sabato 2 febbraio 2013

Tutta la musica del cuore – la fiction che racconta la magia della musica classica con Francesca Cavallin e Johannes Brandrup (trama e foto)

Tutta-la-musica-del-cuore-1

Da lunedì 4 febbraio 2013 alle 21.10 su Rai 1 prende il via una nuova fiction dal titolo “Tutta la musica del cuore”, in sei puntate da 100 minuti ciascuna, prodotta dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi e con protagonisti, tra gli altri, Francesca Cavallin, Johannes Brandrup, Giordano Franchetti, Laura Glavan, Fabrizio Traversa, Franco Trevisi, Erica Blanc, Paola Gassman, Lucrezia Lante della Rovere, Ugo Pagliai.

La storia si svolge in un Conservatorio di musica, un luogo molto particolare dove nella maggior parte dei casi si entra bambini e si esce adulti.

Un luogo dove si studia uno strumento, ma dove si impara di più, qualcosa di molto più prezioso. Si impara che per costruire serve tempo, che scoraggiarsi è inutile quanto inorgoglirsi, che riuscire è soprattutto una vittoria con sé stessi, qualunque sia il traguardo da raggiungere.

In un Conservatorio si incrociano vite che in altri luoghi non si sarebbero mai neppure sfiorate, perché talento e passione per la musica piovono a caso, non sono questione di soldi né di censo.

In un Conservatorio si suona e intanto si cresce, si litiga, ci si innamora. Si sogna il grande concerto ma intanto ci si organizza insieme agli altri e così nasce un band, o si va a cantare ai matrimoni, si inventa un gruppo jazz o di musica folk.

Un Conservatorio è un luogo in cui gli insegnanti sono spesso più pazzi per la musica ed entusiasti dei loro allievi, persone che vivono di musica, oltre che insegnarla, persone che hanno una grande fortuna: quella di prendere un bambino, fargli muovere i suoi primi passi, seguirlo per otto, dieci anni, vederlo diventare grande e infondergli una grande passione che lo sosterrà nella vita, anche se poi seguirà altre strade.

Un Conservatorio è un posto dove i confini si sfumano, dove la mente si apre, dove si suona Bach col sassofono e Jimi Hendrix col violoncello, dove le fisarmoniche e le chitarre fondono i tanghi di Piazzolla con le ballate della tradizione popolare italiana.

Un posto che, per molti, è l’unico luogo in cui sia consentito pensare che ci può essere qualcosa di diverso da quello che il caso sembra aver scelto per noi. Un luogo in cui si può imparare a credere in sé stessi, a costruire un sogno possibile e a trasformarlo in realtà.

Ed è proprio in quel luogo che la nostra storia inizia, da un gruppo di persone, da una scuola e da un intero paese uniti dal destino in una battaglia per se stessi e per la vita. Una battaglia in cui la musica è forse l’ultima occasione che hanno per non far tacere per sempre l’altra musica, quella silenziosa che è in ognuno di noi e che si chiama speranza.

Ma questa storia è anche una sfida, anzi rappresenta molte sfide: la sfida di portare la musica classica su Rai 1; la sfida di raccontare la mafia non attraverso le sue azioni ma attraverso i suoi effetti, il peggiore di tutti, l’annientamento della possibilità di pensare, di sognare, di credere.

Ma è anche, forse, la sfida più grande, quella di ricordare ai giovani che l’avventura più bella, la soddisfazione più grande è che ciò che si impara di sé è nel percorso che si compie per raggiungere un obbiettivo, e non nell’obbiettivo stesso. Da soli, ma insieme con tutti gli altri.

Una storia che narra la magia della musica classica attraverso l’entusiasmo e la passione dei giovani allievi di un piccolo Conservatorio della Puglia. Una storia che racconta anche come, attraverso i sogni, può avvenire il riscatto dagli effetti striscianti della malavita.

Angela (Francesca Cavallin), una funzionaria del ministero dell’Università e Mattia (Johannes Brandrup), un docente della scuola , uniranno le loro forze per salvare il Conservatorio dalle grinfie del direttore corrotto.

La fiction è un’occasione per raccontare la musica classica come attività vitale, non più stantia o elitaria, che si propone come risposta positiva all’illegalità strisciante nel Sud Italia. Con la volontà inoltre di indagare quel sottile rapporto tra musica e giovani che ha dato vita a diversi trasmissioni di successo negli ultimi anni.

