Da venerdì 14 marzo 2014 alle 21.10 su Canale 5 prende il via la nuova fiction Le mani dentro la città, sei puntate dirette da Alessandro Angelini, con protagonisti Simona Cavallari e Giuseppe Zeno.
La storia - scritta tra gli altri dal vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia Claudio Fava figlio del giornalista Giuseppe ucciso dalla mafia nel 1984 - narra di come la ’ndrangheta spopoli nella Lombardia di oggi e si svolge a Trebbiate, una cittadina dell’hinterland milanese dal nome di fantasia ma simile ai comuni lombardi industrializzati ora in piena crisi economica.
La fiction - prodotta dalla Taodue - costituisce l’ultimo capitolo in ordine cronologico di una serie di storie dell’Italia criminale raccontate dalla casa di produzione: dal Capo dei Capi al Clan dei camorristi, da Squadra Antimafia a Ultimo. Un ultimo grande affresco del Nord Italia e in particolare di Milano, come racconta il produttore Pietro Valsecchi.
La serie segue la linea editoriale Taodue, non omettendo o censurando le realtà, anche quelle più scomode, mostrando nello stesso tempo il lato positivo di chi non si arrende al degrado e al ricatto, non solo i poliziotti ma anche la società civile, gli operai di una fabbrica destinata alla chiusura, un politico onesto che arriverà al sacrificio personale per non cedere al ricatto.
Le vicende dei protagonisti iniziano da Trebbiate, in una storica fabbrica che sta per essere chiusa e che gli operai hanno occupato. Una fabbrica intorno alla quale girano gli interessi della ’ndrangheta e della sua associazione composta da imprenditori, politici e dirigenti pubblici.
Il racconto di come la ’ndrangheta si sia piano piano infiltrata in ogni centro vitale della società e non solo nei traffici illegali. Dall’impresa alla politica, dai mercati ortofrutticoli ai locali pubblici, tutto passa dai suoi canali che, grazie alla capacità di muovere enormi quantità di denaro, riesce a determinare la vita sociale ed economica di un’intera comunità, perfino a trarre profitto dalla crisi economica.
Protagonisti della serie sono la famiglia Marruso, di origini calabresi, che si nascondono dietro un’impresa di ristorazione all’apparenza pulita, ma dalla quale forniscono l’enorme quantità di cocaina che ogni giorno si riversa su Milano e la sua provincia.
Ma proprio grazie alla determinazione dei 200 operai che vogliono difendere il loro posto di lavoro - aiutati dalla polizia - verranno sconvolti gli ingranaggi messi in atto dalla famiglia Marruso.
Sinossi:
Una giovane viene trovata morta alla periferia di Milano.
Viola Mantovani (Simona Cavallari), commissario incaricato delle indagini, e i suoi collaboratori pensano si tratti di una morte per overdose.
Ma l’ispettore di Milano, Michele Benevento (Giuseppe Zeno) la pensa diversamente ed è convinto che dietro l’episodio si nasconda la mano della famiglia Marruso, con cui ha un conto aperto da molti anni. Grazie alla conoscenza dei meccanismi criminali della ’ndrangheta di cui i Marruso rappresentano la famiglia leader a Milano, Benevento, con l’appoggio della Mantovani, ricostruisce le dinamiche di spaccio di cocaina.
Ma l’indagine è complessa e ben presto il traffico di droga apparirà la punta di un iceberg fatto di corruzione e riciclaggio di denaro, che coinvolge le istituzioni e non risparmia il tessuto economico e produttivo milanese rendendo la ricerca della verità sempre più difficile.
Saranno due eventi imprevedibili a cambiare il corso delle indagini.
Interpreti e personaggi: Simona Cavallari (Viola Mantovani), Giuseppe Zeno (Michele Benevento), Giulio Beranek (Fulvio Marruso), Marco Rossetti (Pinuccio Marruso), Massimiliano Gallo (Gabriele Ercolani), Andrea Tidona (Carmine Marruso), Denis Fasolo (Duccio Pinchera), Viola Sartoretto (Giulia Ventura).
[Foto di Antonello & Montesi]
Le mani dentro la città Mediaset presenta una produzione Taodue srl. Prodotto da Pietro Valsecchi. Soggetto di serie Pietro Valsecchi. Story editors Daniele Cesarano, Claudio Fava, Barbara Petronio, Leonardo Valenti. Regia Alessandro Angelini. Direttore della fotografia Nicola Saraval. Scenografia Paola Riviello. Costumi Nicoletta Taranta. Suono in presa diretta Marco Di Biase, Adriano Di Lorenzo. Montaggio Massimo Fiocchi, Chiara Vulla. Casting Elisabetta Curcio. Musiche Andrea Farri. Organizzatore della produzione Luigi Lagrasta, Jacopo Cino. Direttore della produzione Cristiano Di Meo. Organizzatore Taodue Emanuele Emiliani. Direttore editoriale Taodue Giorgio Grignaffini. Responsabile Comunicazione Fiction Laura Marchese. Ufficio stampa Mediaset Silvia Zuccotti.
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