lunedì 9 dicembre 2013

Una famiglia - su canale 5 la miniserie che ha conquistato la Germania sulla dinastia degli Adlon

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Martedì 10 e venerdì 13 dicembre 2013 alle 21.10 su Canale 5 arriva la miniserie che ha conquistato la Germania “Una famiglia”, che narra le vicende di quattro generazioni degli Adlon, antica dinastia di Berlino che ha gestito e trasformato in simbolo l’omonimo hotel ancora presente nel centro della capitale tedesca, nella celebre via Unter Den Linden.

La miniserie, il cui titolo originale è “Das Adlon. Eine Familiensaga”, è andata in onda lo scorso gennaio sulla rete ZDF con un notevole successo di pubblico e con ascolti superiori agli 8 milioni di telespettatori in ognuna delle tre puntate trasmesse e sfiorando il 26% di share nell’ultima; battendo il dating show campione d’ascolti in onda su RTL “Bachelor”. Mentre Canale 5 manderà in onda la miniserie in due prime serate.

La storia si svolge nell’arco temporale che va dalla nascita dell’hotel Adlon nel 1907, alla distruzione nel 1945, alla demolizione definitiva nel 1984, fino alla ricostruzione e riapertura nel 1997, raccontando le diverse epoche della storia tedesca: dall’Impero alla Prima Guerra Mondiale, dal periodo d’oro degli anni ’20 al nazionalsocialismo, dalla Seconda Guerra Mondiale al dopoguerra, fino alla Repubblica Democratica Tedesca.

La regia della serie è di Uli Edel, che ricordiamo per avere diretto “Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” nel 1981, “Body of Evidence - Il corpo del reato” nel 1993 e “La banda Baader Meinhof” nel 2008, candidato ai Premi Oscar 2009 come miglior film straniero.

La miniserie, in un misto tra realtà e fantasia, racconta amori, passioni, lotte, successi e delusioni di quasi un secolo della saga della famiglia Adlon, narrando sullo sfondo i principali avvenimenti storici del ’900.

Gli scandali, le storie d’amore, i contrasti politici e i malintesi ruotano sullo sfondo di una nazione in continuo cambiamento e tra le mura di un hotel che ha avuto l’onore di ospitare personaggi del calibro di Charlie Chaplin, Renato Caruso, Albert Einstein, John Davison Rockefeller, Franklin Delano Roosevelt, Herbert Hoover, situato ancora oggi nella via Unter Den Linden, di fronte alle ambasciate americana e francese, e fa parte della catena Kempinski. Una camera doppia all’Adlon può costare fino a 1.200 euro a notte.

Tra le figure storiche che la miniserie ha scelto di portare in scena compaiono Billy Wilder e Josephine Baker.

È da una finestra dell’hotel Adlon che nel 2002 Michael Jackson ha esposto il figlio Blanket col rischio di farlo cadere, scatenando le critiche di stampa e opinione pubblica.

Nella miniserie sono stati coinvolti 103 attori e oltre 2.000 comparse.

Evelyn Roll, giornalista del “Süddeutsche Zeitung” e biografa ufficiale di Angela Merkel, ha scritto a proposito della miniserie: «Poesia e verità... Un grande racconto».

Trama

Siamo nel 1997, la novantatreenne Sonja Schadt inizia a narrare le vicende della sua famiglia, legate strettamente con quelle dell’Adlon, un lussuoso albergo di Berlino fondato da Lorenz Adlon, amico di Gustaf Schadt.
Dopo una notte d’amore passata con il figlio dell’autista, Friedrich Loewe, Alma, figlia di Gustaf e Ottilie Schadt, rimane incinta e la madre, per evitare lo scandalo, decide di crescere Sonja come sua figlia.
Dopo essersi rifiutata di sposare l’ufficiale Siegfried von Tennen, Alma fugge in America, mentre Friedrich diventa un portiere dell’hotel Adlon. Sarà solo sul letto di morte, dopo la Prima Guerra Mondiale e la Rivoluzione di Berlino, che Gustaf racconterà a Sonja tutta la verità.
Alma torna in Germania per il funerale del padre e si ricongiunge alla figlia, ma decide di tornare in America, mentre Sonja si trasferisce in un appartamento all’Adlon, dove s’innamora del pianista ebreo e giornalista Julian Zimmermann.
Alcuni anni dopo, nel 1921, Lorenz Adlon muore investito da un camion e il figlio Louis prende le redini dell’hotel insieme alla seconda moglie Hedda Berger: sarà quello il periodo in cui l’albergo vivrà il suo massimo splendore.
Intanto Sonja inizia una carriera nelle trasmissioni perdendo di vista Julian, finché non viene invitata al matrimonio di lui con l’attrice Tamara Lieberkoff, dalla quale divorzierà successivamente negli anni Trenta per stare con Sonja, lasciando anche la figlia, Anna-Maria.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale Louis muore per un attacco cardiaco e i russi occupano l’Adlon, nel frattempo diventato un ospedale. Lo stabile viene in gran parte distrutto da un incendio, nel quale muore il padre di Sonja. Inoltre la donna scopre che Julian, scomparso da anni, si trova in Israele, dove si è sposato e ha due figlie: i due si riconciliano, ma lui ritorna comunque in Israele, mentre Sonja continuerà a gestire l’hotel fino alla chiusura nel 1970, per poi trasferirsi dalla madre a Long Island.

Interpreti e personaggi: Heino Ferch (Luis Adlon), Josefine Preuß (Sonja Schadt), Marie Bäumer (Hedda Adlon), Burghart Klaußner (Lorenz Adlon), Anja Kling (Alma Schadt), Wotan Wilke Möhring (Friedrich Loewe), Christiane Paul (Undine Adams), Johann von Bülow (Sebastian von Tennen), Nora von Waldstätten (Tamara Lieberkopf), Thelma Buabeng (Galla), Katharina Wackernagel (Margarete Loewe), Ken Duken (Julian Zimmermann), Jonathan Dümcke (Peter), Maria Hengge (imperatrice), Sunnyi Melles (Ottilie Schadt), Lucas Reiber (Raphael), Eva Maria Salcher (Tilly Adlon), Thomas Thieme (Gustaf Schadt), Jürgen Vogel (Siegfried von Tennen), Norbert Hinzmann (Sowjetischer Leutnant), Verena Jasch (Dame Caruso), Daniel Kamen (poliziotto), Maria Ehrich (Alma Schadt adolescente), Rosemarie Fendel (Sonja Schadt anziana), Nona Maaß (Sonja Schadt bambina), Alexander Becht (Siegfried von Tennen adolescente), Kai Malina (Friedrich Loewe adolescente), Waléra Kanischtscheff (ufficiale sovietico), Holger Liedtke (Goebbels).

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“Una famiglia” Regia Uli Edel. Sceneggiatura Rodica Döhnert. Fotografia Irene Piel. Montaggio Hanno Lentz. Musiche Marco Meister, Robert Meister, Bernd Wefelmeyer. Scenografia Jérôme Latour. Costumi Dorothée Kriener. Effetti speciali Jens Döldissen. Produttore Oliver Berben. Produttore esecutivo Sarah Kirkegaard. Casa di produzione ZDF Moovie.

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