Su Rai 1, lunedì 20 e martedì 21 ottobre 2014 alle 21.10, andrà in onda la miniserie in due puntate La Strada Dritta. A cinquant’anni dall’inaugurazione dell’Autostrada del Sole, una miniserie, per la regia di Carmine Elia, tratta dal romanzo omonimo di Francesco Pinto, che racconta la storia di un’opera che diventerà il simbolo della rinascita italiana. Una “strada dritta” che unirà il Nord e il Sud del Paese.
Ennio Fantastichini è Fedele Cova, l’ingegnere che la realizzò. Nel ricco cast Giorgio Marchesi, Anita Caprioli, Carmine Recano, Raffaella Rea, Valeria Bilello Thomas Trabacchi e Tony Sperandeo.
La miniserie è una coproduzione Rai Fiction e Cattleya e narra gli otto anni nel corso dei quali, in anticipo sui tempi previsti e superando enormi difficoltà grazie all’ingegno dei progettisti e allo strenuo lavoro delle maestranze, furono realizzati i 755 chilometri di asfalto che unirono il Paese collegando il Nord con il Sud.
Il regista Carmine Elia ha dichiarato:
«Mi sono trovato di fronte ad una storia piena di forza, coraggio, fiducia nel futuro, visionarietà e passione che mi ha totalmente coinvolto».
La storia…
È il 1956, l’Italia sta uscendo faticosamente dal periodo della ricostruzione dopo che la seconda guerra mondiale ha distrutto buona parte del territorio e l’intero apparato industriale.
L’idea di costruire una strada dritta, che possa unire il nord e il sud del Paese, sembra a tutti un’impresa impossibile. Pochi soldi, scarsa esperienza, ma l’ingegnere Fedele Cova, amministratore delegato della Società autostrade, è convinto di potercela fare insieme ad un gruppo scelto di professionisti.
Per otto anni un esercito di uomini lavora con grande determinazione e professionalità trasformando il sogno in realtà. La loro è una storia piena di coraggio, creatività, audacia.
A dispetto dello scetticismo generale, vengono costruiti 113 viadotti sospesi, 572 cavalcavia, 38 gallerie, 57 raccordi. In totale 755 chilometri di strada da Milano a Napoli.
È il 4 ottobre 1964 quando l’Autostrada del Sole, simbolo di modernità e dell’unità
d’Italia, viene inaugurata. Tutto realizzato in soli otto anni e con tempi di consegna anticipati, un record assoluto, il cui risultato viene considerato non solo un’impresa leggendaria, ma anche un’opera d’arte, tanto che ai progetti e ai plastici dell’Autostrada del Sole fu dedicata nel 1964 una mostra al MOMA di New York.
La Strada Dritta, dal romanzo omonimo di Francesco Pinto, è la miniserie, per la regia di Carmine Elia, che racconta la storia della costruzione dell’Autostrada del Sole, di un grande sogno capace di diventare realtà, di un’opera che diventerà il simbolo della rinascita italiana. Coprodotta da Rai Fiction e Cattleya, andrà in onda lunedì 20 e martedì 21 ottobre, in prima serata su Rai 1. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Sandro Petraglia e Fidel Signorile.
La Strada Dritta è un racconto epico di un Paese che corre verso il futuro e insieme la storia degli uomini che fecero l’impresa, eroi e martiri, capitani coraggiosi, uomini che hanno reso l’Italia orgogliosa e piena di speranze per il futuro.
Nel racconto si mescolano personaggi reali con quelli di fantasia, eventi pubblici e storie private che diventano simbolo dell’Italia che crede in se stessa e nel progresso.
Fedele Cova (Ennio Fantastichini) a capo della Società Autostrade, è un uomo severo, ma sincero, con grandi capacità di comando, ed è lui a formare il gruppo di lavoro. Cova vuole con sé a Milano per la grande impresa: Giovanni (Giorgio Marchesi), brillante ingegnere progettista, uomo che nasconde una grande ferita e che conserva ricordi orrendi della ritirata in Russia durante la guerra, Bruna (Anita Caprioli) architetto, donna moderna, bella e affascinante, e Gaetano (Carmine Recano), un giovane operaio napoletano, “salito” al nord in cerca di fortuna per assicurare un futuro migliore a sua moglie Angela (Raffaella Rea) e ai suoi figli.
Le loro storie si intrecciano con quella di Maria (Valeria Bilello), una delicata ragazza con l’unico sogno di diventare sarta, e con quelle dei tanti operai che sulla lunga strada lavorano giorno e notte senza lamentare fatica. Sulla strada dritta, ognuno di loro incontrerà il proprio destino.
Prima parte…
Autunno 1956. Cova amministratore delegato della Società Autostrade, vuole dimostrare al mondo che l’Italia è capace di vincere la sfida della ricostruzione e tenere fede all’incarico che gli è stato dato: realizzare una strada dritta lunga 755 chilometri, che unisca le città d’Italia. Le sue braccia operative sono Giovanni e Gaetano.
