giovedì 21 ottobre 2010

Raffaella Carrà: la situazione interna della Rai mi ha fatto dire no al nuovo programma

raffaella-carra-4 Raffaella Carrà, il giorno dopo la sua rinuncia a presentare il nuovo programma che avrebbe segnato il suo ritorno in Tv, precisa alcune ricostruzioni fatte dalla stampa riguardo la vicenda, in un’intervista all’Adnkronos.

“Sono due anni che sono fuori dalla tv e se diventano tre è uguale. Ma, vi prego, non dite che è una questione di soldi: da autrice sto lavorando alla terza serie di ‘Gran Concerto’ per Raitre e prendo 200 euro a puntata ma sono felice. Ed ho appena proposto uno speciale per Natale che credo si farà. Ma dopo tanti di lavoro, non lo faccio certo per soldi. Grazie a Dio, amministrandomi con un po' di attenzione, vivo benissimo”

Queste le parole di Raffaella che tiene a precisare come la sua scelta non riguarda un problema di soldi, inoltre smentisce la notizia che la Rai non volesse un suo ritorno in Tv:

“Smentisco categoricamente che la Rai non mi volesse. Così come posso assicurare che i soldi non c'entrano nulla. Sono stufa di sentire dire che è una questione di denaro. Semplicemente, dopo 40 anni di carriera, so come mi piace lavorare: con allegria ed entusiasmo e con un editore dietro che mi dà la carica. E invece, dopo le prime riunioni, abbiamo avuto chiaramente la sensazione che la situazione attuale della Rai non lo consentiva: sono in atto difficili battaglie, c'è una sorta di guerra interna che ci avrebbe impedito di lavorare serenamente. E così abbiamo preferito rimandare il progetto”

In alcuni giornali era stato fatto anche uno spiacevole riferimento all’età di Raffaella come deterrente al suo ritorno, la conduttrice replica:

“Mi sembra davvero brutto e non capisco perché abbiano voluto raccontarla in quella maniera, anche perché non è andata così”

Poi precisa che in un primo momento il suo ritorno in Rai era stato accolto in modo molto positivo dal direttore Mauro Mazza e dai vicedirettori Lorenza Lei e Gianvito Lomaglio:

“Voglio chiarire che inizialmente in Rai mi hanno accolto con grande entusiasmo. Anzi, ringrazio il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, che appena mi ha visto mi ha detto: ‘bentornata a casa’. Per me che sono una sentimentale è stata una cosa bellissima. Come ringrazio il vicedirettore generale Lorenza Lei e il vicedirettore di Raiuno Gianvito Lomaglio, gentilissimi. E apprezzo molto che il direttore di Raidue abbia detto che fosse per lui mi prenderebbe subito”

Il programma che Raffaella Carrà avrebbe dovuto portare in Tv era la versione italiana di “That's your life”, una serata d'onore dedicata ad un unico personaggio a puntata. Il progetto era partito bene, ma poi nelle riunioni la situazione si presentava difficile che non avrebbe consentito di lavorare in modo sereno e costruttivo:

“Sia noi che la Rai eravamo convinti che il progetto potesse essere sviluppato bene. Endemol è venuta a trovarmi anche in Spagna. L'idea, insomma, non ci dispiaceva per niente. Ma nelle riunioni successive abbiamo capito che nell'organizzazione c'era una situazione difficile, che ci avrebbe impedito di lavorare con serenità. E a me piace lavorare in un atmosfera costruttiva. Sennò preferisco rinunciare”

La Carrà aggiunge di non avere dubbi su quello che rende un programma un progetto di successo, è il clima in cui nasce. E ricorda quando “Carramba che fortuna” è stato reso un format di grande successo grazie proprio all’atmosfera di simpatia che si respirava:

“Con Carramba abbiamo preso un format inglese e lo abbiamo reso diversissimo e di enorme successo, tanto che oggi non si vede una trasmissione che non contenga una ‘carrambata’. Ma questo è stato possibile perché dietro c'era l'entusiasmo e la forza di tutta un'azienda. Che è stata ripagata da un successo enorme: il programma ha incassato tanti soldi di pubblicità, utili a realizzare tanti altri progetti aziendali”

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