lunedì 24 marzo 2014

Le due leggi, Elena Sofia Ricci nella storia di una “battaglia” tra la legge del diritto e il senso di umanità

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Martedì 25 e mercoledì 26 marzo alle 21.10 su Rai 1 andrà in onda la miniserie in due puntate Le due leggi, con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni di una integerrima direttrice di banca che, schiacciata dai sensi di colpa dopo il suicidio di un imprenditore al quale aveva rifiutato la concessione di un credito, comincia la sua personale “battaglia”: la difficile conciliazione della legge dettata dal diritto con quella ispirata dal senso di umanità. Per la regia di Luciano Manuzzi.

Tutto ha inizio col suicidio di un imprenditore, Filippo Berdini. L’uomo, disperato perché schiacciato dai debiti, si dà fuoco all’interno della banca che gli ha rifiutato la richiesta di credito. A dirgli di no è stata Adriana Zanardi (Elena Sofia Ricci), ineccepibile direttrice che nel rapporto con i correntisti si attiene scrupolosamente alle regole della banca. Con lucidità e freddezza.

Dopo il suicidio di Berdini ogni sua sicurezza salta. Adriana inizia a capire che l’aspetto umano nelle relazioni di lavoro non può essere oscurato dalle procedure e dai protocolli.

Lo choc per la tragedia e l’inevitabile senso di colpa, portano Adriana a cambiare totalmente il suo approccio verso il lavoro e verso la vita.

Dopo quel drammatico suicidio di cui si sente responsabile, decide, contravvenendo alla legge, di aiutare i clienti in difficoltà trasferendo temporaneamente sui loro conti piccole somme di denaro sottratte a quelli dei più ricchi. Quando verrà identificata quale autrice degli illeciti, sarà lei stessa a denunciarsi alle autorità. Ma a quel punto verrà a scoprire che alcuni esponenti corrotti del suo istituto bancario, utilizzando prodotti finanziari altamente speculativi, avevano effettuato operazioni truffaldine a danno della clientela.

Adriana, comincia così un cammino interiore che la porterà a valutare la propria vita, privata e professionale, alla luce di nuovi parametri, alla ricerca della difficile conciliazione tra la legge, dettata dal diritto, con quella ispirata da un irrinunciabile senso di umanità.

Una storia di fantasia ambientata nell’Italia di oggi, in cui imprese, sistema bancario e famiglie devono affrontare una crisi economica subendo, sempre più spesso, le conseguenze delle condotte fraudolente di soggetti che speculano sulla crisi.

In questo percorso Adriana viene lasciata dal marito, impreparato alla difficile battaglia legale e morale da lei intrapresa. Rischia di compromettere anche il rapporto con la figlia adolescente, improvvisamente catapultata in uno scandalo di cui si parla sui giornali e in tv.

Nel suo cammino di consapevolezza e cambiamento, Adriana incontra però un giovane avvocato, Giacomo Pratelli, che sposa la sua causa e che l’aiuta nella ricerca della verità e di una giustizia più giusta.

Alla fine, riuscirà a conciliare la legge dettata dal diritto con quella dettata dall’irrinunciabile senso di umanità.

Trama prima puntata:

Sposata ad un pubblicitario, Adriana è la direttrice di una filiale di banca in una piccola città di provincia. Con talento e determinazione riesce a far convivere la professione con la dimensione famigliare.
Tra i suoi clienti c’è Berdini, un imprenditore in crisi al quale Adriana nega la concessione di un prestito perché inaffidabile. L’uomo, psicologicamente fragile e disperato per le condizioni in cui versa la sua azienda, si dà fuoco nella capsula del metal detector, sotto gli occhi del vicedirettore Di Renzo e di Adriana, che sin da subito non si considera estranea rispetto a quel gesto tragico e sconvolgente. Al contrario, se ne sente responsabile.
Quando tenta di aiutare la vedova Berdini, scopre che la donna ha già venduto tutto a Gioielli, il più ricco cliente della banca, imprenditore senza scrupoli. Allo stesso tempo prova a sostenere i correntisti in debito con la banca: chiede per loro l’autorizzazione al rilascio di prestiti.
Intanto anche all’interno della famiglia qualcosa è cambiato o, forse, è Adriana ad aver aperto gli occhi sulla realtà. Scopre che il marito l’ha tradita e che la figlia adolescente Camilla le è ostile.
Quando Adriana riceve dalla Direzione centrale il rifiuto ai prestiti richiesti agisce d’istinto: senza informare nessuno sposta temporaneamente somme di denaro da conti correnti con giacenze cospicue e con pochi movimenti ai conti dei clienti in difficoltà, così da coprire il rosso e creare i requisiti per farli accedere al credito.
Viene scoperta dal suo vice e amico Di Renzo, che la invita a smettere prima che sia troppo tardi, poi anche da Gioielli, che scandalizzato pretende l’avvio di un’ispezione interna.
Stranamente, però, nonostante il suo grave comportamento, Adriana non viene licenziata, anzi, i suoi Dirigenti le propongono un patteggiamento che le farebbe evitare un processo e il carcere.
Adriana non ci sta, intuisce che la banca sta tentando di coprire altro e decide di costituirsi.

