lunedì 31 marzo 2014

Una buona stagione, su Rai 1 le vicende della famiglia Peruzzi tra vino e misteri

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Da martedì 1 aprile 2014 alle 21.10 su Rai 1 prende il via una nuova fiction dal titolo Una buona stagione, sei puntate con protagonisti Jean Sorel, Ottavia Piccolo, Alessandro Bertolucci, Riccardo Dal Moro, Marina Giulia Cavalli, Ivano Marescotti e con la partecipazione straordinaria di Luisa Ranieri, per la regia di Gianni Lepre - Fabio Jephcott.

Al centro della storia ci sono le vicende della famiglia Peruzzi, da sempre stimati viticoltori i quali cercano di fare quel salto di qualità, portando il loro vino nell’Olimpo dell’enologia e del mercato mondiale.

Il loro sogno, però, incontrerà un bel po’ di difficoltà e i membri della famiglia Peruzzi si troveranno di fronte ad una serie di ostacoli, peripezie e misteri da affrontare. Marco, per esempio, il più piccolo della famiglia decide di lasciare la sua famiglia dopo la morte del padre, scomparendo per ben 10 anni.

La famiglia, inoltre, dovrà affrontare un periodo di ristrettezze economiche che li porterà ad un passo dal fallimento. A rendere la situazione ancora più complicata sarà una donna che i Peruzzi credono loro “alleata”: in realtà questa donna nutre un forte sentimento di vendetta nei confronti della famiglia Peruzzi e farà di tutto per rendere la loro vita un inferno.

La storia

Quando Andrea Masci torna a Mezzocorona, dopo dieci anni di assenza e di silenzio, niente è più come prima.

L’azienda vitivinicola di famiglia, la tenuta Santangelo che era stata lustro e orgoglio del paese, è, ora, sull’orlo del fallimento.

Emma, la madre di Andrea, amministratrice e proprietaria della tenuta, farebbe di tutto pur di non privarsi della terra che, da sempre, appartiene alla sua famiglia.

Ma, purtroppo, non sembra esservi altra scelta che vendere alla Meinar, una finanziaria guidata da Olga Von Brurer, volitiva e misteriosa donna d’affari tedesca.

Se si è arrivati a tanto è solo perché Emma, in quei dieci anni, sostenuta dall’amore e dalla vicinanza di suo marito Michel, ha inseguito il sogno di Riccardo, suo figlio, morto in un incidente poco prima che Andrea facesse perdere le sue tracce: creare un vino unico, partendo da un antico e raro vitigno di teroldego. E questo ha decretato, di fatto, la rovina dell’azienda.

A nulla sono servite le parole di Neri, l’anziano e saggio agronomo della tenuta né le proteste di Jacopo, il primogenito, rimasto lì, accanto a lei: Emma, vittima di quel dolore antico, non ha voluto sentire ragioni.

E non ha voluto sentire ragioni neppure Silvia, la giovane moglie di Riccardo che, poco dopo la morte di suo marito, ha scoperto di aspettare un bambino.

Per dieci anni, schiacciata dal peso di quel lutto, ha rinunciato alla propria vita, in nome dell’amore per Paolo, suo figlio, la sua unica gioia. Il ritorno di Andrea e la sua decisione di negare la propria firma per la vendita si abbatte sulla famiglia con la forza di uno tsunami, sconvolgendone i già precari equilibri.

Emma, nonostante in cuor suo sia gonfia di gioia per il ritorno di Andrea, non riesce a perdonargli di essere fuggito via, proprio nel momento in cui la sua famiglia aveva più bisogno di lui.

Jacopo, divenuto nel frattempo sindaco del paese e primo fautore della vendita, teme che la decisione di Andrea possa minare la sua carriera politica ed il futuro delle sue due figlie e di sua moglie Bianca. Timore che, purtroppo, si dimostra assolutamente fondato.

Ed è per questo che decide di stringere un patto scellerato con Olga Von Brurer e di diventare suo complice, schierandosi segretamente contro i suoi genitori e suo fratello.