Sinossi:

Basta una mossa sbagliata e la giovane funzionaria del Ministero dell’Istruzione Angela (Francesca Cavallin) è relegata in uno sperduto Conservatorio del Sud Italia, a verificare che i conti procedano come si deve. Nonostante l’accoglienza calorosa di una Puglia luminosa e verace, si percepisce come in un mondo lontano, che segue regole non scritte, in cui uno tra i pochi a rivendicare ad alta voce la legalità è un docente locale, Mattia (Johannes Brandrup).
Dopo un iniziale scontro, con lui nascerà un’alleanza decisiva per difendere la scuola: la battaglia per la Musica è, infatti, forse l’ultima occasione per non far tacere per sempre l’altra musica, quella silenziosa che è in ognuno di noi e che si chiama speranza.

Trama completa delle sei puntate

Prima puntata: La chiamata

Soggetto e sceneggiatura: Laura Ippoliti

Angela Braschi è una giovane ispettrice del Ministero dell’Università e della Ricerca. Quando si muove lei la terra trema sotto i piedi di chiunque abbia “dimenticato” quali siano le regole di un comportamento onesto e ineccepibile. Grazie a lei è caduta la testa di più di un “intoccabile”.
Finché invece di una promozione si ritrova fra capo e collo un nuovo incarico  che sembra quasi un esilio: un piccolo Conservatorio della Puglia, seicento chilometri da Roma, partenza immediata. Un incarico che, per lei, è la materializzazione di un incubo: un Conservatorio di musica è proprio l’ultimo posto al mondo dove avrebbe voluto andare...
Perché nel passato di Angela c’è un segreto, una ferita. La musica è stata la sua vita, e poi è diventata la sua morte. Lei ha chiuso con la musica, lo sanno tutti. Ma le cose non andranno come si aspetta perché nel piccolo Conservatorio di Musica di Montorso l’aspettano parecchie sorprese. Mattia, per esempio, un professore di Esercitazioni Orchestrali un po’ eccentrico, che sta facendo il diavolo a quattro per salvare la scuola dalle grinfie di quello che lui considera un direttore disonesto. E’ lui che ha riempito di esposti il Ministero e saluta l’arrivo di Angela come una liberazione. Le presenta entusiasta sua figlia Marina, adolescente che lui ha allevato da solo dopo che la madre se n’è andata di casa con un altro uomo. E le presenta anche Bianca, insegnante di canto di Marina, una donna energica e affascinante che si comporta come se fosse molto “intima” di Mattia.
Sull’altra sponda invece c’è Marra, il direttore disonesto che fa di tutto per imbrogliare le carte e convincere Angela che Mattia è solo un pazzo esaltato.
E ci sono i ragazzi, per i quali il Conservatorio è come una voce nel deserto, un faro nel buio di un sud splendente di bellezza ma vuoto di speranza e di prospettive.
E poi c’è la musica. Ovunque, come un incubo che non finisce mai. La musica di Mattia che nell’orchestra degli allievi cerca di infondere la fiducia nella vita e in se stessi che sembra spenta in ogni altro luogo intorno.
E la musica di Tano, che dorme cinque ore per notte pur di riuscire a studiare il suo violino senza lasciare il liceo. Una specie di angelo che ha il potere di risvegliare in Angela ricordi struggenti e che riversa nelle sue sonate tutta la passione e le contraddizioni della sua età. La passione per Marina, con cui è fidanzato, e la contraddizione di un’amicizia profonda e quasi karmica con Francesco, figlio del faccendiere in odore di mafia Rocco Santopirro. Il giorno e la notte, il bianco e il nero, gli opposti apparentemente inconciliabili. Ma Tano, nonostante l’opposizione di suo padre Libero che gli ha sempre vietato di frequentarlo, non rinuncerebbe a Francesco per nulla al mondo. Loro due, insieme a Marina, sono amici fin da piccolissimi, quando dicevano di essere come i tre moschettieri.
E un'altra sorpresa per Angela è Vito, dodicenne figlio dei suoi provvisori padroni di casa, che sogna di entrare in Conservatorio e suona di nascosto dal padre, modesto pescatore, che lo vorrebbe futuro meccanico.
Ben presto Angela scoprirà che le accuse di Mattia contro il direttore Marra e il suo vice Palmieri sono più che fondate, che la realtà di Montorso, dominata dal potere subdolo e clientelare di Santopirro, è molto più complessa e drammatica di quello che le era apparso a una prima occhiata e, soprattutto, comincerà a pensare che difendere quella scuola è importante, forse è la missione più importante che le sia capitata in tutta la sua vita.
E così, quasi senza volere, il rientro a Roma viene rimandato. Solo per un po’, si dice Angela. Che sarà mai...

