domenica 2 giugno 2013

Greta Manuzi - la rivelazione di Amici 2013

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Ieri sera è andata in onda l’ultima puntata del talent Amici 2013, uno spettacolo straordinario condotto come sempre dalla sua ideatrice Maria De Filippi che ha incoronato vincitore Moreno Donadoni.

Tra le bellissime esibizioni della serata, una ha brillato di luce propria fin dall’inizio: quella di Greta Manuzi. Autentica rivelazione di questa coinvolgente edizione del talent show più seguito d’Italia mostrando una padronanza del palco e un controllo vocale incredibile, dimostrando anche a chi non credeva nelle sue doti di essere una bravissima cantante.

Una grande voce, una grande interprete, una straordinaria sensibilità messa a disposizione di un grande talento. Questa è Greta. Una autentica scoperta di “Amici 12” che ha saputo costruire di settimana in settimana la sua ascesa e la sua vittoria personale.

Ha dovuto combattere Greta, sembra quasi sia scritto nel suo destino, ma ha saputo conquistare tutti con il suo incredibile timbro che non perde armoniche dalle note più basse fino alle alte, mostrando una personalità vocale forte, nuova, riconoscibile. Un timbro che in alcune occasioni raggiunge un suono straordinario. Inconfondibile.

Un grande potenziale che all’inizio ha avuto non poche difficoltà mostrandosi ancora acerbo, ma che ha sorpreso con un grandissimo salto di qualità nelle sfide del Serale. Forse ancora un po’ incostante ma i diamanti grezzi si vedono fin da subito.

Greta è nata per cantare, è nata per stupire, regalando emozioni sempre nuove ad ogni esibizione; emozioni capaci di prenderti nell’anima, di colpirti al cuore, che scuotono l’intero corpo, facendo quasi male. Quel “dolore nella musica” che cantava il grande Lucio Dalla nella splendida “Caruso”.

Un dolore che colpisce allo stomaco e regala il piacere di ascoltare una voce graffiata e straordinaria, una voce che mi ha personalmente conquistato fin dal primo ascolto nei provini, una luce che brilla nonostante quei momenti di alti e bassi dovuti alla grande sensibilità di Greta, una sensibilità che in alcune occasioni la fa quasi sragionare e interrogarsi su mille problemi che in fondo, quando si lascia andare, sono inesistenti.

Profondamente insicura e deconcentrata all’inizio del suo percorso, ha saputo riprendersi durante il Serale tirando fuori quella grinta che le ha fatto conquistare meritatamente il secondo posto nella finale.

C’è ancora tanto da lavorare, ma lei ne è perfettamente consapevole e questa sua insicurezza l’ha resa ancora più simpatica al pubblico, facendole togliere anche la soddisfazione del riscatto dalla bocciatura ai provini di “X Factor”.

Ma Greta è tenace e caparbia, ha saputo rialzarsi e andare avanti con la sua immensa espressività, lasciandosi andare ai sentimenti, all’emozione che coinvolge il pubblico talmente tanto da ricevere una standing ovation e una stretta di mano da Gabry Ponte.

Le lezioni del maestro Pino Perris sono servite. È bravo il maestro Perris, è riuscito a tirare fuori, in 2 mesi di lezioni, quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: la maturità di una cantante professionista.

Ma quello che fa grande Greta è che ancora ci sono immensi margini di miglioramento e non posso immaginare cosa potrebbe diventare quella voce incredibile andando avanti con le lezioni di canto e soprattutto quando acquisterà quella fiducia in sé stessa che ancora non ha trovato del tutto.

Greta ha tutte le carte in regola per brillare nel panorama discografico italiano, per salire con il suo talento gli scalini del successo. Non è facile quel mondo ma è sicuro che sentiremo parlare di lei molto a lungo.

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