mercoledì 14 marzo 2012

Le Iene Show – anticipazioni settima puntata di giovedì 15/3/2012: finalmente arriva Claudio Amendola, calcio scommesse, i risultati della cura per la sclerosi multipla del professor Zamboni

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Giovedì 15 marzo 2012 alle 21.10 su Italia 1 andrà in onda la settima puntata de “Le Iene Show”, il programma d’inchiesta condotto da Ilary Blasi, Enrico Brignano e, da questa settimana, finalmente si unisce al gruppo Claudio Amendola come nuova Iena.

Tra i servizi di questo nuovo appuntamento Paolo Calabresi si occuperà dello scandalo del calcio scommesse, scoppiato con la partita Bologna – Juventus del 13 gennaio 1980, terminata con un risultato di pareggio 1-1, dopo un errore del portiere del Bologna, Giuseppe Zinetti e un autogol del difensore della Juventus, Sergio Brio.

Calabresi proverà a far luce sulla vicenda intervistando alcuni personaggi di allora, tra cui gli ex calciatori del Bologna Carlo Petrini, Angelo Castronaro, Renato Sali e Arcadio Spinozzi e gli ex Juventini Franco Causio e Roberto Bettega.

Paolo Calabresi punterà i riflettori su due concorsi pubblici, uno nel 2010 e uno nel 2011, indetti dal Ministero di Grazia e Giustizia, per incrementare la dotazione organica di una squadra di calcio di serie D; l’Astrea Calcio, team del Corpo di Polizia penitenziaria.

I vincitori del concorso, assunti a tempo indeterminato dal Ministero, sembrerebbero essere stati scelti in particolare per le loro doti sportive, nonostante siano stati nominati a tutti gli effetti agenti del corpo di polizia penitenziaria. Infatti durante la selezione, avere una laurea valeva 2 punti, avere un master 0,5 punti, mentre aver giocato in serie B valeva 12 punti, in serie A 20 punti e in Nazionale 25.

Grandissimo clamore aveva suscitato un servizio di Giulio Golia sulle ipotesi di cure del professor Paolo Zamboni e del professor Fabrizio Salvi, che attribuivano un origine cardiovascolare alla malattia neurodegenerativa, sclerosi multipla, o MS. Il professor Zamboni, alle telecamere delle Iene, sosteneva che, alla base della sclerosi multipla ci fosse una sindrome emodinamica, la C.C.S.V.I. o insufficienza venosa cronica cerebrospinale, in Italia non ancora considerata come malattia dal sistema sanitario, che producendo un‘ostruzione all’interno di alcune vene che portano il sangue dal cervello al cuore, si viene a creare un “ristagno” che causa delle infiammazioni e in seguito la sclerosi multipla.

Il professor Zamboni sosteneva dunque che liberando tale ostruzione con un’operazione di angioplastica, si potevano ottenere dei benefici per i malati di MS, per questo motivo il professore aveva operato, in fase preclinica, diversi pazienti.

La Iena, dopo un anno e mezzo, ha raggiunto le persone sottoposte all’intervento del professor Zamboni o hanno compiuto la stessa operazione all’estero, perché in Italia non è previsto dal sistema sanitario, per sapere quali sono le loro condizioni dopo l’angioplastica, in attesa che anche in Italia parta la sperimentazione di questo metodo, che sarebbe dovuta iniziare due anni fa.

[Foto | Fabrizio De Blasio - Photomovie]

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