Seconda puntata: La chiamata

Soggetto: Laura Ippoliti
Sceneggiatura: Laura Ippoliti e Francesco Arlanch

Angela è determinata a intensificare le indagini sui lati oscuri dell’operato di Marra che nel frattempo, non potendo più ricandidarsi per legge alla carica di Direttore, ha deciso di candidare un suo uomo, il Prof. Gnocchi, alle prossime, imminenti elezioni.
A questa mossa, Mattia e i suoi fedelissimi rispondono con la candidatura di Oreste Demasi, un anziano insegnante di violoncello intelligente e ironico, che fin da subito ha preso in simpatia Angela ed è da lei ricambiato.
Anche gli allievi della scuola cominciano a sentire intorno un’aria diversa, a sperare che le cose possano cambiare, specie quando Angela dichiara guerra alla vergognosa pratica di alcuni docenti che danno lezioni private a pagamento ai propri allievi, azione per cui è previsto addirittura il penale. La paura di ritorsioni però è tanta ed è difficile trovare qualcuno che sia disposto a denunciare quel malaffare. L’azione di Angela però ottiene un primo risultato: mettere in crisi Roberto, allievo di pianoforte all’ultimo anno, pompato oltre misura dal padre e dal suo insegnante, lo stesso Gnocchi, che ne esalta le doti per poterci lucrare sopra con lezioni supplementari a pagamento.
Angela stessa, però, si trova ogni giorno a combattere con la La storia musica, col rapporto di amore/odio che la agita sempre più nel profondo e che sempre più sembra legato alla perdita di un uomo amato nel passato. Questa ferita la porta a continue lacerazioni, a comportamenti contraddittori con tutti quelli che la circondano. E rafforzano i suoi antagonisti, come Bianca, che ha delle mire precise su Mattia e che ora si sente minacciata dalla presenza della giovane ispettrice. E così soffia anche dei dubbi nell’orecchio di Marina, che comincia a essere gelosa pure lei di questa donna che è entrata all’improvviso nella vita di suo padre e del suo ragazzo.
Per farsi perdonare dopo un recente litigio Tano coinvolge Marina in quella che crede un’innocente gita notturna sul motoscafo di Francesco, nel corso della quale emerge chiaramente l’amicizia fortissima che lega i tre ragazzi, ma anche l’amore impossibile che Francesco sente verso Marina, impossibile perché non tradirebbe mai Tano, che per lui è come un fratello. La corsa sul mare in realtà è un traffico di sigarette di contrabbando che però viene intercettato dalla Guardia Costiera. Francesco riesce a sfuggire alle guardie ma Marina e Tano rincasano all’alba e se la devono vedere coi rispettivi padri. Libero, in particolare, intuisce come sono andate le cose e ribadisce al figlio il divieto più assoluto a frequentare Francesco.
Intanto la campagna elettorale prosegue fra mille difficoltà ma anche con qualche successo, il che induce Marra, preoccupato, a chiedere a Santopirro un aiuto per liberarsi di Angela. Il boss però, non vedendo alcun tornaconto personale e non considerando Angela un ostacolo per i suoi affari, minimizza le ansie del Direttore e rifiuta di agire.
In seguito a una denuncia di Roberto che, grazie a Angela ha finalmente aperto gli occhi, Gnocchi viene arrestato e viene così a mancare, a pochi giorni dalle elezioni, il candidato sostenuto da Marra. I nostri stanno festeggiando l’evento quando Virginia, l’arzilla, dolcissima, simpatica compagna di Oreste, viene ricoverata in ospedale all’improvviso. La diagnosi è delle peggiori, le restano poche settimane di vita. Oreste, distrutto, rinuncia alla candidatura per stare vicino a Virginia. Ma il figlio di lei, che ha sempre osteggiato quel rapporto d’amore fra anziani, gli impedisce perfino di farle visita. Oreste allora, dopo aver suonato sera dopo sera il suo violoncello sotto le finestre dell’ospedale dove Virginia è rinchiusa, in un estremo gesto di lucida follia la rapisce.
Si scatena una caccia all’uomo cui contribuiscono anche i ragazzi del Conservatorio. Una caccia che si risolverà, grazie all’aiuto inaspettato di Francesco, al tramonto, davanti al mare, dove Virginia è spirata serenamente ascoltando le note di una Suite di Bach suonata dal suo amore. La storia Le elezioni hanno avuto luogo. Mattia si è candidato al posto di Oreste ma Marra è riuscito a far mancare il numero legale quindi tutto si risolve in un nulla di fatto. Il tempo di Angela però è scaduto e lei torna a Roma. Ha intenzione di fare rapporto al suo superiore, Satta, ma quando apprende da lui che il Conservatorio di Montorso molto probabilmente verrà chiuso, anche a causa dei problemi che lei ha segnalato, dentro Angela si rompe qualcosa. E, sorprendendo prima di tutto se stessa, con un sottile ricatto, costringe Satta a rispedirla in Puglia. Con la carica di Direttore pro- tempore. Ma stavolta, con tutto il tempo necessario a salvare davvero quella scuola,
così importante per tante persone. E, ormai, anche per lei…