Giovanni è un ingegnere giovane e brillante, al suo fianco sui tavoli da disegno Bruna, un architetto in grado di stupire tanto per il suo talento quanto per la sua bellezza.
Gaetano è un operaio del Sud, in cerca di fortuna. A Milano bussa alla porta di Giovanni, suo tenente nella guerra in Russia e viene coinvolto anche lui nella grande avventura: la costruzione dell’ Autostrada del sole.
A Milano, Gaetano incontra Maria. È un colpo di fulmine, si accende tra loro una passione improvvisa che entrambi cercano di controllare senza riuscirvi.
La strada va avanti, Giovanni progetta opere ardite e Gaetano, con gli altri operai, lavora senza tregua nei cantieri. Una sera, la natura sembra ribellarsi, il Po prende ad ingrossarsi, la piena sale ad una velocità tale da far temere per il lavoro fatto negli ultimi mesi: la struttura del ponte, appena costruita, per la spinta dell’acqua potrebbe crollare, mettendo a rischio la vita di molti operai.
Giovanni, non si ferma neanche un attimo a pensare, affronta il fiume da solo, si dirige verso il pilone, e prova a stringere le valvole della pressione. È uno sforzo disperato, Giovanni usa tutta la sua forza anche se l’ossigeno è scarso e la testa incomincia a girare, riesce a chiudere le valvole solo un attimo prima di perdere controllo ed equilibrio. È notte, ed è solo, privo di sensi, sul fondo del cassone.
Seconda parte…
L’alba seguente scopre il fiume ancora in piena, Gaetano si accorge della barca ormeggiata al pilone e intuisce tutto: Giovanni ha raggiunto da solo la struttura per mettere in salvo gli operai e l’intero cantiere. Sono attimi di panico, ma il gruppo di operai riesce a portare in salvo il giovane ingegnere.
Il giorno dell’inaugurazione della prima tratta di autostrada, quelle ore di paura sono solo un brutto ricordo, a riflettersi negli sguardi di tutti c’è l’orgoglio per aver realizzato un’opera inimmaginabile: un immenso ponte sul Po, lungo un chilometro e duecento metri, che resiste persino al passaggio dei carri armati.
L’amore tra Gaetano e Maria, nonostante l’arrivo di Angela, i sensi di colpa di Gaetano, e il desiderio di sottrarsi di Maria, continua ad essere forte. Anche tra Bruna e Giovanni c’è qualcosa di vero e profondo. E dopo essersi allontanati per qualche tempo decidono che una volta finita la strada il loro futuro sarà insieme.
E la strada va avanti e prosegue veloce, sembra una solita giornata di lavoro, alcuni operai sono sulla centina ideata per realizzare i viadotti dell’Appennino, ad un tratto un forte rumore rompe il silenzio delle montagne, l’impalcatura cede facendo precipitare tre operai pericolosamente ancorati alla vita dalla sola cintura di sicurezza.
Tra essi c’è anche Gaetano, Giovanni non esita un istante a soccorrerli: si cala lungo la centina, riuscendo a salvarli tutti proprio nell’attimo in cui la struttura si spacca facendolo precipitare nel vuoto come un angelo predestinato.
È il 1964 quando Gaetano, deciso a rientrare al Sud, promette a sua moglie che baderà alla famiglia anche da separati. Ha deciso di lasciarsi andare a quell’amore che non ha più ragione d’esser negato e corre a cercare Maria, trasferitasi intanto proprio a Napoli per dimenticarlo. Dopo 8 anni di lavori, l’Autostrada viene inaugurata.
È il 4 ottobre 1964: le prime due macchine ad attraversare l’autostrada sono due 500 guidate da due giovani donne, una partita da Milano, l’altra da Napoli. Nel punto concordato a metà strada, Cova e i suoi aspettano emozionati. Nel momento dell’arrivo l’applauso è fragoroso ed è dedicato a tutti coloro che non ci sono più e che per la “strada dritta” hanno dato la vita.
Interpreti e personaggi: Ennio Fantastichini (Fedele Cova), Giorgio Marchesi (Giovanni Nigro), Anita Caprioli (Bruna Alessi), Carmine Recano (Gaetano De Angelis), Valeria Bilello (Maria), Raffaella Rea (Angela), Thomas Trabacchi (Ministro Romita), Tony Sperandeo (Vittorio il genovese), Dario Aita (Alberto), Simone Gandolfo (Michele), Nunzia Schiano (Zia Maddalena).
[Foto | Emanuela Scarpa]
La Strada Dritta. Soggetto e Sceneggiatura Sandro Petraglia, Fidel Signorile. Direttore della Fotografia Federico Schlatter. Fonico Alessandro Rolla. Montaggio Lorenzo Fanfani. Scenografia Marco Belluzzi. Costumi Enrica Biscossi. Casting Teresa Razzauti. Produttore Esecutivo Antonella Iovino. Produttore RAI Giusi Buondonno. Prodotto da Maurizio Tini per Cattleya. Regia di Carmine Elia.
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