Domenica 14 aprile 2013 alle 21.25 torna su Italia 1, dopo una pausa di due settimane, la dodicesima puntata in diretta de “Le Iene Show”, condotta da Ilary Blasi, Teo Mammucari e dalle voci fuori campo della Gialappa’s (Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci).
Tra i numerosi servizi di questo dodicesimo appuntamento: secondo quanto previsto dalla legge a tutti i parlamentari che non vengono rieletti o che hanno deciso di non ricandidarsi deve essere corrisposto un assegno di solidarietà (chiamato anche assegno di fine mandato), paragonabile ad una sorta di liquidazione che spetta a circa 600 ex onorevoli, pari all’80 per cento dell’importo mensile lordo dell’indennità, moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo. È facile intuire come la cifra di cui si parla corrisponda a decine di migliaia di euro.
La Iena Filippo Roma si è recato da alcuni ex onorevoli ai quali ha chiesto se siano disposti o meno a rinunciare all’assegno di solidarietà.
Ecco uno stralcio delle dichiarazioni rilasciate da alcuni ex onorevoli:
Walter Veltroni: «Questo assegno l’hanno preso tutte le generazioni di parlamentari, una dopo l’altra, non voglio fare il primo della classe ma io ho deciso di fare delle cose che farò»
Filippo Roma: «Quindi lei rinuncerà a questi soldi e li devolverà per qualcosa di pubblica utilità?»
Veltroni: «Sì»
Italo Bocchino: «Non me l’hanno dato. Quando me lo danno, faccio una riflessione e glielo dico»
Francesco Rutelli: «Non ti rispondo oggi. È la mia vita, non è la tua»
Giulia Bongiorno: «Ho finito adesso un’arringa e ho da fare. Sto correndo ad un interrogatorio, ci vediamo tra un po’»
Livia Turco: «Non so nulla perché non sono ancora stata convocata. Sono soldi messi da parte che io utilizzerò per aiutare la mia famiglia. Siccome sono soldi da me versati penso che come ogni lavoratore ho diritto ad averli. Non so quant’è, li utilizzerò per aiutare la mia famiglia e non mi vergogno»
Francesco Barbato: «Quell’assegno viene già utilizzato per il movimento dei cittadini, deve servire proprio per la sede, le attività che ci sono, per le persone che sono lì, la rete, il sistema informatico, internet… Ho messo l’assegno a disposizione dei cittadini»
E balzata agli onori della cronaca la notizia di quattro reporter italiani rapiti e liberati in queste ore nel nord della Siria, attualmente considerato tra i paesi più pericolosi al mondo.
Pablo Trincia ha realizzato un reportage sulla guerra civile in Siria e si è recato ad Aleppo, città devastata dai bombardamenti, dove ancora si combatte. La Iena racconta una città assediata da cecchini e guerriglieri, documenta gli scontri e intervista sul fronte alcuni ribelli.
Alcuni giorni fa è stata pubblicata la notizia relativa all’ordinanza con la quale è stato disposto lo sgombero di un centinaio di moduli abitativi provvisori (MAP) entro lunedì 15 aprile. Gli alloggi riguardano il complesso di Cansatessa-San Vittorio e una parte di quelli che si trovano nei villaggi di Arischia e Tempera.
L’ordinanza si è resa necessaria perché le strutture non sembrerebbe sicure per l’incolumità degli assegnatari dei MAP.
La Iena Giulio Golia si è recata sul posto dove ha documentato il disagio e la disperazione delle persone che si vedono costrette ad abbandonare le dimore che li ospitano da quattro anni, dal terremoto dell’aprile 2009.
Luigi Pelazza si occuperà dell’AFOR, l’Azienda Forestale della Regione Calabria. In tutta la Calabria operano circa 6.000 forestali. La Iena si è recata nei comuni di Africo e Samo, dove vengono monitorati diversi punti di ritrovo e da dove i forestali dovrebbero partire verso altre destinazioni per svolgere i loro compiti, che prevedono, tra le altre cose, la deforestazione, la pulizia dei boschi, i controlli e le procedure antincendio nei periodi estivi etc.
In realtà, viene mostrato come alcuni lavoratori, dopo essersi incontrati, permangano in questi punti di ritrovo per diverse ore, limitandosi a bere, mangiare e giocare a carte. Luigi Pelazza chiede spiegazioni al responsabile provinciale AFOR, che non risponde.
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