domenica 19 aprile 2015

Squadra Mobile, torna il commissario Roberto Ardenzi interpretato da Giorgio Tirabassi nella nuova serie poliziesca

Squadra Mobile
Squadra Mobile (foto Angelo Di Pietro)

Da lunedì 20 aprile alle 21.10 su Canale 5 prende il via “Squadra Mobile”, una nuova serie in otto puntate targata Taodue e diretta da Alexis Sweet per rinnovare il genere poliziesco raccontando la vita di ogni giorno in una città come Roma, con i suoi drammi e le sue storie, il tutto visto attraverso il lavoro di un gruppo di agenti della “Squadra Mobile”, donne e uomini che dietro la divisa rivelano la loro dimensione umana.

A capitanare la squadra di poliziotti un grande ritorno, l’ispettore Roberto Ardenzi (Giorgio Tirabassi), aiutato da un pool di professionisti affiatati: l’ispettore Isabella D’Amato (Valeria Bilello), in prima fila nella lotta allo stalking, Sandro Vitale (Antonio Catania) poliziotto di grande esperienza ma alle prese con un nemico pericoloso, l’alcol, Giacomo Polena (Pippo Crotti) lasciato da solo con un figlio da una moglie esasperata dalla sua avarizia e l’amico e collega Claudio Sabatini (Daniele LIotti), che riserverà la più amara delle sorprese ad Ardenzi. «Sabatini è un poliziotto a cui non basta la paga del Ministero, cede alle tentazioni e si ritrova nei guai», racconta Liotti a “Tv Sorrisi e Canzoni”.

“Squadra Mobile” arriva in prima serata su Canale 5 dal 20 aprile. Il nuovo poliziesco riprende alcuni elementi dello storico “Distretto di Polizia”, in primis il personaggio di Roberto Ardenzi e si rinnova. Il commissario di polizia torna infatti con un nuovo gruppo di agenti (Valeria Bilello e Daniele Liotti), ma come anticipa Tv Sorrisi e Canzoni: “Uno di loro nasconde un segreto”.

Al centro del nuovo poliziesco ambientato a Roma sono i casi che affollano quotidianamente le pagine di cronaca dei nostri giornali: dal femminicidio allo stalking, dalle persone scomparse all’infanzia contesa o abbandonata, con una particolare attenzione all’umanità delle vittime e all’aiuto che gli agenti che ogni giorno sanno portare a chi ha bisogno.

Lo spin-off di “Distretto di Polizia” intitolato Squadra mobile con protagonista Roberto Ardenzi già protagonista della serie dalla prima alla settima stagione, che da ispettore (ed in seguito commissario) del Commissariato X Tuscolano è ora divenuto Vice Questore Aggiunto della Squadra Mobile della Questura di Roma.

Il Formato


16 puntate da 40 minuti per un totale di 8 serate.

Di che cosa parla


Una nuova serie Taodue per raccontare attraverso il lavoro di un gruppo di agenti della squadra mobile la vita quotidiana, fatta di piccoli e grandi drammi, di una metropoli, bella e fragile, come Roma. Al centro di questo nuovo poliziesco saranno i casi che affollano quotidianamente le pagine di cronaca dei nostri giornali: dal femminicidio allo stalking, dalle persone scomparse all’infanzia contesa o abbandonata, con una particolare attenzione all’umanità delle vittime e all’aiuto che gli agenti ogni giorno sanno portare a chi ha bisogno.

A capitanare la squadra di poliziotti un personaggio amatissimo dal pubblico televisivo, il commissario Roberto Ardenzi interpretato da Giorgio Tirabassi, che, dopo aver guidato il X Tuscolano di tante serie di “Distretto di Polizia”, torna protagonista. Ad affiancare Ardenzi, un gruppo di professionisti affiatati, ricchi di umanità e capacità professionali ma anche dei problemi che la vita di ogni giorno porta con sé: l’ispettore Isabella D’Amato (Valeria Bilello) in prima fila nella lotta allo stalking, Sandro Vitale (Antonio Catania), poliziotto di grande esperienza ma alle prese con un nemico pericoloso, l’alcol; Giacomo Polena (Pippo Crotti), lasciato da solo con un figlio da una moglie esasperata dalla sua avarizia. E un amico e collega come Claudio Sabatini (Daniele Liotti), che riserverà la più amara delle sorprese al nostro Ardenzi.

