Mercoledì 19 ottobre alle 21.10 su Italia 1 andrà in onda il terzo appuntamento con “Le Iene Show” condotto da Ilary Blasi, Enrico Brignano e Luca Argentero.
Tra gli argomenti e i servizi esclusivi di questa terza puntata, “Le Iene” hanno strappato una promessa a Federica Pellegrini che inizialmente aveva rifiutato: portare la bandiera d’Italia alle prossime olimpiadi di Londra.
Il Moralizzatore e il Menestrello hanno inseguito per tutta Verona la campionessa italiana di nuoto, aspettandola per ore anche fuori dal centro sportivo in cui si allena, con l’intenzione di farle la predica per le parole pronunciate e di ottenere l’atteso pentimento. Federica dopo la pressante insistenza delle Iene, ha finalmente ceduto esausta alle richieste dichiarandosi disposta a portare la bandiera alle prossime olimpiadi, ma a una condizione:
“Ok, porterò la bandiera d’Italia alle prossime Olimpiadi a condizione che mi facciano fare solo il giro di campo senza altre ore in piedi”
Hanno fatto il giro del mondo le immagini dei manifestanti che sabato scorso hanno messo a ferro e fuoco alcuni quartieri della città di Roma, distraendo l’attenzione dell’opinione pubblica sulle reali motivazioni che avevano spinto decine di migliaia di persone a riunirsi nella capitale per protestare contro il sistema economico mondiale. Enrico Lucci ha raccolto i commenti di alcuni tra i ragazzi degli indignados, mentre era in corso il corteo, per sentire i motivi concreti della manifestazione direttamente dalle loro voci, nello stesso momento in cui una piccola minoranza stava iniziando la violenta rappresaglia.
Un’inchiesta di Nadia Toffa mostra i sistemi di alcuni venditori di un’agenzia specializzata nella stipula di contratti energetici porta a porta. Facendo vedere come queste persone ottengano la firma sui contratti utilizzando metodi non molto ortodossi.
Giulio Golia ha documentato la compravendita illegale dei loculi nei cimiteri di Napoli. Infatti nella città partenopea esiste una carenza di nicchie cimiteriali, dovuta alla concessione per 99 anni e alla mancanza di nuove costruzioni adibite allo scopo, portando alla nascita di un mercato nero nei cimiteri.
Alcuni addetti ai cimiteri individuano quelle tombe già utilizzate ma poco frequentate da familiari e amici e, falsificando alcuni documenti, autorizzano lo spostamento delle salme per permettere ad un’altra persona di inumare il defunto nella cella ormai divenuta libera, chiedendo un cambio cifre tra i 7 e i 13.000 euro.
Ne fanno le spese i precedenti proprietari della concessione, come ad esempio un uomo tornato in Italia dopo un lungo soggiorno all’estero che non ha più trovato la salma di suo padre. L’uomo, chiesto dove sia stato spostato il padre, viene accompagnato da alcuni addetti del cimitero ad una tomba contenente una salma che mostra evidenti discrepanze fisiche rispetto al padre.
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