lunedì 16 marzo 2015

La Dama Velata, Miriam Leone nella nuova fiction in costume di Rai1

La Dama Velata
La Dama Velata

Una donna che ritorna. Un amore da riconquistare. Un mistero da svelare. Un grande melodramma con venature mistery per la prima serata di Rai1. La Dama Velata è una serie in sei puntate, per la regia di Carmine Elia, in onda da martedì 17 marzo. Miriam Leone è la dama con la veletta, protagonista di una fiction in costume, ambientata nel Trentino di fine Ottocento.

Un melodramma alle pendici delle Dolomiti. Ma anche un thriller
in una città dell’impero Austro-Ungarico… Il viaggio di formazione
e affermazione di una donna.
Ma anche la storia di un uomo a cui la vita offre
una seconda occasione…
Questo, nelle parole degli autori, il senso de La Dama Velata, una storia ambientata alla fine dell’Ottocento, che unisce melò, mistery e racconto giallo in una nuova serie tv, dodici episodi per sei prime serate, in onda su Rai1 da martedì 17 marzo. Un grande affresco storico che racconta la trasformazione della famiglia da patriarcale a moderna. In una società in cui i matrimoni erano decisi secondo convenienza, il patrimonio destinato al figlio maschio primogenito, le mogli sempre e comunque subalterne ai mariti.

Ma chi è, e quale mistero nasconde la dama velata? È una donna separata da una parte di sé al momento della nascita, che il padre ha allontanato, che la famiglia ha costretto a un matrimonio combinato, e che qualcuno vuole, infine, cancellare. Ma Clara, così si chiama la protagonista di questa storia, non è morta affogata nelle acque dell’Adige, non si è suicidata come tutti credono. Tornerà, con il volto nascosto da una veletta nera, per far sì che i colpevoli abbiano ciò che meritano.

La Dama Velata, è una coproduzione Rai Fiction, LuxVide, Telecinco Cinema, in collaborazione con la Trentino Film Commission, prodotta da Matilde e Luca Bernabei. Alla regia Carmine Elia che ha realizzato la serie su un soggetto scritto da Lucia Zei, con la supervisione alle sceneggiature di Francesco Arlanch.

Il ruolo di Clara Grandi Fossà, la “dama” intorno alla quale tutto ruota, è interpretata dall’ex miss Italia Miriam Leone, bellissima nei costumi d’epoca disegnati da Enrica Biscossi. Lino Guanciale è suo marito Guido, uomo ricco e affascinante, pieno di segreti, il cui passato ritorna minaccioso. Lucrezia Lante della Rovere è la perfida zia Adelaide, artefice di infiniti intrighi per assicurare la cospicua eredità familiare al figlio Cornelio, cugino di Clara, un avvocato senza scrupoli interpretato da Andrea Bosca.

Del cast italiano fanno parte, tra gli altri, Luciano Virgilio, Teresa Saponangelo, Francesco Salvi, Anna Melato, Ilaria Spada.

Abbandoni, ricongiungimenti, trame e veleni , infine il trionfo della verità, non mancheranno di rincorrersi nelle sei puntate. Via via, chi ha fatto del male alla giovane Clara, dovrà essere punito. E la prima a pagare sarà proprio la zia Adelaide…
Una dama velata vestita di nero guarda da lontano la sua tomba, che porta il nome di Clara Fossà. Davanti alla lapide un uomo piange disperatamente: è suo marito, Guido, un uomo che Clara ha appassionatamente amato e di cui si rende conto di non sapere nulla.
È stato forse lui a cercare di ucciderla? E perché?

La storia


Fine Ottocento. Clara è una bambina aristocratica rifiutata dal padre e allevata da contadini. Diventata un’adolescente ribelle, la giovane donna è costretta dal padre a un matrimonio combinato con il conte Guido Fossà. Ma tra Clara e suo marito nasce inaspettatamente un amore, tanto profondo quanto fragile, che la contessa cerca di difendere dagli intrighi del cugino e della zia, decisi a distruggere il suo matrimonio e a impadronirsi della sua eredità. Anche Guido, però, nasconde dei misteri che potrebbero distruggerli entrambi.