Perché si tratta di un poliziesco spettacolare


“Squadra Mobile” è il nuovo poliziesco targato Taodue che, pur riprendendo alcuni elementi già presenti nello storico “Distretto di Polizia”, in particolare il personaggio di Roberto Ardenzi, interpretato da Giorgio Tirabassi, nel panorama televisivo italiano rinnova decisamente il genere.

A caratterizzare le 8 serate della serie sono soprattutto due elementi. Da un lato l’inedita sfida tra il nostro protagonista, Ardenzi, e il suo amico e collega Claudio Sabatini – interpretato da Daniele Liotti – che si rivela molto diverso da come appare. Si tratta di una linea di racconto inedita nella nostra serialità, una linea emozionante e coinvolgente che riserva molti sconvolgenti colpi di scena. Dall’altro ci sono i casi trattati nelle singole puntate. La loro particolarità è quella di focalizzare l’attenzione più che sulla ricerca dei colpevoli o sulla criminalità organizzata - argomenti già trattati in molte serie - sulle vittime, su quel lato della cronaca nera meno approfondito.

Ad avere più spazio in “Squadra Mobile” sono crimini come lo stalking, le molestie, il maltrattamento dei minori, il cyber bullismo o il razzismo, che vengono affrontati con grande umanità e stando sempre dalla parte delle vittime. I poliziotti della squadra si trovano a dover dimostrare non solo doti investigative ma anche qualità psicologiche e capacità di ascolto, e spesso i casi che hanno di fronte diventano per loro lo spunto per riflessioni sulla loro vita personale.

La forza della serie è quindi proprio nei personaggi, tratteggiati con grande umanità, nelle gioie e nelle difficoltà di ogni giorno fuori e dentro la questura. Una squadra che è prima di tutto un gruppo di amici pronti a sacrificarsi gli uni per gli altri e sempre disposti a un’ora di straordinario in più se un cittadino ha bisogno di aiuto. Un gruppo di personaggi raccontati a tutto tondo, con le loro paure, i loro difetti, che li rendono umani e vicini allo spettatore.

Non dimentichiamo poi un altro grande protagonista della serie, Roma: la città Eterna, nei suoi scorci più spettacolari, è lo sfondo del racconto, in un contrasto continuo tra la bellezza dei luoghi e le violenze e le miserie che ogni giorno i nostri poliziotti devono affrontare.

Il parere del Regista Alexis Sweet


Quando mi hanno offerto di dirigere la prima stagione di “Squadra Mobile”, dopo aver letto i copioni, ho capito subito che avevo tra le mani una grande opportunità, ovvero la possibilità di intraprendere un nuovo cammino rispetto allo stile tradizionale dei polizieschi italiani.

“Squadra Mobile” non è il classico action. La tensione e l’intrigo nascono dai conflitti personali dei protagonisti piuttosto che dai crimini che affrontano. È questa la forza della serie. Il pubblico può instaurare un intimo rapporto con i personaggi, che si mostrano in tutta la loro umanità e fragilità. Inoltre i casi che i poliziotti devono risolvere attingono dalla più recente e drammatica attualità, come la violenza domestica, lo sfruttamento dell’immigrazione, la schiavitù sessuale.

Questa nuova prospettiva mi ha portato a trattare la serie come se fosse un documentario sulla vita degli otto poliziotti protagonisti. Come riferimenti stilistici ho utilizzato il film del 2011 “Polisse di Maiwenne” e la serie “Southland” (2009-2013) di Ann Biderman, dove il giallo rimane in secondo piano rispetto all’umanità dei poliziotti. Grazie anche all’ottimo cast, ho potuto impegnare maggiore energia nello sviluppo del carattere degli individui, cercando di far emergere le diverse sfaccettature e contraddizioni. Ho voluto affondare nel dramma personale, pur mantenendo uno sguardo ironico che salva i personaggi dalla vita al limite che conducono.

