Emma - Squadra Bianca primo Serale |
Elisa - Squadra Blu primo Serale |
La quattordicesima edizione del Serale di Amici, il programma più social di Mediaset debutta sabato 11 aprile in prima serata su Canale 5.
Amici 14 sarà come sempre condotto da Maria De Filippi, che è anche ideatrice e autrice del talent show in cui i 12 allievi in gara saranno coadiuvati dai due Direttori Artistici Emma, per la Squadra Bianca ed Elisa per la Squadra Blu.
Da sabato 11 aprile 2015, alle 21.10 su Canale 5, va dunque in onda l’attesissimo primo appuntamento con il serale di Amici 14, il talent show ideato e condotto da Maria De Filippi, giunto quest’anno alla sua quattordicesima edizione.
Amici rappresenta la storia del talent, nel suo genere è il più longevo a livello mondiale ed è stato il primo talent italiano originale a essere venduto in Gran Bretagna e negli Stati Uniti.
Il Cast e gli ospiti
A giudicare gli allievi della Squadra Bianca – direttore artistico Emma – e della Squadra Blu – direttore artistico Elisa – tre eccellenze dello spettacolo: new entry lo straordinario Renato Zero, con lui il cantautore dalla straordinaria voce Francesco Renga.
Confermatissima per il terzo anno consecutivo l’impareggiabile Sabrina Ferilli. Dalla seconda puntata in giuria la signora della musica italiana Loredana Bertè, l’inimitabile interprete di canzoni che sono state, sono e saranno per sempre patrimonio della cultura musicale.
Nel cast l’acclamata attrice Virginia Raffaele, reduce da uno strepitoso successo ottenuto anche all’Ariston a Sanremo.
Nella prima puntata quarto giudice d’eccezione il cantautore e musicista Biagio Antonacci.
Super-ospiti Gianni Morandi, i Modà, la band australiana Sheppard, conosciuta in tutto il mondo per la hit “Geronimo” e Roberto Saviano.
I Direttori Artistici delle due squadre e i Professori
Ad affiancare i Direttori Artistici Emma ed Elisa gli 8 Professori che hanno lavorato fino ad oggi con i ragazzi. Per la Squadra Bianca: Grazia Di Michele, Carlo di Francesco, Kledi Kadiu e Alessandra Celentano; per la Squadra Blu: Francesco Sarcina, Rudy Zerbi, Garrison Rochelle e Veronica Peparini.
Il Direttore Artistico dello show e i Ballerini
Direttore Artistico e Coreografo dello show Amici 14 è Giuliano Peparini.
Giuliano Peparini inizia la sua collaborazione con il talent nel 2012, e per la terza edizione consecutiva sarà lui il Maître à penser di “Amici”. Per questa nuova edizione del serale ha selezionato un team di 25 ballerini di varie etnie, provenienti da tutto il mondo. Tra questi Kaner Scott e Haroon Al Abdali, straordinari street dancers scoperti a Londra mentre si esibivano per strada; Feroz Sahoulamide, indo-vietnamita, ballerino hip hop dallo stile unico; Kirk Zammit, ginnasta della nazionale inglese e acrobata della compagnia di “The House of Dancing Water”; Alex Tucker, ginnasta della nazionale inglese e membro del “Parcour Team” Dtm Fraarun; Oleg Podobin, ginnasta russo di fama internazionale, acrobata negli spettacoli Zed e Mystère del Cirque du Soleil e stuntman cinematografico; e infine Scorpion, ballerino francese attualmente in tour con Kylie Minogue.
Al corpo di ballo si aggiungeranno degli straordinari ballerini, acrobati e performers di varia provenienza che saranno guest star a sorpresa di una o più puntate del serale.
Le Squadre
Dodici i ragazzi che hanno accesso al serale.
Nella squadra di Elisa: i ballerini Giorgio, Virginia e Michele; la cantante Paola, il cantautore Luca e la band The Kolors.