Terza puntata: La rinascita

Soggetto: Laura Ippoliti
Sceneggiatura: Laura Ippoliti, Francesco Arlanch, Luisa Cotta Ramosino

Angela, rientrata a Montorso con il ruolo di Direttore del Conservatorio pro-tempore, butta sul piatto la sfida che aspetta tutti per evitare la chiusura della scuola. Prima iniziativa sarà
un grande concerto pubblico nell’auditorium del conservatorio dopo la ristrutturazione.
Mattia aderisce entusiasta all’iniziativa e si dedica anima e corpo alle sue lezioni, cercando di coinvolgere gli studenti nel progetto del concerto, che lui vorrebbe composto di musica “meticcia”, tanto per ricordare le radici complesse del mondo in cui i suoi ragazzi vivono. Gli studenti sembrano accogliere positivamente la novità, tutti tranne Milvio, un ragazzo pieno di talento ma isolato a causa della situazione di degrado culturale e morale
da cui proviene.Una provenienza che è come un marchio, e che attira verso di lui gente come Salvatore e Osso, gli scagnozzi di Francesco, che vogliono coinvolgerlo nelle loro attività criminali.
La sua storia si intreccia con quella di Bea, figlia del sindaco Davino intelligente ma irrequieta e ribelle, che seguendo il richiamo della musica popolare si avvicina a Sesmo, un ragazzo Rom di grande talento.
Questa strana amicizia avrà delle conseguenze inaspettate sulla vita di molti e anche su quella del Conservatorio.
Bianca intanto, pur rifiutando le avances di Marra che vorrebbe usarla contro il nuovo direttore, approfitta del suo rapporto privilegiato con Marina per mettere zizzania tra lei, Angela e Mattia. E trova terreno fertile perché la ragazzina sta già soffrendo per l’assenza di Tano che, tutto preso dalla preparazione di un importante concorso, la trascura già da un po’. Al punto che una sera Tano si dimentica addirittura dell’appuntamento con Marina per il loro anniversario, provocando di conseguenza una lite molto seria che lascia sconvolti e distrutti entrambi i ragazzi.
Anche perché Tano, per la prima volta, intuisce che Francesco potrebbe approfittare della rottura tra lui e la ragazza.
Un’eventualità che leva il sonno anche a Sofia, una ragazza bella e sofisticata che studia canto con Marina e che, attratta dal fascino “maledetto” di Francesco, fa di tutto per accedere al titolo di fidanzata ufficiale. Ma con scarsi risultati.
Nonostante tutto Tano partecipa al concorso a Bari e lo vince, grazie anche a Angela che gli ha insegnato come trasformare in musica il proprio mondo interiore di emozioni.
Intanto Santopirro, che ha delle mire sul terreno su cui sorge il campo nomadi dove vive da anni la famiglia di Sesmo, decide di usare le maniere forti per intimidirli e manda Francesco
e i suoi ragazzi a dar fuoco al campo. La spedizione, cui partecipa anche Milvio, rischia di degenerare, convincendo Milvio che ha sbagliato ad avvicinarsi a quelle persone.
L’attacco odioso e vile è l’occasione di un nuovo duro scontro tra Francesco e Tano, che inaspettatamente porta a un riavvicinamento tra lui e Marina. I due ragazzi, finalmente riconciliati, fanno l’amore per la prima volta.
Intanto Bea ha messo su un gruppo musicale “alternativo” con Sesmo e altri due “emarginati” come loro: Antonia, figlia del maresciallo Bora, e Kemàl, figlio della bidella Bedià, assunta grazie all’intervento di Angela. E alla fine anche Milvio.
Anche loro suoneranno al grande concerto la cui data si sta rapidamente avvicinando. Ma Santopirro, che ormai comincia a intravvedere un nesso fra la ventata di novità portata da Angela in Conservatorio e la pericolosa tendenza di alcuni a trasgredire le “sue” regole e a mostrare meno reverenza, passa al contrattacco e ordina di sabotare i lavori di ristrutturazione dell’auditorium. Così Angela, è costretta a chiedere a don Gino di poter trasferire il concerto nella chiesa, come gesto di apertura e messaggio contro il pregiudizio e la violenza.
Angela e Mattia, sempre più vicini grazie al progetto che condividono, trovano finalmente il coraggio di guardare in faccia i propri sentimenti, anche se, dopo un primo bacio, lei si sottrae, ancora imprigionata da un passato che continua a tormentarla. Il che non serve ad attenuare la rabbia, il dolore e la preoccupazione di Bianca che, a quel punto, farebbe qualsiasi cosa per vedere Angela tornarsene da dove è venuta.
E così decide di unirsi al partito di Marra. La sera del concerto, che rischia di andare a monte per i maneggi dell’ex direttore, sono proprio Bea e la sua band ad La storia aprire le danze. I cittadini vedono salire sull’altare, insieme a Bea Milvio e Antonia, uno zingaro e un mussulmano. E dopo un iniziale sgomento, lo spirito di quella musica meticcia riuscirà finalmente nel miracolo di unire tutti, travolti dalla forza e dalla novità che Angela, Mattia e i suoi hanno saputo portare fino a loro.

