sabato 25 febbraio 2012

Walter Chiari – Fino all’ultima risata: Alessio Boni racconta la storia di un grande attore

Walter-Chiari-locandina

Domenica 26 alle 21.30 e lunedì 27 febbraio alle 21.10 Rai 1 trasmetterà la fiction in due puntate “Walter Chiari – Fino all’ultima risata” dedicata alla figura del grandissimo attore impersonato da Alessio Boni, seguendo la sua storia dagli inizi, operaio alla Isotta-Fraschini che, grazie alla complicità dell’amica Valeria (Bianca Guaccero) conosce la soubrette Sophie Blondel (Karin Proia) e, grazie alla sua innata simpatia, si ritrova catapultato su un palco.

Dopo gli inizi seguono tanti anni di straordinari successi televisivi e di “chiacchierati” amori con alcune delle grandi stelle dell’epoca come Lucia Bosé (Caterina Misasi) e Ava Gardner (Anna Drijver). Poi conoscerà l’amore con Alida Chelli (Dajana Roncione), una giovane attrice che sposerà e che gli darà un figlio, Simone (Federico Costantini), nato durante il periodo di detenzione in carcere di Walter.

Una detenzione scaturita dall’accusa di spaccio di stupefacenti, che diventerà una vera e propria ossessione per l’attore, anche dopo essere tornato libero. Lasciato solo, con la sola amicizia del suo manager Bruno Guidazzi (Gerry Mastrodomenico), l’unico che riesce a trovargli ancora alcuni ingaggi in locali di second’ordine.

Walter sfiorirà nel corpo e nello spirito, fino alla fine, quando un infarto provocherà la sua morte.

Trama della Prima puntata:

1970. Appena tornato dall’Australia dove si è sposato con Alida Chelli, Walter Chiari è prelevato dalla Guardia di Finanza e portato in carcere. L’accusa è spaccio di droga: Walter nega tutto, ma il giudice non gli fa sconti e lo sbatte in cella.
Fine anni ’40: Walter è un pugile dilettante che lavora alla catena di montaggio della Isotta-Fraschini. La sua carriera artistica inizia casualmente: una sera, accompagnando l’amica Valeria, ballerina nella compagnia della famosa soubrette Sophie Blondel, si ritrova sul palco, e grazie al suo talento per la battuta e al suo sorriso marpione fa subito breccia. La Blondel lo vuole con sé, poi quando la soubrette lo scarica lui si vendica mettendo su una nuova compagnia con Carlo Campanini e Valeria, riscuotendo un enorme successo nel riproporre fra gli altri il numero dei fratelli De Rege.
Ben presto al teatro si affianca il cinema, grazie al quale conosce Lucia Bosé: si invaghisce di lei, la corteggia, ma i loro caratteri (scanzonato e senza pensieri lui, seria e posata lei) sono troppo diversi, e la proposta di matrimonio è rifiutata.
Il nascente successo di Walter alla televisione non interrompe la carriera cinematografica, grazie alla quale conosce Ava Gardner. Abituata a latin lover e maschi assetati di sesso, la diva ama il suo stile da timido impacciato. Ma anche la relazione con lei dopo un po’ inizia a sfaldarsi: Ava è gelosa di Valeria e alla fine lei e Walter si scoprono incompatibili. Si lasciano.
Durante una selezione di uno spettacolo di Garinei&Giovannini conosce la giovanissima Alida: da lì inizia una relazione che si incrocia direttamente con i successi teatrali con il duo di autori romano. Walter sembra cambiato e aver trovato una nuova stabilità con Alida ma poi, proprio mentre decidono di mettere su casa insieme, le comunica che è in parenza per l’Australia dove girerà un film. La partenza per l’Australia però non li separa per molto: alla notizia che Alida è incinta, Walter le chiede di raggiungerlo per sposarsi e Alida accetta.
In carcere, dove ripensa al suo passato, Walter riceve da un altro galeotto la notizia della nascita del figlio. In cella, da solo, piange

Trama Seconda puntata:

1970: appena uscito dal carcere, Walter ritrova Alida e incontra Simone, il figlio appena nato. È carico, vuole subito ricominciare da dove è stato forzatamente interrotto. Ma i suoi piani sono subito smentiti: la Rai non intende più ospitare una sua trasmissione, e anche Garinei & Giovannini hanno deciso di abbandonarlo.
Relegato ai margini, Walter è ossessionato dal processo.
Walter prende la parola anche in tribunale: denuncia le accuse infondate nei suoi confronti, e le indagini insabbiate sulle stragi e i colpi di Stato che insanguinano l’Italia. Alla fine si salva: pur condannato, la pena gli è condonata. Il problema è che Alida lo lascia: prende il bambino e va via.
Walter si ricicla in locali e discoteche di second’ordine: grazie al manager Bruno Guidazzi, suo ex insegnante di tennis, fa serate da one man show. Ma tutto ciò che guadagna va subito via: alimenti per Alida, i pagamenti arretrati del processo, e la sua solita vita sfrenata, in cui la generosità verso i bisognosi fa la sua parte. Così affannato, ricomincia a tirare di coca senza limitazioni.
Finché non ritrova il figlio Simone, che rivede finalmente quando ha 8 anni: con lui trascorre una lunga vacanza, riuscendo a tirar fuori dal bambino timido, che si nasconde dietro il piglio della madre, la gioia giocosa dei piccoli. Walter gli racconta la storia di un film che ha girato (Il giovedì) che assomiglia al loro rapporto: all’inizio difficile, si traduce alla fine in una totale complicità che fa sì che Simone voglia rimanere con lui. È diventato suo amico.
La vita lavorativa di Walter è in declino: rifiuta l’offerta di una televisione milanese, e attraverso il gangster Epaminonda ricade pesantemente nella cocaina. Per salvarlo, Bruno deve chiedere aiuto a Valeria, che però non riesce ad aiutare l’amico, ormai vittima del suo vizio. Ma dopo la minaccia di uno scagnozzo del gangster e l’ennesimo ritardo di Walter, anche Bruno lo abbandona: ha una famiglia da mantenere, non ce la fa a seguirlo ancora.
Walter cerca di riallacciare i rapporti con Simone, che ora vive a Roma, e per sopravvivere si arrangia conducendo un programma su una rete locale di proprietà del vulcanico Renzo VIlla; ma la sua dipendenza è così totale che oltre ai ritardi dà problemi sul posto di lavoro. Villa lo licenzia.
Fisicamente stanco e appesantito, Walter ha un infarto. Simone lo va a trovare durante la riabilitazione e gli propone la sceneggiatura di un film. È il suo canto del cigno: Walter dà un’interpretazione commovente, che a Venezia significa arrivare a un passo dalla Coppa Volpi. All’ultimo momento però, il premio è dato a Carlo Delle Piane.
Ormai solo, dopo aver incontrato il figlio Simone preoccupato per lui, Walter torna nel suo modesto alloggio a Milano e muore davanti alla televisione che propone repliche di suoi numeri

Interpreti e personaggi: Alessio Boni (Walter Chiari), Bianca Guaccero (Valeria Fabrizi), Dajana Roncione (Alida Chelli), Anna Drijver (Ava Gardner), Karin Proia (Sophie Blondel), Caterina Misasi (Lucia Bosé), Gerry Mastrodomenico (Bruno Guidazzi), Federico Costantini (Simone Annichiarico), Michele Di Mauro (Carlo Campanini) Giancarlo Previati (Procuratore).

Walter-Chiari-1Walter-Chiari-2Walter-Chiari-3Walter-Chiari-4Walter-Chiari-5

Walter-Chiari-6Walter-Chiari-7Walter-Chiari-8Walter-Chiari-9Walter-Chiari-10

Walter-Chiari-11Walter-Chiari-12Walter-Chiari-13Walter-Chiari-14Walter-Chiari-15

Walter-Chiari-16Walter-Chiari-18Walter-Chiari-19Walter-Chiari-20Walter-Chiari-21

Walter-Chiari-22Walter-Chiari-23

Clicca sulle immagini per ingrandire

Walter Chiari – Fino all’ultima risata – Promo

“Walter Chiari – Fino all’ultima risata” Prodotto da Luca Barbareschi, per Casanova Multimedia. Produttore creativo Saverio D’Ercole. Produttore esecutivo Claudio Gaeta. Produttore Rai Fabrizio Zappi. Organizzatore generale Antonio Schiano. Direttore di produzione Giacomo Morici. Regia Enzo Monteleone. Soggetto e sceneggiatura Enzo Monteleone, Luca Rossi. Fotografia Marco Pieroni. Scenografia Stefano Pica. Fonico di presa diretta Maurizio Di Coste. Costumi Enrica Barbano. Trucco Vittorio Sodano. Parrucche Marco Perna. Casting Loredana Scaramella, Stefano Oddi. Montaggio Osvaldo Bargero. Musiche Pivio e Aldo De Scalzi. Aiuto regista Biljana Mirkovic. Ufficio stampa Antonio Naselli.

Nessun commento:

Posta un commento