lunedì 6 gennaio 2014

Gli anni spezzati: Il commissario, Il giudice, L’ingegnere. La trilogia prodotta da Rai Fiction ambientata negli anni Settanta

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Con l’inizio del nuovo anno torna la grande fiction di Rai 1 con una nuova serie italiana dal titolo “Gli anni spezzati”. Prodotta da Rai Fiction, la storia è ambientata negli anni Settanta, descrivendo una trilogia che racconterà le storie di altrettanti uomini, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva del nostro Paese.

Ogni racconto durerà due puntate, trasmesse per due sere consecutive e per tre settimane. Si comincia il 7 e l’8 gennaio alle 21.10 con “Il Commissario”, dedicato a Luigi Calabresi, interpretato da Emilio Solfrizzi; il 14 e 15 gennaio sarà la volta de “Il Giudice”, che vedrà protagonista Alessandro Preziosi, nel ruolo di Mario Sossi; infine, il 27 e 28 gennaio, sarà la volta de “L’Ingegnere” con Alessio Boni che presterà il volto a Giorgio Venuti, storico dirigente della Fiat.

Gli anni spezzati è una serie tv in 6 puntate. I dieci anni che hanno sconvolto l’Italia, raccontati dal punto di vista di chi ha combattuto cercando di salvare la nostra Repubblica.

I protagonisti di questo racconto sono gli uomini del dialogo, coloro che in tempi in cui si affermarono la violenza, l’intolleranza e l’odio per i rivali politici, cercarono di pacificare il Paese e di difendere i valori della convivenza civile e del rispetto per l’avversario.

Fra le tante testimonianze attraverso le quali si potrebbe rivivere il decennio più buio della storia recente, questa “notte più lunga”, sono stati scelti gli occhi di chi è stato nei luoghi e nei momenti in cui accadevano alcune delle vicende più tragiche della storia italiana.

Nella prima storia, verrà raccontato un commissario a Milano che con la bomba di Piazza Fontana affronta l’inizio della “strategia della tensione” alla fine degli anni ’60.

Nella seconda, un giudice a Genova che fronteggia il momento dell’espansione del terrorismo politico, alla metà degli anni ’70.

Nella terza, un ingegnere della Fiat di Torino alle prese con i più sanguinari colpi di coda del terrorismo prossimo alla fine, nei primi anni ’80.

Insomma a partire da chi si occupava per scelta e per professione del terrorismo, si arriverà a raccontare un esponente della società civile, un pacato professionista che si trova ad affrontare i rischi e i pericoli derivanti da una scelta di quotidiano eroismo. Ma sarà proprio nella società civile che il terrorismo scoprirà il suo più definitivo fallimento: chi voleva destabilizzare il Paese gettandolo nel caos troverà un’Italia capace di resistere e di affermare la propria dignità etica.

“Il commissario”. In onda martedì 7 e mercoledì 8 gennaio in prima serata su Rai 1.

Prima puntata:

Milano, 1969. Un giovane militare di leva romano, Claudio Boccia, viene assegnato alla caserma Cadorna. L’apprendistato del giovane poliziotto dura poco tempo: Il vice commissario dell’Ufficio politico della Questura di Milano, Luigi Calabresi, nota l’intraprendenza di Claudio e decide di farlo entrare nella sua squadra. È un periodo turbolento della storia d’Italia, è cominciata la stagione delle bombe contro le sedi istituzionali dello Stato e le indagini sui gruppi anarchici, tra i maggiori indiziati degli attentati, sono serrate e vengono coordinate proprio da Calabresi...

Seconda puntata:

Calabresi viene sollevato dalle indagini su Piazza Fontana, ma il commissario continua a seguire alcune piste investigative che lo portano a una scoperta cruciale: il traffico di gelignite, l’esplosivo utilizzato per la strage, parte da Monaco di Baviera per poi condurre in Veneto, al nucleo di Ordine nuovo, una formazione di estrema destra, e infine a Milano. L’ipotesi che viene formulata da Calabresi e dai suoi collaboratori è che gruppi neofascisti abbiano causato la strage per aumentare la tensione nel paese e favorire un colpo di stato. Quando Calabresi passa l’informazione ad Allegra, questo si limita a ribadirgli stizzito che le indagini non sono più di sua competenza...

Interpreti e personaggi: Emilio Solfrizzi (Luigi Calabresi), Luisa Ranieri (Gemma Capra), Emanuele Bosi (Claudio Boccia), Paolo Calabresi (Giuseppe Pinelli), Ninni Bruschetta (Antonino Allegra), Thomas Trabacchi (Maresciallo Bianchini), Stella Egitto (Jenny), Antonio Folletto (Antonio Annarumma).