A poco a poco Clara precipita in una spirale di dubbi e incertezze che sfiora la follia. Non sa più di chi fidarsi, nemmeno dell’uomo che ama. Improvvisamente Clara scompare nelle acque dell’Adige, ma il suo corpo non viene trovato. Non si è suicidata come tutti credono: qualcuno ha cercato di ucciderla. Sotto mentite spoglie, con il volto nascosto da un velo nero, Clara torna in seno alla sua famiglia per scoprire la verità. Per riuscirci, la donna dovrà riconquistare l’amore di Guido, ma soprattutto, portare alla luce un oscuro segreto che risale al giorno della propria nascita.

Attingendo con sapienza al grande romanzo popolare, che qui si arricchisce di atmosfere gotiche e sfumature hitchcockiane, La dama velata è la storia di un’eroina senza tempo, una donna del passato che incarna uno spirito moderno. Un grande affresco storico che, attraverso una vibrante storia d’amore e di vendetta, mette in scena quello che la storia ufficiale non racconta: la trasformazione della famiglia da patriarcale a moderna e la battaglia di quelle donne che sono riuscite a trasformare la famiglia da una mera proprietà da amministrare a luogo delle radici e dell’amore.

Note di sceneggiatura

“Una sfida intensa e appassionante, tra thriller e feuilleton”
Un melodramma alle pendici delle Dolomiti. Ma anche un thriller in una città della dell’impero Austro-Ungarico…
La rievocazione storica di un mondo perduto. Ma anche la messa in scena di una vivace storia d’amore giovanile…
Il viaggio di formazione e affermazione di una donna. Ma anche la storia di un uomo a cui la vita offre una seconda occasione…
Questi, in sintesi, erano gli obiettivi che, con la squadra di autori, ci eravamo proposti accingendoci al lavoro per le dodici sceneggiature della Dama velata.
Il punto di partenza è stato un appassionante soggetto per una serie in sei serate scritto da Lucia Zei. Raccontava la storia di una giovane di nobili origini che, rifiutata dal padre al momento della nascita, viene cresciuta da una famiglia di contadini finché, una volta maggiorenne, è costretta a tornare sotto il controllo paterno, finendo per trovarsi alle prese con un intrigo familiare e un dilemma romantico dai risvolti sorprendenti.
Gli ingredienti di un potente melodramma c’erano già quasi tutti.
Ma si presentavano due ordini di problemi.
Il primo era di ambientazione.
Nel soggetto di partenza la storia si svolgeva negli anni immediatamente successivi all’Unità d’Italia, poco dopo la metà dell’Ottocento, e le vicende si dipanavano nella campagna lombarda, fra le cascine di Treviglio e la città di Milano.
Ma, per ragioni produttive e di “look” della serie, si era deciso di ambientare la storia alla fine del secolo, sulla soglia del Novecento, e non più in Lombardia, bensì in Trentino. Una diversa ambientazione che, naturalmente, ha comportato la necessità di rivedere molteplici aspetti dei personaggi e diversi snodi dell’intreccio. Il tutto senza dimenticare che passare dalla Lombardia al Trentino, alla fine dell’800, significava passare dall’Italia all’Impero Austro-Ungarico…
Il secondo ordine di problemi era narrativo.
Il soggetto di partenza fondeva il tono e gli elementi melodrammatici con un intento rievocativo di un mondo contadino perduto per sempre, analogo a quello rappresentato nell’Albero degli zoccoli, di Ermanno Olmi. Pur con il desiderio di conservare tale intento, i produttori e Rai Fiction avevano rilevato la necessità di conferire maggiore ritmo alla vicenda e articolare in modo più serrato le svolte narrative, così da rafforzare l’arco della storia lungo le sei serate.
Soddisfare questa necessità ha richiesto un arricchimento dei protagonisti e degli antagonisti, per intensificare i conflitti fra loro, e marcare più nettamente le atmosfere thriller di tutta la vicenda.
Lavorare allo sviluppo della Dama Velata è stata dunque una sfida intensa e appassionante, sia per la fortuna di lavorare su un pregevole materiale di partenza, che per il piacere di sfruttare tutti quei meravigliosi “trucchi” narrativi del feuilleton (abbandoni, agnizioni, ricongiungimenti…), e del thriller “classico” (veleni, doppi giochi, trame nell’ombra…). Il tutto – come avviene in Downton Abbey – in uno scenario affascinante come quello di un’epoca che, giunta al suo massimo splendore, sta per assistere al proprio tramonto.
Francesco Arlanch