Quarta puntata: La minaccia

Soggetto: Laura Ippoliti
Sceneggiatura: Laura Ippoliti e Andrea Leoni

Lo smacco subito nell’affare dei Rom ha fatto capire a Santopirro che Angela è anche un problema suo. Per intimidirla, le fa recapitare un tipico messaggio mafioso: un pacco con una testa d’agnello mozzata. Per Oreste le ragioni di quel gesto sono chiare: Angela, con la sua determinazione e il suo coraggio, sta dando un esempio pericoloso per il boss che fonda il suo potere sulla paura e sulla rassegnazione della gente.
Infatti la tenacia di Angela e la notizia del concerto ridanno nuovo slancio ai docenti e ai ragazzi del Conservatorio. In particolare a Pietro, un pianista quattordicenne dall’eccezionale talento, che però soffre il difficile rapporto col padre Luigi, cui non perdona di accettare supinamente di pagare il pizzo al racket che strozza i commercianti del paese e fa capo sempre a Rocco Santopirro.
Il quale Santopirro, visto che Angela non si lascia intimidire, prima cerca di blandirla incontrandola personalmente, poi cerca di corromperla attraverso Marra, che le offre una cifra notevole a patto che lei se ne vada per sempre.
Mattia intanto chiarisce definitivamente con Bianca che quello che lui prova per Angela è un sentimento vero e profondo e non intende rinunciarci. Ed è quel sentimento che lo spinge, fra l’altro, a insistere con lei perché torni a suonare, ormai quasi certo che la lesione al tendine di cui Angela parla sempre, sia solo un pretesto per nascondere ben altri problemi.
Per Bianca è una sconfitta cocente, cui si somma l’esclusione di Sofia, la sua allieva prediletta, dal concerto con l’orchestra.
Pietro invece passa l’audizione alla grande. Ma ha appena iniziato le prove quando, per difendere la madre dagli estorsori venuti a reclamare il pizzo, resta ferito a un braccio.
Un trauma che inizialmente non sembra preoccupante ma che col passare dei giorni peggiorerà, fino a condurre a una diagnosi devastante per la sua futura carriera di pianista. Suo padre Luigi è distrutto dal dolore e dai sensi di colpa quindi, La storia quando Angela gli prospetta la possibilità di fare un tentativo a Modena in un ospedale specializzato, si aggrappa subito a quel filo di speranza. E prega Angela di accompagnare sua moglie Pia e il figlio, visto che lui non può lasciare il negozio e Pia non si è mai mossa da Montorso.
Angela accetta anche se si sente morire perché Modena per lei ha un significato particolare. E proprio lì, infatti, incontrerà il chirurgo che l’aveva operata tanti anni prima. Un’operazione, scopriamo finalmente, perfettamente riuscita. Mattia aveva visto giusto!
Purtroppo anche Pietro dovrà affrontare un’operazione molto delicata se vorrà tornare a suonare. Ma le possibilità di successo sono scarse e i rischi notevoli. Una scelta terribile per un ragazzino di quattordici anni.
Mentre Luigi grida nella notte sotto le finestre di Santopirro che lui non pagherà mai più il pizzo, Pia Pietro e Angela tornano a Montorso. Angela si rifugia fra le braccia di Mattia e finalmente gli confessa la verità sul suo passato, di come per colpa sua l’uomo che doveva sposare fosse morto in un incidente stradale e di come da allora lei abbia chiuso con la musica. E anche con molto altro. Finalmente, dopo tanto tempo, si abbandona, apre il suo cuore e i due finiscono a fare l’amore.
Ma Bianca, che aveva scoperto per conto suo il passato di Angela, fa in modo che Marina torni a casa in tempo per sorprendere il padre a letto con la Direttrice. Sconvolta, la ragazzina scappa da casa, si scontra anche con Tano che cerca di farla ragionare e alla fine approda da Francesco, ubriaca, offrendosi a lui. Francesco, con un notevole sforzo
di volontà, invece di approfittare della situazione la riporta a casa. Dove Marina, sentendosi ormai tradita da tutti, può finalmente gridare in faccia al padre tutto quello che si tiene dentro da quando sua madre se n’è andata.
Proprio quando si erano trovati, Mattia e Angela devono allontanarsi di nuovo. Lui per cercare di stare accanto alla figlia e lei per aiutare Pietro a prendere la decisione più difficile della sua vita, mentre il negozio di Luigi viene dato alle fiamme in risposta alla sua ribellione. Luigi già pensa di arrendersi definitivamente ma Pietro invece, grazie a Angela, decide di operarsi.
Accompagnato dalla solidarietà di tutto il Conservatorio, Pietro si opera e piano piano torna a suonare. Accanto a lui c’è Angela che, nell’aiutare Pietro, sta curando anche se stessa.
E il coraggio del ragazzino fa scattare qualcosa nel cuore del padre che inaspettatamente rialza la testa e denuncia gli estorsori che hanno ferito suo figlio, raccogliendo la solidarietà
di altri commercianti con cui decide di fondare una Lega contro La storia il pizzo.
Il che fa capire definitivamente a Santopirro che Marra aveva ragione: quello che Angela ha seminato, anche suo malgrado, sta dando frutti nefasti.
Così, mentre l’auditorium viene inaugurato col grande concerto, qualcuno penetra in casa di Angela e impicca il suo gatto, Stecca, al lampadario del salotto. Un gesto vile e odioso che serve a chiarire ad Angela che il tempo delle minacce è finito.
Ora si comincia a pagare di persona. E a caro prezzo.

