sabato 22 novembre 2014

Report di domenica 23/11/2014: "Il mistero del Monte" di Paolo Mondani, e, "Il tumore assistito" di Bernardo Iovene


Report Milena Gabanelli
Milena Gabanelli - Report

Torna con con la settima puntata Report, domenica 16 novembre 2014 alle 21.45 su Rai 3 con Milena Gabanelli.

Al centro di questo settimo appuntamento con Report in prima serata “Il mistero del Monte” di Paolo Mondani, e, “Il tumore assistito” di Bernardo Iovene.

Il 6 marzo 2013 muore, cadendo dalla finestra del suo ufficio, David Rossi, capo della comunicazione del Monte dei Paschi di Siena. La Procura di Siena apre immediatamente un’inchiesta per istigazione al suicidio, archiviata un anno dopo.

La moglie di David Rossi non crede alla volontarietà del gesto e sono molti i dubbi che Report passa in rassegna, dalla dinamica della caduta alle forti pressioni che stava vivendo il marito, sino ai particolari della perizia legale e alle “stranezze” accadute nei minuti seguenti la morte di Rossi.

La banca più antica del mondo è stata travolta da uno scandalo finanziario senza precedenti. Dall’acquisto di Antonveneta, nel novembre del 2007, una serie di operazioni spericolate portano l’istituto senese sull’orlo del tracollo. Il cosiddetto Sistema Siena, una rete a maglie fitte costituita da politica, finanza, istituzioni e massoneria, che per anni ha governato la città, si è sgretolato. La magistratura di Milano e Siena indaga. A finire sotto inchiesta sono gli ex vertici del Monte dei Paschi. Ma Banca d’Italia e Consob che dovevano controllare la regolarità delle operazioni sui derivati, poi rivelatisi disastrosi, sapevano che fine stava facendo la banca. Come sapevano delle condizioni disastrose dei conti di Antonveneta, comprata da Giuseppe Mussari a un costo esorbitante. Mentre lo scorso ottobre la Banca Centrale Europea boccia agli stress test il Monte dei Paschi, dichiarandolo la peggior banca europea.

A seguire, due realtà che possono essere prese ad esempio.

Luigi è morto il 23 settembre con un tumore osseo, aveva 15 anni. Giancarlo, 70 anni, si sta curando un tumore alle vie biliari, Giampiero al polmone e così Bruno, Bianca: sono 4300 le persone che hanno scelto di farsi curare e assistere dalla Fondazione Ant Italia Onlus. A domicilio e a prendersi in carico tutta la famiglia è un’equipe formata da medico, infermieri, fisioterapista, nutrizionista.

Ma l’equipe dell’Ant mette a disposizione anche il servizio igiene per chi è allettato e lo psicologo per i familiari che lo richiedono, anche dopo la morte. Poi ci sono i volontari che fanno compagnia oltre che al malato anche ai familiari, e quelli più anziani li portano addirittura a passeggio e li accompagnano a fare la spesa. È un’assistenza a 360 gradi coperta da 400 professionisti retribuiti e da 1800 volontari, e chiunque l’ha ricevuta è rimasto stupito dalla qualità del servizio ma anche dall’umanità degli operatori.

La filosofia alla base dell’assistenza dell’Ant è l’Eubiosia: la vita in dignità fino all’ultimo respiro.
L’Ant riesce a raccogliere 22 milioni di euro l’anno, solo il 18% sono fondi pubblici grazie a convenzioni stipulate con le Asl di 9 regioni italiane, il resto viene da contributi volontari. Come di contributi volontari sopravvive Bimbo Tu, l’associazione che assiste, all’interno dell’Ospedale Bellaria di Bologna, i bambini che devono essere sottoposti ad un intervento di asportazione del tumore cerebrale. L’associazione si preoccupa di far trascorrere al bambino e alla famiglia il periodo di degenza con attività ludiche e didattiche. Con i fondi che ricevono, hanno anche acquistato preziosi macchinari di precisione che permettono di intervenire chirurgicamente senza creare danni al cervello.

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