sabato 2 marzo 2013

Le Iene Show – anticipazioni ottava puntata di domenica 3-3-2013: la battaglia della piccola Sofia

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Domenica 3 marzo 2013 alle 21.25 su Italia 1 appuntamento con l’ottava puntata in diretta de Le Iene Show, il programma condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e dalle voci fuori campo della Gialappa’s (Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci).

Tra i numerosi servizi a cui assisteremo in questa puntata: Filippo Roma mostrerà il fenomeno del continuo via vai di fattorini con alcuni pacchi regalo dentro e fuori dal Ministero dello Sviluppo Economico alcuni giorni prima di Natale. Si scoprirà in seguito che all’interno del Ministero si trova una stanza apposita per lo smistamento dei regali indirizzati ai Ministri da parte di compagnie petrolifere o grandi aziende.

Filippo Roma è andato poi all’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori), un ente di ricerca controllato direttamente dal Ministero del Lavoro. La Iena ha intervistato alcuni collaboratori che hanno dichiarato come, dalla metà degli anni ’90 e fino al 2007, l’ISFOL abbia fatto lavorare presso i propri uffici circa 200 persone con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (contratti co.co.co).

Tali collaboratori sostengono di aver avuto gli stessi obblighi e mansioni dei dipendenti effettivi: otto ore lavorative giornaliere, presenza quotidiana, obbligo di stesura del piano ferie.

Nel 2007 gli Ispettori del Lavoro hanno compiuto un’indagine presso l’ISFOL, i cui verbali sono stati recentemente pubblicati, nei quali: viene stabilito che l’ISFOL deve versare all’INPS più di 1 milione di euro per la regolarizzazione dei contributi dei 210 collaboratori e come multa per il mancato versamento.

Nel novembre del 2012, la Iena ha provato ad incontrare e intervistare in merito il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali nel Governo Monti Elsa Fornero, per cercare di capire come mai non fosse stato ancora versato alcun contributo. Il Ministro ha però preferito non rispondere, rinunciando anche a prendere parte ad una conferenza stampa presso il ministero della Salute in previsione di una manifestazione nazionale sull’amianto.

È di circa un anno fa l’inchiesta delle Iene che ha dimostrato il comportamento di alcune farmacie che staccavano le fustelle da un enorme quantità di farmaci e le mandavano all’ASL, dopo averle applicate alle ricette preparate ad hoc dai medici. Una volta rimosso il codice a barre, una parte dei farmaci veniva rivenduta senza fustella ai clienti privi di ricetta. Con questo sistema, con un unico farmaco, la farmacia poteva guadagnare due volte, perché, oltre a venir rimborsata dall’ASL, si cercava di rivendere il medesimo medicinale a un cliente.

Per evitare questo tipo di truffe sono state fatte in tutta Italia diverse interessanti sperimentazioni. Ad esempio nel 2002 nel Lazio si è deciso per un mese di fare in modo che ad ogni singola ricetta potesse corrispondere una sola fustella. Con questo metodo la spesa farmaceutica è diminuita del 39% con un risparmio di 53 milioni di euro in un solo mese. Un modo semplicissimo per far risparmiare agli Italiani moltissimi miliardi.

Nel febbraio del 2012 Nadia Toffa ha intervistato a tal proposito il Ministro della Salute Renato Balduzzi per capire come mai non siano andati avanti questo tipo di esperimenti volti ad evitare truffe o sprechi nel campo della sanità. Il Ministro ha dichiarato che queste sperimentazioni avrebbero potuto non essere più necessarie perché sarebbe stata introdotta la ricetta elettronica, dando come data prevista settembre 2012.

Ma alla data di oggi, Nadia Toffa, dopo essersi recata in moltissime farmacie italiane, ha potuto verificare personalmente come la situazione non sembri cambiata.

Le Iene hanno cercato nuovamente di intervistare Renato Balduzzi, ex Ministro della Salute dell’ultimo Governo tecnico, il quale si è allontanato e ha preferito non rispondere.

Dopo le innumerevoli lettere arrivate in redazione dopo l’intervista al Professor Vannoni sulla cura con le cellule staminali, Giulio Golia si è occupato della storia della piccola Sofia, una bambina di 3 anni e mezzo, affetta da una malattia neurodegenerativa, la leucodistrofia metacromatica, che provoca cecità, vomito, immobilità.

Sofia inizialmente ha ricevuto la prima infusione di staminali nel dicembre 2012, dopo la quale ha iniziato ad avere molti miglioramenti. Ma in seguito il giudice del lavoro di Firenze ha deciso di bloccare la cura con Protocollo Stamina e la bambina ha iniziato a peggiorare ogni giorno di più.

La Iena ha intervistato i famigliari di Sofia che hanno raccontato la propria battaglia perché la bambina possa essere sottoposta alla cura con le cellule staminali.

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