Ma chi, più di tutti, sembra essere sconvolta da quel ritorno, è Silvia. L’arrivo di Andrea risveglia in lei l’ombra di un fantasma troppo grande per essere confessato. Una colpa che hanno covato, in silenzio, per dieci anni.

Un amore negato che riverbera nell’innocenza di Paolo che, sin da subito, si lega ad Andrea, quasi fosse suo padre. E Andrea potrebbe davvero esserlo, suo padre.

Per riscattarsi dal peso di quella colpa, Andrea decide di salvare la tenuta e portare a termine il sogno di suo fratello Riccardo: creare un vino unico e nobile. Quel vino che sua madre non è riuscita a fare.

Per farlo, dovrà lottare contro la cieca determinazione di Olga Von Brurer che, sospinta dal desiderio di vendetta per un torto antico e dimenticato, è pronta a tutto pur di impadronirsi della tenuta Santangelo.

Ma, soprattutto, dovrà trovare la forza di guardare negli occhi i propri demoni e confessare la verità, rischiando di perdere ogni cosa. Anche l’amore di sua madre. E quello di Paolo. Ma, Andrea, sa di non avere altra scelta.

I personaggi

Andrea Masci - Fisico scolpito, sguardo profondo ma sfuggente, quell’innato fascino che sanno avere le persone tormentate, Andrea è un bello consapevole di esserlo. Ma che non fa nulla per esserlo. Ha rinnegato il suo passato, per dieci anni, senza rifiutarlo. Fuggito dopo la morte di suo fratello, dopo la richiesta di suo madre di farsi carico dell’azienda di famiglia. E ora, tornato dopo dieci anni, per impedire la vendita dell’azienda di famiglia, dovrà fare i conti con un segreto pesante e inconfessabile che ha schiacciato la sua anima. È arrivato il momento, per Andrea, di iniziare una nuova vita che affonda le radici nel passato. Di riallacciare i fili spezzati con la sua famiglia e portare avanti il sogno di suo fratello Riccardo: produrre un vino unico. Ma, per farlo, Andrea dovrà affrontare il suo più grande fantasma: l’amore per Silvia, la vedova di suo fratello.

Silvia Ferrari - Due sono gli eventi che hanno profondamente segnato la sua vita: la morte di suo marito Riccardo e la nascita di Paolo. Perché, dietro a quella morte ed a quella rinascita, ha sempre intravisto il fantasma della propria colpa. E il ritorno di Andrea travolge tutte le effimere certezze che si è costruita in quei dieci anni, distruggendo la corazza indossata per proteggersi dal demone del rimorso. Solo dopo un lungo e doloroso percorso di negazione, Silvia capirà che il futuro vale molto più di una colpa nascosta nel passato. E accetterà l’evidenza: la sua vita è con Andrea. Il padre di sua figlia? Non lo sapremo mai.

Emma Santangelo - Moglie, madre, nonna e vera anima della Santangelo, Emma ha l’animo segnato da quel lutto che, dieci anni prima, gli ha portato via due figli. Riccardo, morto in quel terribile incidente e Andrea, fuggito via da un giorno all’altro, senza un apparente motivo, senza una spiegazione. Negli anni, Emma ha lottato con i propri fantasmi, cercando di materializzare il sogno di Riccardo: creare un vino di eccellenza. Il ritorno di Andrea sarà per lei fonte di gioia ma anche occasione e necessità di confrontarsi con un rimosso che avrebbe voluto dimenticare. Non sarà facile, per Emma, confrontarsi con i limiti delle proprie scelte. Con gli errori che hanno portato la Santangelo sull’orlo di un fallimento tanto da dover essere venduta alla Meinar, una finanziaria tedesca. Dovrà confrontarsi, soprattutto, con suo figlio, Andrea, forte e determinato come e più di lei… e con il segreto che quel figlio custodisce, nel proprio passato. Non sarà facile, no. Ma necessario.

