La fiction torna dopo cinque anni con gli stessi protagonisti della prima serie, andata in onda nel gennaio del 2005 in due puntate dal titolo “Mio figlio”, Lando Buzzanca ( Federico Vivaldi), Giovanni Scifoni (Stefano Vivaldi), Caterina Vertova (Laura), Sergio Sivori (Saverio Stucchi), Giuseppe Schisano (Damien Crescenzi), Morgana Forcella (Valentina), Alessandra Celi (Monica Rovati), Ornella Bonaccorsi (Dori Tancredi), Renato Marotta (l'agente Mazzola), e la partecipazione di Luigi Maria Burruano (Salvatore Girlando) e Daniela Poggi (il magistrato Flavia Conti).
La fiction ruota intorno alla figura del Commissario Federico Vivaldi (Lando Buzzanca) un poliziotto dal carattere forte e risoluto che lavora nel commissariato di Trieste, fermamente deciso a riconquistare la sua ex moglie Laura (Caterina Vertova).
Il Commissario Vivaldi lavora fianco a fianco con il figlio Stefano (Giovanni Scifoni) con il quale ha spesso dei contrasti per via del carattere istintivo del Commissario che si scontra con l’atteggiamento razionale di Stefano.
Le inchieste sono sempre incentrate su casi di attualità come il traffico delle prostitute dell’Est, l’eutanasia o le truffe alle assicurazioni diventando terreno per un confronto umano e personale nel quale Vivaldi troverà la chiave per una reciproca conoscenza con il figlio e per cercare di scrollarsi di dosso le paure e i pregiudizi nei confronti dell’omosessualità di quest’ultimo.
Le riprese della fiction si sono svolte quasi interamente a Trieste, città nella quale è ambientata la storia tra aprile e settembre 2008 e hanno richiesto circa ventiquattro settimane per essere portate a termine.
A proposito di Vivaldi, Lando Buzzanca in un intervista rilasciata ai tempi della prima serie dichiarava:
“il mio personaggio, il commissario Federico Vivaldi, è un uomo pragmatico, conservatore ma pieno di ironia, e quando scopre che suo figlio è omosessuale riceve il classico pugno nello stomaco per una realtà che non vuole accettare. Lo aiuterà molto la sua ex moglie (Caterina Vertova) con cui ha mantenuto un rapporto profondo”
Mentre a proposito della nuova serie in un intervista recente ha dichiarato:
“Vivaldi è molto diverso dal poliziotto che si vede di solito, un po' sul tipo del Maigret di Gino Cervi. Naturalmente rivisitato in chiave moderna, ma con le stesse caratteristiche: un uomo con un'anima, intelligente, con un grande coraggio, che affronta il suo lavoro senza mai dimenticare l'aspetto umano, sempre tenendo presente che ha davanti uomini o donne che non sono criminali prima ancora di giudicarli. Il suo grande dolore però, accettata ormai l'omosessualità di suo figlio, è quello di non poter avere un nipotino”
“Io e mio figlio - Nuove storie per il Commissario Vivaldi”, una serie in sei puntate prodotte per RaiUno da Rai Fiction per la regia di Luciano Odorisio, realizzata da Sergio Giussani e Giorgio Schöttler per Artisacha Produzioni Cinematografiche.
Nessun commento:
Posta un commento