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“Il giudice”. In onda martedì 14 e mercoledì 15 gennaio in prima serata su Rai 1.

Prima puntata:

A Milano è il giorno della requisitoria del Pm al processo della brigata “XXII Ottobre”, una formazione dell’ultra sinistra genovese legata ai GAP di Feltrinelli, quando Mario Sossi, il giudice che ha condotto le indagini e sostenuto la pubblica accusa, chiede e ottiene il massimo della pena per gli imputati. L’arringa di Sossi contro il gruppo ‘XXII Ottobre’ riflette, in ogni aspetto, lo sdegno e la riprovazione per chi non aveva esitato ad uccidere barbaramente un uomo. Ma il popolo della sinistra extraparlamentare legge nell’operato del magistrato l’accanimento di un persecutore fanatico contro la classe operaia, e i giornali, che soprannominano Sossi il “Dottor Manette”, parlano di violazione del diritto di difesa degli imputati nel corso dell’iter giudiziario. Si scatena, contro la scrupolosità e la fermezza del giudice, un’intensa campagna di aggressione condotta a colpi di slogan, scritte sui muri e lettere minatorie, ma è difficile ipotizzare che qualcuno possa passare all’azione concreta...

Seconda puntata:

La trattativa tra BR e Stato è nella fase più drammatica e concitata: viene posto un ultimatum di 48 ore, dopodiché Sossi verrà assassinato da Franceschini stesso, come il terrorista preannuncia al magistrato. Sossi sa bene che quanto richiesto dai terroristi molto difficilmente potrà essere accolto...

Interpreti e personaggi: Alessandro Preziosi (Mario Sossi), Ennio Fantastichini (Francesco Coco), Stefania Rocca (Grazia Sossi), Alessio Vassallo (Roberto Nigro), Anna Safroncik (Claudia Maestrali), Giovanni Calcagno (Alberto Franceschini), Simone Gandolfo (Gianluca Farina), Linda Messerklinger (Mara Cagol).

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“L’ingegnere”. In onda lunedì 27 e martedì 28 gennaio in prima serata su Rai 1.

Prima puntata:

Torino, 1980. Il clima economico e sociale a Torino e nell’Italia intera è rovente. Una grave crisi del settore automobilistico sta costringendo la FIAT a tagliare drasticamente il personale, e alle azioni di partiti e sindacati si affianca la penetrante infiltrazione di movimenti terroristici, che trovano terreno fertile negli operai esasperati dagli scarsi successi ottenuti da chi li dovrebbe rappresentare. A pagare con la propria vita è Carlo Ghiglieno, un dirigente della FIAT assassinato da un commando terrorista, reo semplicemente di aver svolto il proprio lavoro.È in questo clima che l’ing. Giorgio Venuti riceve dal superiore Morvillo l’incarico di licenziare 61 operai FIAT ritenuti vicini al terrorismo...

Seconda puntata:

Giorgio deve fare i conti con un’altra tegola che gli precipita sul capo: apprende attraverso un comunicato stampa che la FIAT ha intenzione di licenziare 15.000 dipendenti. È già pronto a rassegnare le dimissioni, quando Clara lo convince a ponderare meglio la decisione. Ma da qui a breve, l’attenzione di Giorgio verrà deviata da ben più traumatiche vicende...

Interpreti e personaggi: Alessio Boni (Giorgio Venuti), Giulia Michelini (Valeria Venuti), Arianna Jacchia (Silvia Venuti), Paola Pitagora (Nonna Assunta), Christiane Filangieri (Clara Costi), Enzo Decaro (Walter Grimaldi), Alberto Molinari (Luigi Arisio), Carmine Recano (Luca Varesi), Pier Luigi Misasi (Commissario Borghesan), Flavio Pistilli (Gianni Panara), Eleonora Sergio (Gianna ).

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[photo A.Letic]

“Gli anni spezzati” Regia Graziano Diana. Soggetto Graziano Diana, Stefano Marcocci, Domenico Tommasetti. Sceneggiatura Graziano Diana, Stefano Marcocci, Domenico Tommasetti. Fotografia Claudio Sabatini. Scenografia Giantito Burchiellaro, Carmelo Agate. Costumi Francesca Brunori. Montaggio Alessandro Heffler. Musiche composte da Paolo Vivaldi. Casting Roberto Bigherati. Responsabile editoriale Jacopo Fantastichini. Consulenti storici Adalberto Baldoni, Sandro Provvisionato. Produttore esecutivo Salvatore Morello. Produttori Rai Alessandro Carbone, Doriana Caputi, Mirco Dalio, Paola Foffo. Prodotto da Alessandro Jacchia, Maurizio Momi.

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