giovedì 16 luglio 2015

La Grande Storia, nella terza puntata di venerdì 17/7/2015: Ventennio segreto, gli amori proibiti, i denari e la bella principessa

La Grande Storia
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Venerdì 17 luglio alle 21.15 su Rai3 andrà in onda la terza puntata della 18ª edizione de “La Grande Storia”, otto nuovi appuntamenti in prima serata con il racconto della storia del Novecento – e non solo – attraverso i suoi protagonisti, i fatti, le tragedie e i tanti momenti di progresso e di sviluppo commentati da Paolo Mieli.

“La Grande Storia” di venerdì 17 luglio, proporrà una puntata del titolo “Ventennio segreto- Gli amori proibiti, i denari e la bella principessa”. Un appuntamento del programma con degli aspetti poco noti del Ventennio fascista, introdotti e commentati da Paolo Mieli.

Chi lo avrebbe mai detto che la dittatura fascista fondasse il suo potere non solo sulla abolizione della libertà di stampa e sulla repressione poliziesca ma addirittura sul controllo capillare della vita sessuale degli italiani?

La trasmissione proporrà un documentario dedicato a uno degli aspetti meno noti del Ventennio: “Gli amori proibiti” di Enzo Antonio Cicchino.

L’OVRA ha spie nei bordelli, alberghi, palazzi, tra collaboratori ed amici dei gerarchi. Il letto è il campo di battaglia preferito per eliminare avversari. Un ventennio di ricatti: gerarca contro gerarca, amante contro amante. E l’accusa di omosessualità come arma politica. Una vera macchina del fango che sporcherà addirittura anche due forse troppo solerti segretari del partito come Augusto Turati e Giovanni Giuriati.

Ma è anche il Principe Umberto ad essere tacciato della più vergognosa, durante il fascismo, accusa: l’omofilia.

Ma si racconterà anche di soldi. “I denari”, secondo documentario della serata, sempre di Enzo Antonio Cicchino, vuol sfatare un luogo comune: ovvero che il Fascismo è stata sì una dittatura, ma che almeno i fascisti non hanno mai rubato. Invece non è così.

Mussolini non fa in tempo a prendere il potere che la corruzione già dilaga: speculazioni, truffe, arricchimenti improvvisi, carriere strepitose e inspiegabili. Gerarchi, generali, la figlia Edda e il genero Galeazzo Ciano, fino a Mussolini stesso: nessuno sembra rimanerne immune.

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