Gli episodi

PRIMA SERATA

Episodio 1
Clara, figlia del conte Vittorio Grandi, viene cresciuta in campagna dai contadini della tenuta di San Leonardo, lontana dal padre che la incolpa per la perdita della moglie e non vuole saperne di una figlia femmina. Ma un giorno Vittorio decide di ricondurla a Trento: ha trovato un marito per Clara, dalla quale desidera avere un nipote ed erede. Clara, strappata dalla sua terra e dai suoi affetti, si trova imprigionata in una casa dove sua zia Adelaide e il cugino Cornelio già tramano contro di lei.

Episodio 2
Clara decide di scappare con il compagno d’infanzia Matteo, ma la notte designata per la fuga un tragico imprevisto impedisce a Matteo di presentarsi all’appuntamento. A ridare il sorriso a Clara ci pensa il conte Guido Fossà, uno scapestrato libertino che ha ai suoi piedi tutte le donne di Trento. Quando Clara accetta di sottomettersi al volere di suo padre per salvare la tenuta di San Leonardo dalla vendita, scopre che l’uomo con cui sarà costretta a sposarsi è proprio Guido. Un uomo pieno di segreti, e il cui passato ritorna minaccioso.

SECONDA SERATA

Episodio 3
Guido non vuole saperne di Clara, una moglie che gli è stata imposta, e continua a passare le sue notti al caffè concerto, ignorandola. Inoltre, Gerard, l’amico giunto dal passato, continua a minacciare di svelare i suoi segreti ed è sempre più avido di denaro. Clara, infelice, cerca rifugio a San Leonardo ma capisce che non può continuare a scappare e, così sfoderando la sua sensualità, riconquista Guido. Mentre il loro rapporto sembra consolidarsi, Cornelio ha messo gli occhi su Anita, una contadina amica di Clara, e sembra pronto a usare ogni mezzo per averla.

Episodio 4
Matteo viene allontanato dalla tenuta per aver aggredito Cornelio dopo che questi aveva abusato di Anita. Clara non riesce a impedirne il licenziamento anche perché Guido, geloso, non le dà il suo supporto. Clara decide, allora, di finanziare segretamente a Matteo gli studi in Agronomia.
Gli alti e bassi del matrimonio con Guido sembrano scomparire davanti alla scoperta di essere incinta. Ma Adelaide, che teme che la nascita di un maschio sottragga l’eredità al suo Cornelio, si adopera per farla abortire.

TERZA SERATA

Episodio 5
Clara riesce a portare fino in fondo la gravidanza e partorisce una bambina che viene chiamata Aurora. Anche Anita, rimasta incinta di Cornelio, partorisce un maschio. Clara convince Matteo a sposare Anita e a riconoscere il bambino come suo, così da metterli al sicuro dal cugino. Intanto, a Palazzo Grandi la convivenza con una neonata non è semplice e il rapporto tra Clara e Guido sembra risentirne. E la salute del padre di Clara si aggrava…

Episodio 6
Alla lettura del testamento si scopre che Vittorio ha nominato come unica erede la nipote Aurora, e che Clara amministrerà patrimonio e tenuta fino alla maggiore età della figlia. Mentre Gerard continua a minacciare Guido facendo recapitare a Palazzo Grandi un pacco contenente tracce del suo oscuro passato, Cornelio e Adelaide sono disposti a tutto per avere quello che gli spetta e minano dall’interno il rapporto tra Clara e Guido servendosi di una seducente ereditiera, la Baronessa De Blemont.