Michele Masci - Marito di Emma e medico in pensione, Michele è l’unico argine capace di frenare e domare quel fiume in piena che è sua moglie. Possiede la forza della calma e della dolcezza, Michele ma cova in sé una determinazione e una caparbia che nulla hanno da invidiare a quella di Emma. Anche lui, come sua moglie, ha sofferto profondamente per la perdita di suo figlio, Riccardo e per la fuga di Andrea. Ma ha saputo domare la sofferenza, viverla in silenzio pur di non smettere di essere quel punto di riferimento imprescindibile per sua moglie e per tutta la famiglia. E sarà proprio Michele con la sua presenza discreta ma determinante a dare la forza ad Andrea di combattere contro tutto e tutti, pur di coronare i suoi sogni.

Paolo Masci - Figlio di Silvia, è un bambino di nove anni intelligente e molto sensibile. Adora il disegno e le vigne che circondano la tenuta. Perché, in esse, vede l’immagine del padre che non ha mai conosciuto, Riccardo. Amante della musica, come suo zio Andrea, con lui condivide anche gli occhi del colore del mare e quell’ombra di malinconia nello sguardo che sanno di pensieri lontani e più grandi di lui. Forse, anche per questo, stringerà con suo zio un legame speciale che Silvia, inspiegabilmente, almeno all’apparenza, cercherà di ostacolare. Ma Andrea è davvero suo zio?

Note di regia di Gianni Lepre

Le montagne del Trentino e le vallate dell’Adige costituiscono l’autentico cuore pulsante di questo racconto alla cui origine c’è una colpa tenuta nascosta per anni e le cui conseguenze minano il destino di quella che un tempo fu una gloriosa tenuta vinicola: la Sant’Angelo.

Il nostro racconto si sviluppa, denso di colpi di scena, animato dalla pressante ricerca di produrre un vino unico. Un vino migliore di tutti gli altri, il vino finalmente frutto di una buona stagione dopo tante “cattive”.

Proprio il dover riscattarsi dal peso di una grande colpa spinge Andrea, il figlio più giovane, a ritornare in famiglia dopo dieci anni passati all’estero. La tenuta è ormai sull’orlo del fallimento. È proprio Andrea, a intraprendere un difficile cammino per salvare l’azienda di famiglia. Un’impresa che lo porterà a rischiare anche la propria vita e a confrontarsi con una tormentata storia d’amore.

È sempre affascinante lavorare su una tematica come quella del riscatto dal peso di una colpa. Significa dover affrontare la realtà e imparare a gestirne le conseguenze. Ognuno di noi ha delle colpe: si accumulano con il passare degli anni, finché non si cerca di liberarsene. Non è mai semplice confessarle perché si rischia di compromettere il rapporto con gli altri. È per questo che, spesso, per mancanza di coraggio o per un supposto quieto vivere, si sceglie il silenzio.

Con Ottavia Piccolo, Luisana Lopilato e Riccardo Dal Moro abbiamo cercato di raccontare il doloroso conflitto che lega inscindibilmente i loro personaggi, imprigionati proprio nella colpa dell’amore: la madre verso un figlio che ama più degli altri e un figlio che ama ed è riamato da una donna che non dovrebbe amare.

Lavorare con Jean Sorel è stato un piacere stimolante che ha arricchito e dato un incredibile spessore al suo personaggio, come pure Ivano Marescotti, nella figura dell’enologo, ha dato leggerezza ed umanità all’intera serie.

Tutto procedeva bene tra i monti e le vallate del Trentino, finche’ dopo undici settimane di panorami spettacolari, e attori a “pieni giri”, un lunedì mi sono sentito male ed ho dovuto interrompere il mio lavoro. Mi è dispiaciuto proprio tanto, ma “con il core non si scherza”. Ora tutto bene. È tornata la buona stagione.

Trama prima puntata

L’inaspettato ritorno di Andrea Masci, ultimogenito di un’antica dinastia di produttori di vino, fuggito dieci anni prima dopo la morte in un incidente di suo fratello Riccardo, si abbatte sulla famiglia Masci come un ciclone.

Molte cose sono cambiate da quando Andrea è partito, da un giorno all’altro, senza un apparente motivo. Emma, la madre di Andrea, pur di realizzare il sogno di Riccardo e produrre un vino di eccellenza in questi dieci anni, ha trascinato la Stantangelo sull’orlo del fallimento.