Trama seconda puntata:

In carcere dopo l’autodenuncia, Adriana riceve la visita del marito e dell’avvocato, il quale illustra a entrambi una linea di difesa basata sull’infermità mentale. Adriana si rifiuta di affidargli l’incarico. Contrariato, Andrea l’accusa di non pensare alle conseguenze sulla loro famiglia.
Quando Adriana incontra il nuovo avvocato, Giacomo Pratelli, non immagina che dietro di lui si nascondano manovre poco chiare di Misiti, suo superiore e mentore, tese a sgonfiare il caso. All’inizio l’avvocato è infatti complice di Misiti, successivamente decide invece di sposare totalmente la causa di Adriana.
In carcere Adriana conosce Katia, condannata per furto. Come lei stessa racconta è stata costretta a rubare per pagare le rate sempre più alte del mutuo. Questa storia porta pian piano Adriana a interrogarsi sui contratti proposti in passato dalla sua banca e sull’atteggiamento ambiguo dei responsabili dell’Istituto di credito.
Uscita dal carcere, Adriana deve confrontarsi con Camilla che provocatoriamente ha iniziato a frequentare un ragazzo molto più grande di lei. E con Andrea, con il quale, dopo un breve periodo di riavvicinamento, il dialogo s’interrompe.
Nel corso della sua difficile indagine, supportata dall’avvocato Pratelli, Adriana cerca di capire in cosa possono essere incappati Berdini, l’imprenditore che si è tolto la vita davanti ai suoi occhi, e Katia. Scopre così che l’accensione dei loro mutui è legata in entrambi i casi alla sottoscrizione di fondi altamente speculativi che in poco tempo ha determinato l’assorbimento di ogni risorsa costringendo Berdini e Katia a svendere i loro beni a gruppi economici interessati, tra i quali Gioielli.
Adriana viene in possesso delle prove che anche Misiti, persona che ha sempre considerato un punto di riferimento, è fra i beneficiari di queste operazioni fraudolente. I responsabili della truffa vengono arrestati, compreso Misiti.
Al processo per appropriazione indebita, Adriana viene condannata con la condizionale. Non ha più al suo fianco il marito: Andrea l’ha lasciata. Ma ci sono Camilla, che ha capito il valore della lunga battaglia della madre, e l’avvocato Pratelli.
È questo il primo atto della nuova vita della nostra protagonista.

Interpreti e personaggi: Elena Sofia Ricci (Adriana), Enrico Ianniello (Andrea), Massimo De Francovich (Misiti), Gaetano Bruno (Giacomo Pratelli), Luigi Petrucci (Di Renzo), Sara D’Amario (Katia), Anna Melato (Giorgia), Augusto Zucchi (Direttore Generale), Maurizio Lastrico (Pierpaolo), Ilaria De Laurentiis (Camilla), Riccardo Zinna (Leccisi), Fabio Bussotti (Serra), Mauro Marchese (Gioielli), Marina Pennafina (Carmela).

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Le due leggi Regia Luciano Manuzzi. Organizzatore Ezio Orita. Direttore Fotografia Fabio Zamarion. Fonico di presa diretta Fulgenzio Ceccon. Montaggio Massimo Quaglia. Scenografia Cinzia Lo Fazio. Musiche Stefano Mainetti - Edizioni musicali RAI TRADE. Costumi Monica Simeone. Trucco Federica Emidi. Parrucco Eleonora Migliaccio. Casting Adriana Sabbatini. Organizzatore generale Mauro Maggioni. Produttore Mario Rossini - RED FILM per RAI FICTION. Produttori RAI Alessandra Ottaviani, Daniela Troncelliti.

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