sabato 4 ottobre 2014
Report, Milena Gabanelli torna in prima serata su Rai 3 nella vecchia collocazione di domenica con un’inchiesta sulla pizza
Torna Report, il programma cult condotto da Milena Gabanelli, e riparte dalla sua vecchia collocazione di domenica dal 5 ottobre alle 21.45, su Rai 3.
E torna con un’inchiesta che porta dritta al cuore di uno dei simboli dell’alimentare italiano: dopo quella sul caffè, la pizza. Spesso viene presentata come uno dei capisaldi della dieta mediterranea. Ma è così? Qual è il sistema economico che c’è dietro il cibo che tutti ci invidiano, da dove vengono gli ingredienti e come funzionano i controlli?
Nella prima puntata di domani sera, sarà proposto “Non bruciamoci la pizza” di Bernardo Iovene.
La pizza fatta con ingredienti giusti fa bene. Invece da Napoli a Roma, Milano, Venezia, Firenze, spesso non è digeribile e talvolta, può contenere elementi cancerogeni. I pizzaioli hanno l’abitudine di non pulire il forno, tra fumi e farina carbonizzata la pizza può rappresentare un rischio per la salute. Abbiamo fatto analizzare le pizze in un laboratorio specializzato sugli idrocarburi negli alimenti e i risultati verranno diffusi nel corso della trasmissione.
Nell’inchiesta di Bernardo Iovene si affrontano anche il mercato delle pizze surgelate, le scatole per la pizza da asporto, ed emerge che il cartone più usato è illegale. Si analizzano le farine usate, l’impasto, e gli ingredienti, nelle varie città italiane.
Il prodotto italiano più diffuso nel mondo, valutato dagli assaggiatori professionisti, è a volte di bassa qualità. Impariamo a riconoscere quello buono, visto che la differenza fra una pizza fatta con ingredienti genuini, cotta in un forno curato, rispetto a quella condita con olio di colza, lievitata 1 ora, con farina piena di glutine e mozzarelle estere di scarsa qualità, potrebbe essere di 40 centesimi.
E inoltre: “Il danno e la beffa” di Sigfrido Ranucci. In Italia ci sono 700 mila portatori di pacemaker. Ogni anno altri 60 mila nuovi pazienti si sottopongono all’impianto del dispositivo. Ma chi certifica che i pacemaker, neuro stimolatori o defibrillatori impiantati siano sicuri? E quali sono gli enti e le istituzioni che rilasciano il marchio di conformità CE, quello per capirci che ci dice “state tranquilli”?
L’istituto Superiore di Sanità è uno degli organismi notificati europei a certificare i dispositivi che vengono impiantati nel nostro corpo, e l’unico in Italia per pacemaker e neurostimolatori. La certificazione può essere emessa solo dopo che i dispositivi medicali superano severi test di laboratorio.
Report è entrato per la prima volta nei laboratori dell’ Istituto Superiore di Sanità. Nelle immagini trasmesse in esclusiva da Report, si mostrano macchinari rotti, vecchi e inutilizzati.
Dalla documentazione in possesso di Report emerge anche che l’Istituto Superiore di Sanità è a conoscenza che il laboratorio non funziona già a partire dal 2010. Secondo quanto appreso da Report di fatto l’’Istituto non assolve al suo compito rilasciando certificazioni senza aver fatto i test prescritti dalla legge. Il Ministero che dovrebbe vigilare sull’Istituto dice di non saperne nulla.
Anticipazioni sulle inchieste della nuova stagione:
La stagione proseguirà poi con un’inchiesta sui fatti della Costa Concordia, e sui misteri del naufragio all’isola del Giglio. Parla il discusso comandante Schettino. Report racconterà la sua versione dei fatti, ma anche i retroscena del maxi-recupero, di come funzionerà lo smantellamento della gigantesca nave da crociera e degli interessi che ruotano attorno all’operazione.
Tra le inchieste autunnali, Report tratterà il tema della corruzione, la piaga che impedisce la crescita del nostro Paese. Verranno analizzati i punti deboli del sistema, raccontando come non è stato mai raccontato fino ad ora il caso del “Mose” e di come, a distanza di 7 mesi, il paese si stia preparando all’Expo 2015.
Poi ancora un’inchiesta su cosa c’è rimasto di prestigioso dietro il “marchio Italia” e dietro l’industria del lusso: un’indagine svolta tra capannoni nascosti, sfruttamento animale e carichi di merce dal dubbio bollino tricolore.
Milena Gabanelli e la sua redazione torneranno anche ad occuparsi del Monte dei Paschi di Siena e dei temi sempre attuali quali la giustizia, la situazione negli istituti carcerari in Italia paragonata a quelli esteri, la sicurezza dei dispositivi sanitari e di quanto potremmo essere ricchi se utilizzassimo al meglio i fondi europei.
Non mancherà inoltre la parte del programma dedicata alle soluzioni possibili per superare la crisi in cui versa il paese, come ad esempio analizzando il crowd-funding, cioè come trovare i soldi per fare impresa usando la rete e come vendere su nuovi mercati spezzando i lacci della burocrazia. Come consuetudine Report tornerà anche ad aggiornare i contenuti delle vecchie inchieste.
I contenuti verranno veicolati attraverso il web. Il sito www.report.rai.it, è uno dei più preziosi archivi della tv pubblica: sono conservati 17 anni di inchieste con trascrizione integrale, anche in versione inglese per gli argomenti di interesse internazionale. Nella scorsa stagione i video delle inchieste sono stati visti sul web da circa 500.000 spettatori mensili, mentre altrettanti sono stati i visitatori che, ogni mese, si sono collegati alle pagine del nostro sito, un quarto dei quali da smartphone e tablet.
Con la rete e i social network dunque Report ha un rapporto che si sta consolidando sempre di più: e anche quest’anno ci saranno le dirette Twitter delle inchieste, grazie alle quali Report ha superato i 400.000 follower. La pagina Facebook cresce sempre di più e sfiora un milione di fan, ed è tra le più seguite fra i programmi Rai.
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