Lunedì 3 gennaio alle 21.10 su Rai 1 andrà in onda la terza e ultima puntata di “Speciale SuperQuark – Tre uomini, tre sfide”, il programma scientifico condotto da Piero Angela.
In quest’ultimo appuntamento verrà raccontata l’incredibile storia di Antonio Meucci. Un uomo geniale, creatore di tantissime invenzioni e titolare di 22 brevetti: un nuovo tipo di carta per la stampa, una lampada a cherosene senza fumo, bevande frizzanti alla frutta e molti altri.
Un uomo che aveva un sogno: far correre le parole attraverso un filo elettrico per comunicare a distanza, un’invenzione, quella del telefono, che ha avuto nel tempo ripercussioni impreviste, fino ad arrivare ai nostri giorni.
Antonio Meucci era uno studente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, legato ai movimenti per l’Unità d’Italia. Da Firenze emigrerà con una compagnia teatrale a Cuba, in cui allora c’era uno dei teatri più grandi d’Europa.
Dopo 15 anni passati a Cuba partirà per gli Stati Uniti, terra in cui tutto era possibile e verso cui andavano esuli da mezzo mondo, dove vivrà in una casa di Staten Island anche momenti di grande difficoltà come l’incendio del traghetto che provocò la morte di un centinaio di persone e ustioni molto gravi a Meucci, che gli impedirono di svolgere la propria attività per tre mesi.
Nella casa di Staten vivrà fino alla fine, lasciandosi alle spalle invenzioni e imprese che faranno sempre la fortuna di altre persone e mai la sua, essendo un uomo troppo buono e onesto, poco abituato a muoversi nello spregiudicato mondo degli affari americani.
Nella sua casa ospiterà anche Giuseppe Garibaldi, con cui diventerà grande amico, tanto che la casa di Staten Island oggi è intitolata a entrambi: il “Garibaldi-Meucci Museum”.
L’invenzione più importante di tutte, quella del telefono, venne per molti anni attribuita all’americano Alexander Graham Bell, perché Meucci non aveva i circa 250 dollari necessari per il deposito del brevetto, presentando nel 1871 solo un brevetto non definitivo, chiamato “caveat”, al prezzo di 10 dollari da rinnovare ogni anno che riuscì a rinnovare solo fino al dicembre del 1874.
Nel marzo 1876 Bell, dopo poco più di un anno dalla scadenza dell’ultimo brevetto rinnovato da Meucci, deposita il proprio brevetto.
Meucci porterà Bell in tribunale per rivendicare la paternità del brevetto, ma perderà la causa e morirà povero. In molti pensarono che la causa fu uno dei più lampanti errori giudiziari e si appassionarono alla storia di Meucci, come ad esempio Guglielmo Marconi che fece riprodurre in quattro copie il telefono, conservate in vari musei.
Soltanto la certosina ricerca durata 15 anni del ricercatore italiano, l’ingegnere Basilio Catania, riuscì a dimostrare con una indiscutibile documentazione la priorità dell’invenzione di Meucci, portando insieme a un giudice della Corte Suprema di New York, Dominic Massaro, la questione al Congresso degli Stati Uniti a Washington dove, nella sessione della Camera dei Rappresentanti dell’11 giugno 2002, passa la risoluzione 269, in cui viene ripercorsa la vicenda di Antonio Meucci e gli viene riconosciuta la priorità dell’invenzione rispetto a Bell.
Piero Angela ripercorrerà l’intera storia del genio italiano, da Firenze agli Stati Uniti, con l’ausilio di interviste, foto e filmati, e grazie allo sceneggiato prodotto dalla RAI e dalla Lux, con protagonista Massimo Ghini.
Il fisico Paco Lanciano dimostrerà in studio il funzionamento del telefono di Meucci. Consulente della puntata l’ingegnere Basilio Catania.
a questo link si può trovare il sito del Garibaldi-Meucci Museum:
RispondiEliminahttp://pub1.andyswebtools.com/cgi-bin/p/awtp-home.cgi?d=garibaldi-meucci-museum
Come Piero Angela ha spiegato nella puntata andata in onda il 3 gennaio, è possibile fare una donazione per mantenere in vita il museo stesso che mantiene viva la memoria dei due nostri illustri compatrioti e la conoscenza della lingua italiana negli Stati Uniti d'America
Ciao MazE grazie per il tuo contributo, è molto importante quello che hai detto e lo sostengo completamente :)
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