Terzo appuntamento mercoledì 9 marzo alle 21.10 su Italia 1 con “Le Iene Show”, con tanti servizi e reportage esclusivi presentati come sempre da Luca e Paolo e Ilary Blasi.
Ecco alcuni dei servizi di questa terza puntata: Per la prima volta Luigi Pelazza svela i retroscena di Adelaide Ciotola, la bambina di dieci anni che, secondo quanto sostenuto dai genitori, è nata con la sindrome del lobo medio, malattia degenerativa dei polmoni.
La storia aveva commosso l’Italia ma, qualche giorno fa è stata arrestata la madre di Adelaide, Luisa Pollaro, con l’accusa di truffa aggravata, falso ideologico per induzione di Pubblico Ufficiale e falso materiale.
Adelaide è stata ospite per diversi anni in molti programmi Tv nei quali veniva raccontata la sua storia e dar vita a una raccolta fondi per potere sostenere le spese di un complicato intervento chirurgico che poteva essere effettuato solo a Houston.
La Pollaro è stata anche autrice di due libri nei quali raccontava il suo calvario tra un ospedale e l’altro, a rischio della vita della piccola. Una storia che dopo una segnalazione ha fatto decidere a Luigi Pelazza di indagare iniziando dall’Ospedale dove la bambina era in cura.
La Iena aveva ricevuto solo risposte elusive quindi si è recato da un medico per chiedere maggiori informazioni in merito alla malattia e alle possibili cure, ricevendo in risposta alcune incongruenze con il racconto della famiglia di Adelaide che lo ha portato a intervistare la madre della bambina e, incalzata, aveva ammesso che i soldi raccolti non erano serviti per le spese mediche, perché interamente coperte dalla mutua.
Queste incongruenze non sono passate inosservate alle forze dell’ordine che, oltre all’arresto, hanno sequestrato la somma di circa 200.000 euro dai conti correnti della famiglia.
Nadia Toffa si occupa di indagare su un’agenzia che nel Sud si occupava di promuovere un casting per la partecipazione a un famoso evento televisivo. La Iena si è presentata lei stessa al provino, incontrando un uomo che fingeva di essere un produttore Rai.
Mauro Casciari continua l’inchiesta sul mobilificio Aiazzone, molto in voga negli anni ’80 che dopo un periodo di inattività ha riaperto due anni fa i negozi, scoprendo che in Italia ci sono 12.000 famiglie che hanno ordinato e pagato mobili mai consegnati. Inoltre sembra che neanche i dipendenti e i fornitori sarebbero stati pagati.
Casciari ha verificato che i numerosi mobilifici e i punti vendita ormai sono chiusi in tutta Italia, intervista i clienti che sono ancora in attesa di ricevere i propri mobili, trovandosi accampati nelle loro case e anche alcuni dipendenti che raccontano il loro punto di vista della vicenda.
Per finire, un servizio di Paolo Calabresi che approfondisce la pratica dell'annullamento dei matrimoni presso la Sacra Rota.
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