QUARTA SERATA

Episodio 7
Guido torna da Bruges dopo aver ottenuto un finanziamento dalla Baronessa De Blemont per aprire il suo setificio, ma presto scopre che il contratto, stipulato senza dir nulla al suo socio Ludovico, è una trappola. Clara si occupa attivamente della tenuta insieme a Matteo, che ha nominato nuovo fattore, e trascura Guido, non accorgendosi che espone sempre più il suo matrimonio alle trame giostrate da Cornelio e Adelaide.

Episodio 8
Clara comincia a sospettare che suo marito la tradisca con la Baronessa De Blemont ma Guido, interpellato, nega ogni cosa. Mentre la fiducia l’uno nell’altro sembra venir meno, Clara inizia a stare male e a sentirsi sempre più debole. Contro il suo volere, Guido assume Cecile, una bambinaia consigliatagli da Adelaide, per occuparsi di Aurora. Nel frattempo, anche Ludovico sembra iniziare a dubitare della buona fede di Guido come socio in affari…

QUINTA SERATA

Episodio 9
Clara teme che Guido sia coinvolto nell’omicidio di Ludovico, ma vedendo il suo sincero dolore allontana ogni dubbio. Intanto la crisi agraria provoca le proteste dei contadini, ma a Matteo viene impedito di consultarsi con Clara. Anche Guido ha i suoi problemi al setificio: chiede un nuovo prestito alla Baronessa De Blemont, la quale però vuole come garanzia un’ipoteca su San Leonardo. Clara è sempre più isolata, soffre di allucinazioni e comincia a non distinguere più la realtà dal sogno…

Episodio 10
Clara, internata nella clinica per malati di mente, realizza di essere stata avvelenata con del laudano e sospettando non solo di Adelaide e Cornelio, ma anche di Guido decide di tentare la fuga. Una volta scappata, cerca di raggiungere Matteo a San Leonardo ma, inseguita, finisce priva di sensi nelle acque dell’Adige tramortita da un colpo di frustino. Di lei viene ritrovata solo una scarpa in riva al fiume e tutti pensano sia morta suicida …

Cast artistico – La Dama Velata

Miriam Leone (Clara Grandi), Lino Guanciale (Guido Fossà), Andrea Bosca (Cornelio Grandi), Lucrezia Lante della Rovere (Adelaide), Luciano Virgilio (Vittorio Grandi), Mar Regueras (Matilde Grandi), Jaime Olias (Matteo Staineri), Teresa Saponangelo (Maddalena Staineri), Francesco Salvi (Giovanni Staineri), Ursula Corber (Anita), Hurtado De Ory (Ursula Teresa), Felix Gomez (Ludovico Vallauri), Aura Garrido (Cecile), Paolo Mazzarelli (Gerard), Anna Melato (Madre Superiora), Augusto Zucchi (Padre Di Guido), Germano Bellavia (Berto), Giusy Frallonaro (Adelina), Massimo Olcese (Olindo), Ilaria Spada (La Serpier), Juana Acosta (M.Me De Blemont).

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Cast tecnico – La Dama Velata


Regia: Carmine Elia. Soggetto di serie: Lucia Zei. Supervisione alle sceneggiature: Francesco Arlanch. Story Editor: Sabina Marabini, Cecilia Spera. Casting: Barbara Giordani. Costumi: Enrica Biscossi. Scenografia: Marco Belluzzi. Montaggio: Alessandro Lucidi - Lorenzo Fanfani. Musiche: Emanuele Bossi e Pasquale Laino Goodlab Music. Supervisione musicale: Paolo Buonvino. Post Produzione: Rosario Ranieri. Direttore della Fotografia: Federico Schlatter. Organizzatore generale: Corrado Trionfera. Produttore creativo: Sara Melodia, Luisa Cotta Ramosino. Produttore Telecinco Cinema: Pepa Sánchez-Biezma. Produttore esecutivo: Daniele Passani. Produttorie Rai: Teresa Bono, Sara Polese. Prodotto da Luca Bernabei.

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