Lunedì 11 e martedì 12 aprile alle 21.10 su Rai 1 andrà in onda la miniserie ispirata al celebre romanzo di Fruttero e Lucentini, autentico capolavoro del giallo italiano, “La donna della domenica”.
Con Giampaolo Morelli nel ruolo del commissario Santamaria e Andrea Osvárt nei panni di Anna Carla Dosio. Nel cast anche Franco Castellano, che interpreta l’architetto Garrone, assassinato brutalmente dando inizio alle indagini. La regia è affidata a Giulio Base.
La serie nasce dall’ambizioso progetto di riprendere a distanza di tanti anni uno dei grandi romanzi del ’900, considerato il capostipite del giallo italiano pubblicato nel 1972, facendo rivivere in Tv il film omonimo diretto da Luigi Comencini uscito nelle sale nel 1975 con interpreti principali Marcello Mastroianni nel ruolo del commissario Santamaria; Jacqueline Bisset in quelli di Anna Carla Dosio; Jean-Louis Trintignant, Massimo Campi; Aldo Reggiani, Lello Riviera e Pino Caruso, vicecommissario De Palma.
La storia si svolge nel 1973 a Torino, dove esisteva ancora una netta divisione tra il ceto imprenditoriale e quello operaio. Nel suo studio viene ritrovato il cadavere dell’architetto Garrone, personaggio squallido che vive di ricatti e piccoli imbrogli, ucciso con un fallo di pietra.
Il commissario Santamaria inizia subito le indagini che coinvolgono, tra i numerosi sospettati, Anna Carla Dosio, perché ha scritto una lettere al suo amico Massimo Campi (Roberto Zibetti) nella quale afferma l’intenzione di uccidere Garrone.
I due amici sostengono trattarsi solo di un gioco, uno scherzo, ma il commissario Santamaria non gli crede e con l’aiuto del vicecommissario De Palma (Ninni Bruschetta) continua ad indagare su di loro scoprendo tra l’altro l’omosessualità di Campi e la sua relazione con l’impiegato comunale Lello Riviera (Fabrizio Bucci).
Le indagini saranno molto complesse, con numerosi colpi di scena e con il nostro commissario che presto si innamorerà della misteriosa dark lady Anna Carla, oggetto proibito dei suoi desideri, trovandosi a dover scegliere tra il senso del dovere, che gli impone giustizia anche nei confronti di un uomo meschino come Garrone e la passione per Anna Carla.
Alla fine scoprirà chi è l’assassino muovendosi negli ambienti della “bassa società” torinese, la piccola borghesia e nei luoghi del capoluogo piemontese come: il Balon, mercato delle pulci, le antiche ville della collina e le gallerie d’arte dove quando capita vengono vendute anche opere false.
Con i poliziotti venuti dal Sud che lavorano tra la nostalgia del sole, dei sapori e dei colori del mezzogiorno e le molte incomprensioni e diffidenze dei torinesi.
In un mondo fatto di piccole paure degli impiegati comunali che si scontra con i milionari dell’epoca, talmente annoiati, stufi, raffinati e depressi da non riuscire a trovare un equilibrio esistenziale.
E proprio per la paura di perdere tutti i propri beni e la propria identità sociale viene commesso il delitto, dimostrando quanto poco basti a portare il più insospettabile individuo a diventare un assassino, facendo venire a galla le sue pulsioni più violente.
Interpreti e personaggi: Andrea Osvárt (Anna Carla Dosio), Giampaolo Morelli (Commissario Santamaria), Ninni Bruschetta (Vicecommissario De Palma), Fabrizio Bucci (Lello Riviera), Giuseppe Antignati (Vittorio Dosio), Roberto Zibetti (Massimo Campi), Sergio Friscia (Agente Nicosia), Franco Castellano (Architetto Garrone), Laura Curino (Ines Tabusso), Paola Rota (Virginia Tabusso), Sara Tommasi (Dalia), Giorgio Molino (Geometra Bauchiero), Francesco Rossini (Professor Bonetto), Mario Zucca (Vollero), Celio Teco (Monsignor Passalacqua), Roberto Accornero (Vice Questore Picco), Davide Lorino (Pautasso), Gabriele Vacis (Signor Mattei).
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“La donna della domenica” Regia Giulio Base. Soggetto e sceneggiatura Furio Scarpelli, Graziano Diana, Giancarlo De Cataldo, Giacomo Scarpelli. Ispirato all'omonimo romanzo di Carlo Fruttero e Franco Lucentini (Mondadori Editore). Responsabile editoriale Andrea Rizzoli. Organizzatore generale Mauro Maggioni. Direttore di produzione Andrea Tavani. Responsabile di edizione Simone Mascherini. Direttore della fotografia Giovanni Galasso. Scenografo Cristina Onori. Musiche composte orchestrate e dirette da Andrea Morricone. Costumista Liliana Sotira. Gli abiti della signora Osvárt sono stati realizzati dalla Maison Gattinoni. Fonico Brando Mosca. Montatore Michele Sblendorio. Produttore Rai Fania Petrocchi.
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