In quella di Emma: i ballerini Klaudia, Christian e Shaila; i cantanti Valentina, Davide e il rapper Briga.
Amici 14 sul Web e sui Social
Amici è un successo anche sul web, è il programma più social di Mediaset, attraverso i profili ufficiali di Twitter, Instagram, Facebook e grazie a Witty Tv che segue 24 ore su 24 i ragazzi durante il programma.
I dati parlano chiaro: da gennaio 2013, anno in cui sono stati aperti i profili ufficiali della trasmissione, ad oggi, la pagina Facebook ha raggiunto 1 milione e 650 mila fan, su Twitter il profilo @AmiciUfficiale conta 220.000 follower e su Instagram i fan sono oltre 218.000.
Segui le anticipazioni su “Amici” su www.mariadefilippi.mediaset.it e su www.wittytv.it
Facebook: https://www.facebook.com/amici.di.maria.de.filippi
Instagram: http://instagram.com/amiciufficiale
Twitter: https://twitter.com/AmiciUfficiale
Amici 14 e la Radio
Importante iniziativa del network radiofonico RTL 102.5: il pubblico sul loro sito ha la possibilità di votare i ragazzi per i loro inediti preferiti.
Il discorso di Roberto Saviano
Ecco uno stralcio del discorso di Roberto Saviano, ospite della prima puntata:
«Sicuramente sembra strano che sia qui, cosa c’entro: non canto non ballo; scrivo, vengo da un altro percorso. Eppure in realtà sono convito che è il posto giusto.
Cerco sempre di parlare a ragazzi, mi nutro dell’incontro con loro, vado nelle scuole, nelle università e questa in qualche modo è una scuola particolare e quindi sono contento e lo ritengo un privilegio potervi parlare.
Siete in un’età in cui scrivete il futuro, siete in un momento cruciale e la mia generazione, come anche la vostra, spesso si trova di fronte la possibilità unica di realizzarsi andando via. La maggior parte dei miei amici sono andati via, io sono nato a Napoli e sono andato via e mi torna alla mente un racconto che ha fatto uno scrittore marocchino – si chiama Thar Ben Jelloun – dove c’è un dialogo tra una bambina, una ragazzina, Malika, 14 anni, e il protagonista di questo libro chiede: cosa vuoi fare da grande? E la ragazzina risponde: partire. Ma partire non è un mestiere! No: partire, poi si trova un mestiere. Quante volte avete fatto questo pensiero o lo farete: innanzitutto partire, poi si vede. E questa è una risposta a qualcosa che non funziona. Siamo abituati in qualche modo a vedere, ad esempio nei tg, nelle news, ormai con una certa indifferenza, tutti coloro che partono dalla loro terra: i barconi, Lampedusa; sentiamo il numero dei morti spesso elevatissimo e passa così, come un elemento ordinario che ci sta, sta nelle cose.
Ora vorrei per un momento provare ad indicarvi quali sono le storie che stanno dietro quei numeri o quello che sta succedendo, perché spesso al di là degli slogan è fondamentale approfondire. L’informazione, quello che leggete sui giornali, il commento su Facebook, il commento politico… l’informazione è come un lago ghiacciato: ci puoi pattinare sopra, scivolandoci, stando in piedi, puoi appagarti di un titolo, puoi appagarti di un’opinione, oppure puoi rompere quel ghiaccio, tuffarti, andare in fondo e farti un’opinione tua, prendere diverse fonti, avere un’idea, cambiarla. Prendere un libro, approfondire, tempo. Prendersi tempo per capire. Questo ho provato a condividerlo portando qui delle foto, delle foto che possono raccontare meglio delle parole talvolta, quello che sto provando a comunicare.