Nonostante l’imminente scadenza della prima rata dell’enorme debito contratto con la Meinar, una finanziaria tedesca presieduta da Olga Von Brurer e da sua figlia Marianne, Andrea non autorizza la cessione della sua quota d’azienda. Emma decide, così, di rimandare la vendita, assecondando Andrea e scatenando l’ira di Jacopo, primogenito della famiglia.

Sindaco del paese e uomo incline più al compromesso che alla lotta, vede in quella vendita l’unica speranza per garantirsi un successo politico fiaccato dal fallimento economico della sua famiglia.

La tensione in casa, alimentata da quella decisione e dal ritorno di Andrea che riapre vecchie ferite e genera nuovi conflitti, Masci cresce a dismisura. A farne maggiormente le spese è Silvia, vedova di Riccardo e madre di Paolo, uno splendido bambino di nove anni.

Dopo la morte di suo marito, Silvia ha rinunciato a tutto in nome di suo figlio e, l’arrivo di Andrea, sembra riaprire in lei vecchie, dolorose e segrete ferite. Tanto più che il giovane Masci stringe sin da subito un legame privilegiato con Paolo. Legame che Silvia tenta in tutti i modi di ostacolare. Le ragioni di tanta rabbia sfuggono a tutti ma non ad Andrea che condivide con lei un segreto oscuro e inconfessabile.

Neri, il fattore della Santangelo e padre di Silvia è certo che il giovane Masci sia l’unico in grado di creare il vino sognato da Riccardo e rilanciare, così, l’azienda. Certezza che condivide con Michel, medico in pensione e padre di Andrea. Ma Emma, sconfitta da dieci anni di fallimenti e disillusioni, non la pensa come loro. Pur di pagare la rata in scadenza, i Santangelo decidono di preparare un vino Novello. Ma il tempo stringe e il rischio di andare in mora è troppo alto.

Andrea, così, decide di partire per Berlino e trovare i soldi necessari a saldare la prima rata. Olga Von Brurer, intanto, turbata dal ritorno di Andrea, pur di acquisire la Santangelo, sembra disposta a qualunque cosa.

Interpreti e personaggi: Ricardo Dal Moro (Andrea Masci), Luisana Lopilato (Silvia Ferrari), Luisa Ranieri (Bianca Guerrini), Ottavia Piccolo (Emma Santangelo), Jean Sorel (Michael Masci ), Ivano Marescotti (Neri Ferrari), Francesca Valtorta (Marianne Von Brurer), Marina Giulia Cavalli (Olga Von Brurer), Alessandro Bertolucci (Jacopo Masci), Anna Melato (Elisabetta Carli), Michela Samantha Capitoni (Michela), Luca Calvani (Guido Vannini), Ugo Dighero (Franz), Gabriele Caprio (Paolo Masci), Ludovica Gargari (Lavinia Masci), Brando Pacitto (Picchio Lana), Emily Shaqiri (Isabella Masci), Rodolfo Bigotti (Erich Broch), Marco Mazzanti (Riccardo Masci).

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Una buona stagione Produttore Guido, Nicola e Marco De Angelis. Produttore RAI Emanuele Cotumaccio in collaborazione con Mirco Da Lio, Regia Gianni  Lepre - Fabio Jephcott. Soggetto di serie Valerio D’Annunzio, Stefania Bertola, Massimo Torre, Andrea Vernier. Sceneggiatura Valerio D’Annunzio, Massimo Torre, Stefano Voltaggio, Stefania Bertola. Headwriter Valerio D’Annunzio Direttore di Produzione Massimiliano Pisechi. Casting Rossella Fusco. Aiuto Regista Antonio Silvestre. Costumista Luciano Capozzi. Scenografia Eugenio Liverani. Direttore della fotografia Gino Sgreva e Roberto Meddi. Fonico Antonio Barba. Produttore esecutivo Marco De Angelis.Parrucchiere Chantal Cecchini. Truccatore Maria Lepre. Organizzatore generale Roberto Alchimede. Fotografo di scena Francesco Berardinelli.

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