A partire da domenica 18 aprile per otto settimane Italia 1 ripropone il reality “La Pupa e il Secchione – Il ritorno” condotto da Enrico Papi e Paola Barale.
La formula del programma rimane invariata: Sette geni dello studio, dell’impegno e della cultura dovranno convivere con sette belle ragazze che pensano soltanto alla mondanità, all’aspetto fisico e al look.
Verranno formate sette coppie, le “Pupe” dovranno far diventare i propri compagni più attenti alla moda, alla cura del corpo e disinibiti con il gentil sesso, mentre i “Cervelloni” dovranno trasformare le loro compagne in intellettuali culturalmente impegnate.
I concorrenti conviveranno in una splendida villa dagli arredamenti vintage anni settanta e dovranno cimentarsi in alcune prove che li porteranno a imparare ognuno le nozioni dell’altra categoria. Oltre alle prove di cultura generale, di corteggiamento, di logica, eleganza ecc. Per la prima volta ci sarà una prova di filosofia intitolata appunto “La pupa filosofale”.
A vincere il reality sarà la coppia che avrà saputo trasferire l’un l’altra il maggior numero delle proprie peculiarità.
A decidere chi non potrà proseguire nel gioco sarà una giuria formata in egual misura da rappresentanti estimatori e detrattori di entrambe le categorie.
A partire da domenica 25 aprile partirà il programma “Mai dire Pupa e Secchione” con l’ironia irriverente della Gialappa’s Band.
Dopo il salto le schede delle “Pupe” e dei “Secchioni”
Le Pupe:
Pasqualina Sanna, 19 anni, la sua vita è fatta di “aperitivi, serate in discoteca, svegliarmi tardi la mattina e non fare nulla, in casa e nella vita in generale”. Crede che l'immagine sia ‘tutto' in questa società e, al massimo, si può 'concedere' di leggere una notizia su internet. Elena Morali, 20 anni, non riuscirebbe a vivere senza il suo parrucchiere, si descrive “svampita e permalosa” e la cultura la “annoia”. Francesca Lukasik, 23 anni, definisce l'amore “un panino con la nutella che ogni tanto mi concedo” e che non legge i quotidiani perché “la carta mi sporca le mani e me le secca”. Maria Teresa Lombardo, 20 anni, adora i massaggi “quando me ne fanno uno vorrei fermare il tempo”, non si dedica all'istruzione perché non crede che “sapere qualcosa di tutto aiuti più di tanto” e non si informa, tanto “se succede qualcosa di grave me ne accorgo, perché sento i vecchietti parlarne alla fermata del bus o c'è mia mamma che lo racconta”. Monica Ricchetti, 23 anni, sogna di diventare “manager di se stessa, come Paris Hilton”, vive la cura del corpo come un “lavoro” e sui quotidiani legge solo l'oroscopo. Ludovica Leoni, 28 anni, si ritiene un po' “snob”, dedica a se stessa buona parte della giornata, non potrebbe mai fare a meno di “tacchi e specchi” e come “compagna di shopping” vorrebbe una carta di credito illimitata. Florina Marincea, 26 anni, che pensa che la cultura sia “una cosa per vecchi” e che le mostre siano “troppe cose esposte senza senso”.
I Secchioni:
Luca Tassinari, 25 anni, laureato in Matematica alla Normale di Pisa, al liceo è stato per tre anni di seguito vincitore delle Olimpiadi di Matematica. Andrea Corteggi, industrial designer, sogna di progettare automobili (la sua ambizione più grande è realizzare un'auto che porti il suo nome) ma la cosa più trasgressiva che ha fatto è un bagno al mare di notte. Roberto Cavazzoni, 33 anni, ricercatore elettronico e inventore. Ha scoperto un rivoluzionario sistema di compensazione per filtri elettronici ma non ha mai baciato una ragazza e non gli piace uscire: per farlo, qualche volta, aspetta “l’estate”, la sua trasgressione più grande è aver fatto finta di fumare per attirare l'attenzione. Valerio De Camillis, 27 anni, socio del Mensa e una laurea in Informatica, non è un amante delle uscite: la sera dopo cena gli “viene sonno”, e non ha neanche la tv. Fulvio De Giovanni, 27 anni, laureato in ingegneria informatica, “perfezionista e presuntuoso” (ogni tanto si diverte a prendere in giro le persone con una cultura inferiore alla sua), non ama la vita mondana e le discoteche, luoghi in cui “si balla in maniera convulsa e non si possono neppure scambiare quattro chiacchiere”. Luca Garagozzo, 29 anni. Laureato in chimica, una passione che nasce quando, da bambino, sfogliava i libri della madre, farmacista. Si diletta suonando la chitarra e dipingendo a olio su tela, il suo motto è: “Chemistry is life and Life is Chemistry”. Federico Bianco, 26 anni, impegnato nella scrittura della tesi per la laurea specialistica in Scienze della Comunicazione, si descrive come “un testardo che spesso discute per questioni di principio” e, quindi, al primo approccio, tende ad essere “distaccato, risultando arrogante, freddo o burbero”, compra vestiti “una o due volte l'anno”, sempre senza andare oltre gli scaffali di jeans e magliette (al massimo, si concede una camicia per le occasioni formali).
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