Quinta puntata: La guerra

Soggetto: Laura Ippoliti
Sceneggiatura: Laura Ippoliti e Andrea Purgatori

Il terribile gesto contro Angela getta tutti nello sconforto più totale, specie Mattia che non può starle accanto come vorrebbe.
Ma sortisce pure l’effetto di rinsaldare la solidarietà intorno a lei e di rafforzare la volontà di resistere, di non cedere all’intimidazione e al sopruso. Così, per dare un segnale forte, Don Gino offre al Conservatorio la possibilità di suonare a San Giovanni Rotondo, in occasione di importanti celebrazioni per Padre Pio, presente anche la televisione.
Angela coglie quell’occasione per incitare i ragazzi a non scoraggiarsi, a farsi valere, a farsi sentire. Anche se non è facile, soprattutto per Tano, che in un colpo solo ha perso la sua ragazza e il suo migliore amico. Marina, infatti, incurante della gelosia impotente di Sofia, è tornata alla carica con Francesco e quando il ragazzo va da Tano per sapere se è vero che si sono lasciati, Tano, invece di ascoltarlo, lo aggredisce sotto gli occhi sconcertati di suo padre Libero. Che stavolta però non riesce a gioire per la fine di quell’amicizia da lui sempre osteggiata.
E non è facile nemmeno per Angela cui Satta, il Capo dell’Ispettorato, ha imposto un ultimatum: quattro settimane per trovare prove solide alle accuse che lancia contro l’ex direttore. Dopo di che dovrà indire nuove elezioni e andarsene. Angela ha risposto picche, lei ha iniziato un lavoro e lo porterà a termine, sfidando l’ira del suo superiore, se necessario. Ma sa che non potrà tirare la corda in eterno.
Intanto Mattia assiste impotente alla deriva della figlia, cui cerca di far sentire la sua presenza e il suo affetto con piccoli gesti, sperando che il tempo riesca a riavvicinarli. Ma una minaccia ben peggiore lo aspetta. Sofia, aizzata subdolamente da Bianca a vendicarsi di Mattia che l’ha esclusa dal concerto con l’orchestra, una sera affronta Mattia, lo accusa di odiarla, La storia di averla discriminata e simula freddamente un tentativo di stupro da parte del direttore d’orchestra. Le urla della ragazza attirano numerosi testimoni, fra cui Palmieri, la segretaria Marisa e Bianca stessa. E in un attimo si aprono per Mattia le porte del carcere e la sua vita si trasforma in un incubo.
Angela e Oreste, certi che tutta quella storia sia solo una terribile montatura, fanno il possibile per difendere Mattia e per capire chi possa avere influenzato così pesantemente Sofia, per indurla a un gesto tanto odioso, e soprattutto perché.
La risposta arriva anche troppo presto quando Marra viene a proporre ad Angela un incredibile ricatto: se lei si toglie di mezzo, Sofia potrebbe ritrattare la sua versione dei fatti e Mattia tornare libero. Angela, che nel frattempo è riuscita a recuperare il rapporto con Marina, annuncia a lei e a Mattia che intende accettare quelle condizioni. La vita di Mattia è
molto più importante della sua presenza lì.
Ma prima che possa attuare il suo proposito Sofia, giunta al limite per le pressioni che sente su di sé, ha un crollo fisico e nervoso. Il medico constata che la sua voce è stata forzata per anni e la sua carriera futura potrebbe restare compromessa per sempre. E’ l’ultimo atto. Sofia, distrutta, confessa tutta la verità, rivelando però solo a Angela il ruolo che Bianca ha avuto nella vicenda.
E Angela non ha esitazioni: risparmierà a Bianca la pubblica vergogna ma dovrà andarsene dal Conservatorio di Montorso.
Non è degna di insegnare, né di stare a contatto con ragazzi verso cui ha una precisa responsabilità etica e morale. Bianca non può far altro che incassare la sconfitta. Ma non rinuncia, a lanciare ad Angela un’accusa crudele: è per colpa della sua ambizione di giovane concertista se il suo fidanzato è morto.In fondo loro due non sono poi così diverse.
Nonostante la cattiveria di Bianca, per Angela e Mattia potrebbe essere un momento di gioia: la fine di un incubo, la riconciliazione con Marina, forse la possibilità di vivere finalmente un amore appena sbocciato. Invece un’altra terribile tragedia si abbatte improvvisa su di loro e su tutto il paese: Luigi, il padre di Pietro, viene aggredito da due sicari e picchiato a sangue. Morirà in ospedale poco dopo.
Il paese si richiude su se stesso, al funerale ci sono pochissime persone fra cui, naturalmente, Mattia e Angela. Ed è contro di lei che, seppur indirettamente, Pia si scaglia quando, travolta dalla disperazione, grida al cielo che contro il male non c’è lotta.
Maledetto chi è venuto a Montorso a parlare di speranza…