Come in un documentario ho seguito i personaggi incoraggiando l’improvvisazione tra gli attori e usando spesso la macchina a mano, la luce e il suono naturale.

“Squadra Mobile” è una serie onesta, che il pubblico italiano, in un momento di crisi e spaesamento come quello attuale, sicuramente apprezzerà.

La trama della prima puntata


Oggi è il compleanno di Roberto Ardenzi. Il commissario ha lasciato da tempo il X Tuscolano e ora lavora alla Squadra Mobile di Roma. Ha organizzato un bel pranzo con i collaboratori della sua sezione, giusto il tempo di chiudere un pedinamento e fermare un traffico di droga che stanno seguendo da tempo insieme al fido collega, capo della narcotici, Claudio Sabatini. Tutto sembra andare alla perfezione se non fosse che all’ultimo arriva una segnalazione urgente: una donna con un bambino al seguito minaccia di buttarsi nel Tevere.

Mauretta, la figlia di Ardenzi che avevamo lasciato bambinetta al X Tuscolano, ora è una studentessa universitaria molto responsabile e affezionata al padre. Talmente affezionata che non sopporta più le continue assenze e ritardi legati al lavoro. Tanto meno il giorno del compleanno, con una bella festa organizzata nel giardino di casa e tutti i colleghi ad aspettarlo. Ma Ardenzi non è certo uno che lascia sola una donna in pericolo, lo sa sua figlia e lo sanno i suoi colleghi. Lo imparano da subito anche Marcello Oliviero e Riccardo Pisi, due ragazzi appena entrati in servizio alla Sezione di Ardenzi, che insieme a lui devono trovare la donna col bimbo e salvarla. Intanto Sabatini ha risolto, a modo suo, l’indagine sul traffico di droga e ha fatto verbalizzare tutto o quasi... E si reca a casa di Ardenzi, pronto a festeggiare, insieme agli altri colleghi, l’amico fraterno Roberto. Qui ad attenderlo ci sono Sandro, il collega più anziano, una vita sulle strade della capitale con tutto ciò che questo comporta, c’è Isabella, alle prese con una segnalazione di aggressione a una donna, ci sono Giacomo e Valeria... Tutti in attesa di poter brindare al compleanno del loro capo... Chissà se Ardenzi arriverà per il brindisi?

I Protagonisti di Squadra Mobile


Giorgio Tirabassi (Roberto Ardenzi), Daniele Liotti (Claudio Sabatini), Antonio Catania (Sandro Vitale), Valeria Bilello (Isabella D’Amato), Marco Rossetti (Riccardo Pisi), Serena Rossi (Valeria Goretti), Pippo Crotti (Giacomo Polena), Elena Di Ciocco (Roberta Cruciani), Marco Feroci (Marcello Oliviero), Marta Zoffoli (Vice Questore Zaccardo).

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Foto di Angelo Di Pietro

Cast tecnico Squadra Mobile


Mediaset presenta una produzione Taodue srl realizzata per RTI. Prodotta da Pietro Valsecchi, Camilla Nesbitt per Taodue Srl. Regia Alexis Sweet. Soggetto di serie Pietro Valsecchi. Story editor Angelo Carbone, Barbara Petronio. Suono in presa diretta Massimo Simonetti. Costumi Marina Roberti. Scenografia Valerio Girasole. Direttore della fotografia Mark Melville. Montaggio Pietro Morana. Casting director Elisabetta Curcio. Regia II unità Samad Zarmandili. Organizzatore della produzione Daniele Bellucci A.P.A.I. Organizzatore Taodue Emanuele Emiliani. Direttore editoriale Taodue Giorgio Grignaffini. Produzione esecutiva Eat Movie srl. Ufficio Stampa Mediaset Silvia Zuccotti.

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