La prima foto è la foto di una bambina che forse avrete visto sui social network, che ha una storia che certo è sintetizzata da questa immagine drammatica. Lei vive in un campo profughi siriano, è un campo profughi tra la Turchia e la Siria. Osman è un photo-reporter che arriva in questo campo e ha un tele-obiettivo: in questa posizione raccoglie l’obiettivo, chiude un occhio e scatta. Non si accorge di nulla, sta fotografando le famiglie, è arrivato lì con sua madre e i suoi fratelli. Quando va a vedere il suo lavoro si accorge che questa bambina si è arresa a lui. Ha alzato le mani perché non ha mai visto una macchina fotografica molto probabilmente, ma ha visto molti fucili. E quindi rispetto ad un altro bambino che avrebbe fatto una smorfia perché ne ha viste molte di macchine fotografiche, lei ha visto un gesto che è simile, perché anche chi ha un fucile chiude un occhio per mirare, anche chi ha il fucile mantiene una parte, e anche chi ha il fucile ha il dito, non ce l’ha verticale, ha un dito visibile ma ce l’ha sul grilletto, quindi lei secondo la sua logica alza le mani come ha visto fare mille volte e si mette anche in protezione – quello che lui stesso dice in un intervista – non apre le mani ma le chiude. Questa è una foto che racconta esattamente quello che cercavo di dirvi, perché lei viene da una famiglia che scappa, arriva su quei barconi per quelle strade, quelle storie che ascoltiamo senza alcuna empatia spesso, se non raramente.
E per continuare a raccontare, trovare un dettaglio che ti permette di aprire un nuovo universo di senso, ho portato un video che vorrei farvi vedere. È un video, sembra una macchia confusa, sta aprendo un’auto; sotto quell’auto sullo sfondo ci sono due persone – forse una – e Melilla sta venendo in una città del Marocco che però è territorio spagnolo; in questa macchina nel doppio fondo è nascosto un ragazzo. È un’altra strada che viene utilizzata per arrivare qui. Perché a Melilla c’è un’immensa gigantesca grata che divide l’Africa da questo lembo d’Europa in Africa; i ragazzi si arrampicano dopo giornate passate ad attraversare il deserto e non riescono perché o vengono arrestati o sono pieni di febbre e non riescono ad arrivare fino alla cima, non ce la fanno. La polizia sotto li prende, 2 su 100, 3 su 300 – cambiano continuamente le statistiche – riescono a passare, allora utilizzano i doppi fondi delle auto, spazi minuscoli, poco ossigeno, al buio ore, tombe mobili...
Chiudo con un pensiero che mi torna spesso alla mente e riguarda il resistere. Io sono convinto che partire vuol dire spesso resistere, difendere la propria dignità, avere fede – come religiosa – in una possibilità di migliorare la propria vita, quindi hanno fede nella speranza contro ogni possibilità – barche marce, soldi dati a questi trafficanti –, ma hanno la fede che possa cambiare qualcosa, quindi immagino la loro attività come attività di resistenza, per cui mi è venuto in mente Piero Calamandrei, padre della costituzione italiana, che ha scritto delle righe su altri resistenti, partigiani, indicando come noi difronte a tragedie così gravi, difronte a morti, potevamo rispondere. Come si può rispondere? E lui meglio delle mie parole scrive questo: “Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere. Si sono riservati la parte più dura e più difficile, quella di morire, di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia. A noi è rimasto un compito cento volte più agevole, quello di tradurre in leggi chiari, stabili e oneste il loro sogno di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini alleati a debellare il dolore. Non dobbiamo tradirli”».
Amici 14 Un programma, ideato e condotto da Maria De Filippi, è scritto con: Mauro Monaco, Fabio Pastrello, Barbara Cappi, Emanuela Sempio, Michele Perna, Salvo Lo Presti, Max Novaresi e Luca Zanforlin. Direttori della fotografia Massimo Manzato e Ivan Perri. Scene Lucia D’Angelo e Cristina Querzola. Coordinamento musicale a cura di Stefano Settepani. Produttore esecutivo Sacha Amorotti. Costumi Anahi Ricca. La regia è affidata per il secondo anno consecutivo ad Andrea Vicario. Amici è prodotto da Fascino P.g.t. per Mediaset.
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