Sesta puntata: L’epilogo

Soggetto e sceneggiatura: Laura Ippoliti

La morte di Luigi ha spazzato via in un attimo tutti i sogni di riscatto e tutte le speranze che si erano fatte strada a poco a poco nel cuore degli abitanti di Montorso.
E’ un momento nero per tutti. Angela sente che il senso di colpa, che l’ha accompagnata fin dalla morte di Giovanni, si inasprisce fino a farla litigare perfino con Mattia. E si traduce in un’apatia e in una rassegnazione che finisce per innervosire anche Tano, che in Angela ha sempre creduto fortemente.
Tano ha perso Marina, ha perso Francesco, sente vacillare Angela e allora si rifugia nell’unico che non l’ha mai deluso: suo padre Libero.
Solo che Libero, quella notte stessa, durante il suo turno di lavoro in acciaieria, cade da un’impalcatura e si ferisce gravemente, probabilmente resterà paralizzato e come se non
bastasse l’azienda lo accusa di essere caduto per colpa sua, perché ubriaco. In un istante il mondo di Tano va in mille pezzi e Marina, che nel frattempo aveva lasciato Francesco ed era corsa da lui per chiedergli di perdonarla, si rende conto di essere arrivata troppo tardi. Tano ormai è lontano da tutto e da tutti.
Di fronte al dolore di Tano e di sua madre, a quell’ingiustizia terribile, Angela si scuote e, grazie al fondamentale intervento di Oreste, capisce che la battaglia iniziata va conclusa, non importa chi sarà il vincitore. L’importante è che i ragazzi non perdano la fiducia, non perdano la speranza.
Ma i ragazzi hanno in serbo una sorpresa per Angela, per Mattia e per tutti gli altri. Sono loro che, sotto la guida di Marina e di Pietro, ribellatosi alla madre, hanno rialzato la testa e
hanno deciso di lottare per se stessi, per il padre di Tano, per il padre di Pietro stesso, allestendo un grande concerto contro la mafia, una sfida aperta a quelli che vorrebbero rubare un futuro che appartiene solo a loro.
L’unico che non può partecipare a quella specie di terremoto è Tano che, una sera, vede arrivare Santopirro nella stanza di suo padre, vede suo padre parlare col boss come se lo conoscesse da anni, e lo sente rifiutare un’incredibile offerta di aiuto che in quel momento sarebbe la salvezza. Per Tano è troppo. L’integrità di Libero gli sembra un’assurda ostinazione e il litigio col padre è inevitabile. Tano scappa dall’ospedale e si rifugia da Francesco, l’unico che ha sempre capito tutto.
La deriva di Tano lascia tutti attoniti e increduli. Angela decide di provare a parlargli, a farlo tornare in sé. Tano però sembra impermeabile anche alle parole accorate di lei e allora sua la storia madre Benedetta capisce che è giunto il momento di rompere un giuramento. E raccontare al figlio che un tempo suo padre e Rocco Santopirro erano fratelli di sangue, che insieme avevano intrapreso la carriera criminale, fino al giorno in cui Rocco aveva coinvolto Libero nell’uccisione di un malavitoso rivale.
