posto. Ulisse, vestito da mendicante assiste al duello di Telemaco che questa volta vince. Ulisse a questo punto si svela. Itaca ha di nuovo il suo re e Penelope, dopo qualche incertezza, accoglie il marito. Telemaco e Clea possono vivere il loro amore e il principe chiede a Penelope di intercedere con il padre per poter sposare la schiava troiana. I pretendenti non accettano di giurare fedeltà a Ulisse e vengono uccisi da Ulisse,Telemaco e Mentore. L’ordine è ristabilito ma Ulisse si è rivelato crudele, pieno si sospetti nei riguardi di tutti, anche di Penelope. La regina si ammala e la colpa viene attribuita, dalla sacerdotessa Maia, alla violenza a cui ha dovuto assistere.Per riappacificare l’isola, Ulisse decide di indire dei giochi sacri a cui parteciperanno tutti gli atleti più famosi della Grecia. Per Telemaco è un’occasione per convincere il padre a permettere il matrimonio con Clea vincendo. Durante l’apertura dei Giochi arrivano i figli dei pretendenti chiedendo giustizia: Ulisse concede loro terre e beni purché accettino di vivere in pace. Il vincitore dei giochi è Orione. Si finge uno straniero, ma in realtà è uno dei figli dei pretendenti uccisi che non vuole accettare la tregua.
Terza puntata
Orione è accolto dall’ignaro Ulisse come un figlio mentre questi medita di ucciderlo. Clea viene scoperta in possesso di un anello di Leocrito ed accusata di tradimento. In realtà, l’anello era di Eurinome a cui era stato dato per scoprire Penelope con il Cantastorie.
La schiava viene condannata a morte da Ulisse nonostante le preghiere del figlio. Nessuno, neppure il fedele Mentore, riconoscono in lui l’animo generoso di Ulisse: è un uomo tormentato dai fantasmi, sospettoso di tutti.
L’ Assemblea si oppone alla sentenza di morte, ma il ferimento di Ulisse da parte di Eurinome, che lo colpisce con un coltello sentendo raccontare la fine del marito e del figlio, scatena ulteriormente la follia di Ulisse che condanna a morte tutte le schiave troiane. Mentore aiuta dunque Clea a fuggire e ad evitare la morte.
Ulisse, preoccupato per l’isolamento del suo regno, decide di far sposare Telemaco a Nausicaa, figlia del re dei Feaci dai quali era stato accolto durante il suo peregrinare. Il ricordo della giovane Nausicaa è l’unico che riesce a placare l’animo inquieto di Ulisse. Orione e gli altri figli uccidono Mentore a tradimento e chiedono aiuto a Sparta per impadronirsi di Itaca. Telemaco cerca, a questo punto, di trattare con Orione.
Quarta puntata
Vengono celebrate le nozze di Telemaco e Nausicaa alle quali Clea assiste nascosta tra la folla. Orione ha trovato un accordo con Telemaco e si offre di combattere al suo fianco contro Sparta, ma Ulisse lo uccide. Un’azione, quest’ultima, che segna la rottura definitiva del rapporto tra padre e figlio. Telemaco sta dimostrando, sempre più, di essere più saggio e giusto di quest’ Ulisse pieno di risentimento e odio verso tutti. Il ragazzo riprende di nascosto il suo rapporto con Clea e Nausicaa non può che accettare questa relazione con grande dolore.
All’arrivo delle navi di Menelao, Telemaco fa imprigionare il padre prendendo in mano la difesa di Itaca. Nausicaa, nel tentativo di salvare l’isola, si offre a Menelao che però la uccide.
Telemaco organizza il suo esercito contro gli spartani, ma questi sono più numerosi e più esperti. È una strage in cui rimane accecato anche Omero a cui Ulisse aveva affidato le sue memorie.
Solo Ulisse può salvare la sua isola. Telemaco lo fa liberare. Ulisse affronta in duello Menelao e lo uccide morendo a sua volta. Itaca è salva grazie al suo re.
Penelope incorona il figlio che accanto a Clea assicurerà lunghi anni di pace all’isola.
Interpreti e personaggi: Alessio Boni (Ulisse), Niels Schneider (Telemaco), Caterina Murino (Penelope), Karina Testa (Clea), Vittoria Scognamiglio (Eurinome), Bruno Todeschini (Leocrito), Joseph Malerba (Mentore), Augustin Legrand (Antinoo), Ugo Venel (Leode), Amr Waked (Eucaristo), Frédéric Quiring (Tiosco), Julie Gayet (Elena), Carlo Brandt (Laerte), Fanny Paliard (Maia), Jérémie Petrus (Omero), Philippe Maymat (Palamede), Capucine Delaby (Nausicaa), Salim Kechiouche (Orione), Nicolas Robin (Aristes), Vincent Haquin (Kiros), Maria Cristina Heller (Theano).
Il ritorno di Ulisse. Regia Stéphane Giusti. Una serie creata da Frédéric Azémar. Ideata da Jean Pierre Guerin, Matthieu Viala. Assistente alla regia José Aragâo. Direttore della fotografia José António Loureiro. Scenografia Chantal Giuliani, Pierre Michon. Musiche Bernard Grimaldi. Montaggio Catherine Schwartz. Costumi Catherine Rigault. Casting Bénédicte Guiho. Direttore di produzione Claude Guymont, Vasco Mensurado. Una produzione GMT Productions - Making Prod - Moviheart - Sunflag. In coproduzione con ARTE France. Prodotta da Matthieu Viala, Jean-Pierre Guerin, Christophe Valette, Sthéphane Drouet. Con la partecipazione di RAI Fiction. RTP Radio e Televisao De Portugal, S.A. TV5 Monde. Produttori RAI Fiction Gianluca Casagrande, Emanuele Cotumaccio. Prodotto da Massimiliano La Pegna.
Nessun commento:
Posta un commento