giovedì 17 luglio 2014
Sfide, Giacomo Agostini e il suo mito nella puntata di venerdì 18/7/2014 in seconda serata su Rai 3
Su Rai 3, venerdì 18 luglio alle 00.05, sarà Giacomo Agostini, un mito del motociclismo italiano e mondiale, il protagonista della puntata di Sfide, condotta da Alex Zanardi.
Un mito del motociclismo italiano e mondiale. Un uomo che grazie a talento, tenacia e determinazione ha vinto tutte le sfide della sua carriera fino a diventare il punto di riferimento di piloti e appassionati di moto degli ultimi decenni.
Attraverso interviste esclusive alle persone che l’hanno conosciuto più da vicino come il fratello Felice Agostini, il giornalista Nico Cereghini, i fedeli meccanici della Mv Agusta e i colleghi piloti, che hanno condiviso con lui le spettacolari gare del motomondiale, saranno ripercorse le imprese più esaltanti di un uomo che ha saputo portare il motociclismo italiano alle vette più alte della sua storia.
Grazie a straordinari filmati di repertorio sarà raccontata la storia di questo grande sportivo a cominciare da quando, ancora ragazzo, iniziò a vincere tutte le gare a cui partecipava, scalzando di volta in volta i grandi campioni che incontrava sulla sua strada, come Mike Hailwood, Renzo Pasolini e Phil Read.
Giacomo Agostini, per lunghi anni, ha dato lustro alla mitica scuderia Mv Agusta. Quando ancora nel motomondiale non c’era lo strapotere dei giapponesi era proprio il sapiente artigianato tutto italiano che dominava in lungo e in largo i circuiti del motomondiale. Agostini e la Mv hanno creato un connubio di incredibile efficacia e affiatamento dalla metà degli anni ’60 fino ai primi anni ’70.
Il palmares è impressionante: 15 titoli mondiali fra 350 e 500, 123 Gran Premi vinti; sul podio in 163 delle 190 gare per il titolo mondiale alle quali ha partecipato; 8 titoli mondiali nella classe 500 con 68 vittorie; 7 titoli mondiali e 54 vittorie nella 350; 20 titoli nazionali e un totale di 311 vittorie in gare ufficiali.
Con Giacomo Agostini inoltre, il motociclismo è passato alla sua era moderna: infatti, proprio con lui, la figura del pilota si è progressivamente trasformata in divo a tutto tondo, creando un seguito sia di pubblico che di sponsor i cui effetti sono diventati la modernità del motociclismo.
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