Libero non aveva sparato, ma di fronte agli occhi del figlio piccolo che aveva assistito alla morte del padre, aveva deciso di cambiare per sempre vita. Aveva fatto una scelta e l’aveva portata fino in fondo. Ora tocca a Tano decidere che tipo di uomo essere.
E l’occasione per Tano viene presto, quando per caso scopre che, alla vigilia del concerto, il braccio destro di Santopirro, con due uomini e Francesco al seguito, hanno avuto l’ordine di dar fuoco al Conservatorio. Non sa, come non lo sa Francesco, che lo scopo dei sicari è anche quello di assassinare Angela, che alla fine ha accettato l’invito di Mattia a tornare a suonare sul serio, a partecipare al concerto, e quindi si trattiene nella scuola fino a tardi, da sola, tutte le sere.
Quando Francesco scopre lo scopo reale dell’incursione, tenta di ribellarsi ma viene messo fuori combattimento da uno dei sicari. E così la vita di Angela, tutte le sue speranze e le sue battaglie ora sono appese a un filo. Un filo che il destino ha messo nelle mani di Tano.

Interpreti e personaggi: Francesca Cavallin (Angela ), Johannes Brandrup (Mattia Stefani), Giordano Franchetti (Tano «violino»), Laura Glavan (Marina «canto»), Fabrizio Traversa (Francesco Santopirro), Franco Trevisi (Satta), Erica Blanc (Virginia Lattanzi), Paola Gassman (Madre di Angela), Vittoria Piancastelli (Marisa «segreteria»), Lucrezia Lante della Rovere (Bianca), Ugo Pagliai (Oreste «violoncello»), Antonio Stornaiolo (Marra «direttore»), Lidia Vitale (Benedetta), Federico Pacifici (Valerio), Manrico Gammarota (Libero), Francesco Foti (Rocco Santopirro), Valentina Corti (Sofia «canto»), Bianca Nappi (Antonia «Madre di Vito»), Pascal Zullino (Domenico), Matteo Basso (Vito «clarinetto»), Esther Elisha (Bedià), Gabriele Lo Giudice (Milvio), Lucas Waldem Zanforlini (Nicola «bidello»), Paolo Romano (Maresciallo Bora), Rosanna Sferrazza (Dindi «piano»), Antonella Bavaro (Madre di Roberto), Mauro Paolo Monopoli (Giacomo «violoncello»), Frank Crudele (Sindaco Davino), Giulio Beranek (Sesmo «fisarmonica»), Paolo De Vita (Luigi), Anna Ferruzzo (Pia), Giusy Frallonardo (Gabriella «Madre di Sofia»)

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Tutta la musica del cuore – Promo

“Tutta la musica del cuore” Prodotto dalla Casanova Multimedia di Luca Barbareschi per Rai Fiction, con il sostegno di Apulia Film Commission. Produttori Rai Fania Petrocchi, Daria Hensemberger. Regia Ambrogio Lo Giudice. Soggetti di serie e di puntata Laura Ippoliti. Sceneggiatura Laura Ippoliti, Francesco Arlanch, Luisa Cotta Ramosino, Andrea Leoni, Andrea Purgatori. Aiuto regista Edoardo Re. Fotografia Gianfilippo Corticelli. Scenografia Emita Frigato. Costumi Francesca Brunori. Casting Loredana Scaramella, Stefano Oddi. Montaggio Mauro Bonanni. Musiche Paolo Vivaldi. Organizzatore generale Antonio Stefanucci. Ufficio stampa Antonio Naselli.

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